Trezeguet: resto alla Juve

Aprile 16, 2005 in Sport da Roberto Grossi

Dopo la cocente quanto inaspettata eliminazione dalla Champions League, la Juve si rituffa domani in campionato per rimanere aggrappata all’ultimo obiettivo stagionale. La condizione psico-fisica della squadra non è certo al massimo e Capello ha il suo daffare nel rimarginare le ferite di un gruppo che pareva solido. Il Liverpool ha invece messo a nudo tutti i problemi e ora si temono possibili contraccolpi negativi. La formazione anti-Lecce, per ora, è in alto mare. Tanti i giocatori acciaccati o comunque stanchi, primo tra tutti Emerson, probabile il ritorno al classico 4-4-2. Chi invece non tornerà tanto presto è Trezeguet che ieri ha replicato alle voci che lo davano in partenza: Spiace leggere certe cose – ha risposto seccato il francese – perché non corrispondono affatto alla verità. Qui alla Juve sto bene, ho la fiducia dei tifosi, dei compagni e dell’allenatore e non ho nessuna intenzione di andarmene. Certo, non posso sapere le intenzioni della società ma da parte mia la scelta è chiara: rimanere a Torino e prendermi la rivincita.

Sui tempi di recupero dopo l’ennesima ricaduta alla caviglia, David è stato cauto: Volevo ritornare in campo contro il Liverpool ma l’infortunio è stato più grave del previsto: la caviglia si gonfiava e sentivo dolore sotto sforzo, per cui i medici mi hanno bloccato. E’ un’annata veramente storta, ieri è mancata anche mia nonna, mi sforzo comunque di essere più sereno possibile. Date per il rientro? Non ne ho fissate. Ora penso a curarmi e stare bene soprattutto per la prossima stagione. Su possibili contraccolpi negativi post-eliminazione è intervenuto anche Gianluca Zambrotta: Se sapremo darci una bella svegliata – ha ammesso il difensore – non esistono preoccupazioni. Da qui in avanti dovremo dimenticare lo smacco europeo e giocare le ultime partite come fossero tutte finali. Il Lecce? Una squadra che, per fortuna, gioca a viso aperto. Contro le squadre chiuse, ultima il Liverpool, abbiamo sempre faticato. Sulla stessa lunghezza d’onda Alex Del Piero: Non abbiamo tempo per piangerci addosso, dobbiamo rituffarci subito nel campionato e dare filo da torcere al Milan.

di Roberto Grossi