Seppellitemi in piedi

Novembre 4, 2002 in Spettacoli da Roberto Canavesi

32360(1)Il teatro come strumento per una riflessione su aspetti e comportamenti di una società moderna che sembra talvolta dimenticare volutamene il significato della parola civile: questo in estrema sintesi pare essere il messaggio di “Seppellitemi in piedi”, lo spettacolo prodotto dal Teatro Stabile con Teatri Indipendenti e Viartisti Teatro, in scena da stasera a domenica 10 al Gobetti di Torino.

Ispirato al libro di Marco Revelli “Fuori luogo”, lo spettacolo, scritto a sei mani da Beppe Rosso, Filippo Taricco e Remo Ristagno, racconta la vicenda di un gruppo di zingari Rom che si vedono negare il permesso di sosta nella periferia di una grande città proprio mentre i rigori invernali si fanno sempre più pressanti: “la motivazione originaria – spiega Beppe Rosso – è in primis di ordine sociale, anche se poi, a ben vedere, l’intera operazione è servita per andare alla scoperta di un mondo e di una cultura ai più ancor oggi del tutto ignoti”. Partendo da un fatto di cronaca realmente accaduto, si è intrapreso un viaggio storico-culturale in un universo tutto da scoprire, quello che ha per protagonista l’ultimo grande popolo nomade d’Europa che, a dire il vero, non hai mai fatto nulla per farsi conoscere preferendo restare nell’ombra piuttosto che esporsi pubblicamente. “In sede di preparazione – continua Rosso – abbiamo comunque registrato un grande spirito collaborativo da parte dei nostri interlocutori: l’intera comunità Rom ha accolto con interesse l’opportunità di far conoscere i propri usi, costumi e tradizioni”.

Si un racconto di nuda cronaca ma anche, e soprattutto, un’occasione per andare alla scoperta di storie ed antichi racconti Rom, patrimonio culturale e letterario dove la musica gioca un ruolo di primissimo piano: “l’interazione – conclude Rosso – tra parole e musica, oltre ad essere una costante dei miei ultimi lavori, permette di incentrare l’intero lavoro su di un discorso di ritmo”. La musica, elemento fondamentale della cultura nomade, sarà la voce narrante dello spettacolo, un racconto in cui voce e canto si alterneranno in un viaggio dove alle “ragioni” degli zingari si contrapporranno le proteste ed i pregiudizi di una società civile in piena crisi di valori: da politici in cerca di consensi alle ingiustificate paure di cittadini che vedono nell’arrivo dei Rom unna possibile causa di svalutazione per i loro terreni.

In occasione delle repliche segnaliamo, venerdì 8 alle 18 a cura del Centro Studi del TST, “Zingari fuori luogo”, un’intervista in pubblico a cura del giornalista Marco Neirotti, cui farà corollario una mostra fotografica ed una proiezione.

Seppellitemi in piedi

una coproduzione Teatro Stabile, Teatri Indipendenti e Viartisti Teatro, con Beppe Rosso, Miki Paunkovic e Milan Paunkovic.

Teatro Gobetti

da martedì 5 a domenica 10 novembre ore 20.45 (il 10 alle 15.30)

biglietti a 19 e 13 euro

informazioni: allo 011.517.62.46

di Roberto Canavesi