Il Ghiaccio Secco | Sudate Carte Curiosità III edizione

Marzo 22, 2005 in Sudate Carte da Stefania Martini

Con il termine Ghiaccio Secco viene comunemente denominata l’anidride carbonica (CO2) allo stato solido che, a pressione atmosferica, si trova ad una temperatura di -78°C.

Il ghiaccio secco viene ottenuto tramite processo di espansione dell’anidride carbonica allo stato liquido: questo prodotto intermedio, conosciuto con il nome di “neve carbonica”, viene pressato in diversi tipologie di sagome, a seconda del tipo di impiego cui è destinato.

In particolare, il ghiaccio secco si può trovare in forma di tavolette, pastiglie e pellets, ovvero piccoli cilindri del diametro di 3 e 16 mm, largamente utilizzati, per esempio, nel settore enologico.

Grazie al suo elevato potere refrigerante, pari a 150 kcal/kg (che è quasi il doppio rispetto quello del ghiaccio di acqua), il ghiaccio secco ha la capacità di mantenere basse temperature assorbendo il calore dell’ambiente esterno e per questo motivo trova un largo impiego nella conservazione e nel trasporto di merci deperibili, poiché garantisce il mantenimento dei prodotti alimentari nelle migliori condizioni di freschezza; al contempo, il suo utilizzo in questo campo permette di associare anche l’azione batteriostatica dell’anidride carbonica, che rallenta la proliferazione della flora microbatterica.

Un’ulteriore ed importante caratteristica del ghiaccio secco è la sua capacità di non lasciare alcun residuo di umidità sui prodotti con cui è stato a contatto. Infatti, sublimando, ovvero passando direttamente dallo stato di solido allo stato di vapore, produce un’atmosfera satura di anidride carbonica che, essendo un gas secco, tende ad abbattere il contenuto di umidità nell’ambiente, senza lasciare alcuna traccia di acqua sugli alimenti.

di Stefania Martini