Harold Lloyd, il terzo genio
Marzo 22, 2005 in Spettacoli da Claris
Il Museo Nazionale del Cinema presenta al Cinema Massimo, dal 21 al 28 marzo 2005, la retrospettiva Il terzo genio. Omaggio ad Harold Lloyd. Il tributo ad “uno dei tre supremi maestri del cinema comico delle origini” (Kevin Brownlow) comprende 7 cortometraggi e 11 lungometraggi realizzati fra il 1919 e il 1932. Tutti i film sono presentati in copie restaurate, in versione originale con sottotitoli elettronici in italiano, e con l’accompagnamento musicale dal vivo affidato ai Maestri Robert Israel e Stefano Maccagno.
Diversamente da Charlie Chaplin e Buster Keaton, che diedero vita a personaggi fuori del tempo, l’occhialuto giovanotto di Harold Lloyd appartiene in tutto e per tutto agli esuberanti, scatenati Anni Venti: le sue ambizioni, le sue fantasticherie e i suoi fallimenti sono anche quelli dei suoi spettatori. Consapevolmente, Lloyd ambiva a sviluppare un personaggio in cui il pubblico potesse identificarsi. A lungo ingiustamente dimenticato, il suo lavoro di attore e cineasta geniale e consapevole è oggetto di un’intensa rivalutazione, partita da proprio dagli Stati Uniti. Molti dei suoi film sono stati restaurati e resi nuovamente disponibili grazie al prezioso lavoro di Suzanne Lloyd Hayes, Harold Lloyd Trust e UCLA Film & Television Archive di Los Angeles.
Come scrive Alberto Barbera, “Un altro autorevole critico americano, James Agee – ricordando che Lloyd ha realizzato più film di Chaplin e Keaton messi insieme, superandoli entrambi al box office – ha sentenziato che per numero di gag e di risate “pochi lo hanno eguagliato e nessuno lo ha battuto”. Tra gli estimatori di Lloyd figurano inoltre grandi registi come Federico Fellini e Orson Welles, e grandi attori come Jack Lemmon. In una delle sue ultime interviste, ad esempio, Fellini non esitò a indicare Harold Lloyd tra i suoi modelli. Negando di essere mai stato attirato dai grandi eroi positivi come i cow boy o Gary Cooper, Fellini ricordò di aver avuto “sempre e soltanto una grande e immediata attrazione per i clown, o i primissimi comici, come Harold Lloyd”.
Quanto a Orson Welles, nella famosa conversazione con Peter Bogdanovich che risale al 1993, dichiarò il suo amore per i grandi attori e, in particolare, per “Harold Lloyd, di sicuro il più sottovalutato. Agli intellettuali non piace il personaggio di Lloyd, lo studente di college, classe media, americanissimo, provinciale. Certo, la poesia non salta agli occhi, ma così si perdono la tecnica eccezionale, scintillante… Un giorno gli sarà dato il posto che gli spetta, che è molto in alto”.
Jack Lemmon, da parte sua, nella prefazione al bellissimo libro fotografico edito da Harold Lloyd Trust nel 2002, afferma: “Lloyd è stato uno dei più carismatici innovatori della commedia cinematografica, un eccellente attore e un esperto regista. I suoi film dovrebbero essere visti non soltanto per il loro valore storico ma anche per la loro bellezza”.
Insomma, se Keaton ha costruito il proprio personaggio sulla figura del perdente impassibile, e Chaplin su quella del vagabondo destinato a scontrarsi con le convenzioni e le ipocrisie delle società organizzata, Lloyd è l’incarnazione del giovane Americano entusiasta. Le differenze sono significative anche nei riguardi dei meccanismi della comicità: non è tanto Lloyd ad essere divertente in sé, quanto la successione delle gag nei suoi film. L’umorismo di Lloyd scaturisce dall’intreccio e dalla situazione, molto più di quanto non avvenga nel caso degli altri. Con Chaplin, Keaton, W.C. Fields o Groucho Marx, la risata è subordinata al personaggio. E’ la loro reazione al caos o all’ostilità che li circonda a risultare buffa e divertente. Al contrario, il mondo di Lloyd è solare, ordinario e trattabile; è quest’ultimo ad essere manipolato per adeguarsi ai meccanismi delle sue gag, non di rado piuttosto elaborate e frutto del lavoro di una larga équipe di gagmen che lavorava in permanenza all’invenzione e all’affinamento di situazione umoristiche. Secondo James Agee, “Lloyd possedeva un vocabolario comico insolitamente esteso. In particolare, egli godeva di un corpo sapientemente espressivo e denti ancora più espressivi, e al di là del suo repertorio di sorrisi riusciva a sorprendere con una mescolanza improvvisa di affettazione, buffoneria e asinità, pur rimanendo tremendamente piacevole”.
Nato nel 1983 e scomparso nel 1971, Harold Lloyd debuttò nel cinema nel 1913, come comparsa e attore di secondo piano in una lunga serie di film dimenticati. La sua fortuna fu di incontrare nel 1915 Max Roach, che divenne il suo produttore. Insieme, crearono un personaggio, non troppo diverso dal vagabondo di Chaplin, che diventò famoso col nome di Lonesome Luke (Luca il solitario). Mentre gli abiti di Chaplin erano troppo lunghi e larghi, quelli di Lloyd erano spropositatamente corti e stretti. Benché di evidente derivazione, il personaggio incontrò il favore del pubblico, tanto che ne furono realizzate una cinquantina di comiche. Fu solo alla fine del 1917 che Lloyd ebbe l’ispirazione destinata a cambiargli la vita, rendendolo famoso in tutto il mondo: quella degli occhiali da vista, che gli conferivano una vaga aria da intellettuale. I primi film ‘con gli occhiali’ ebbero un immediato successo e la casa distributrice di Roach, la Pathé, cominciò a prendere Lloyd sul serio, avviandolo a diventare un divo. Nel 1920, Lloyd era giunto a padroneggiare la forma dei suoi film ed il suo personaggio, che sarebbe comparso in oltre 190 titoli, l’ultimo dei quali risale al 1946. Alcuni dei suoi ultimi cortometraggi, realizzati fra il 1919 e il 1921, meritano di essere annoverati fra le sue opere migliori: Che bella automobile, Look Out Below, High and Dizzy, Harold sposo e Viaggio in paradiso. Il passaggio al lungometraggio avvenne nel 1921, in maniera del tutto casuale. Sia Lupo di mare che Il talismano della nonna erano stati concepiti come cortometraggi, ma fu girato tanto materiale da suggerire di allungarli fino alla misura di un lungometraggio. Prima dell’avvento del sonoro, che cambiò completamente il cinema comico e contribuì a metterlo in crisi, Lloyd fece in tempo a realizzarne altri otto, tra i quali figurano i suoi film di maggior successo, talvolta veri e propri capolavori come Preferisco l’ascensore, Il re degli straccioni, Viva lo sport (noto anche come Lui e la palla), Il fratellino e A rotta di collo.
L’omaggio viene inaugurato lunedì 21 marzo alle ore 21.00 (Cinema Massimo, Sala 1, ingresso libero) alla presenza di Suzanne Lloyd, nipote del grande cineasta. Verrà proiettata la copia restaurata del film The Freshman (Viva lo sport!) di Sam Taylor e Fred Newmeyer (Usa 1925, 75’, did. or. sott. it), con accompagnamento al pianoforte del Maestro Robert Israel.
Per informazioni
Il terzo genio. Omaggio a Harold Lloyd
21 – 28 marzo 2005
Museo Nazionale del Cinema
tel. 011.815.9016
Programma delle proiezioni
The Freshman di Fred C. Newmeyer, Sam Taylor
Usa 1925, 75’, b/n, did.or. sott.it.
Harold Lamb è molto eccitato per il suo primo giorno al college e, per essere pronto, si è esercitato a lungo imparando alla perfezione l’urlo della scuola e cercando il modo migliore per presentarsi ai compagni, come ha visto fare in un film. Quando arriva alla Tate University diventa subito il bersaglio degli scherzi e dei motteggi dei suoi compagni. Lo aiuta a difendersi la sua migliore amica Peggy, che gli consiglia innumerevoli modi per diventare popolare.
Sc.: John Grey, S. Taylor, Tim Whelan, Ted Wilde; Fot.: Walter Lundin; Int.: Harold Lloyd, Jobyna Ralston, Brooks Benedict, James Anderson.
Billy Blazes , Esq. di Hal Roach
Usa 1919, 10’, b/n, did.or. sott.it.
Harold Lloyd ‘ripulisce’
una cittadina parodiando i western di William S. Hart.
Int.: Harold Lloyd, Bebe Daniels, ‘Snub’ Pollard, Sammy Brooks, Billy Fay.
Ask Father di Hal Roach
Usa 1919, 13’, b/n, did.or. sott.it.
Due giovani innamorati decidono di sposarsi. È il momento critico in cui l’uomo dovrà chiedere al padre la mano della propria figlia. Il problema sorge quando il padre rifiuta perché non vuole che la figlia se ne vada. Così, ogni volta che il pretendente si reca nell’ufficio del futuro suocero, viene sbattuto fuori. Una scena che si ripete più volte in modi diversi e, nel frattempo, la ragazza aspetta.
Sc.: H.M. Walker; Int.: Harold Lloyd, Bebe Daniels, ‘Snub’ Pollard, Sammy Brooks, Charley Chase.
Haunted Spooks di Alfred J. Goulding, Hal Roach
Usa 1920, 21’, b/n, did.or. sott.it.
Dopo numerosi tentativi falliti di suicidio, un ragazzo si associa con un avvocato che sta cercando di far ottenere un’eredità alla sua cliente. L’eredità è una casa che pare abitata dal fantasma dell’intrigante zio.
Int.: Harold Lloyd, Mildred Davis, Wallace Howe, Ernest Morrison.
A Sailor Made-Man di Fred C. Newmeyer
Usa 1921, 47’, b/n, did.or. sott.it.
Il severo padre di una ragazza desiderosa di sposarsi insiste perché il futuro marito si impegni a dimostrare di essere in grado di fare qualcosa di più del playboy. Il giovane, così, si arruola in marina e quando la sua nave raggiunge un regno del Medio Oriente, sopraggiungono anche la ragazza e il padre con la loro imbarcazione. Il maharajah rapisce la ragazza e toccherà al giovane dimostrare il suo valore.
Sc.: Jean C. Havez, Hal Roach, Sam Taylor, H.M. Walker; Fot.: Walter Lundin; Int.: Harold Lloyd, Mildred Davis, Noah Young, Dick Sutherland.
An Eastern Westerner di Hal Roach
Usa 1920, 24’, b/n, did.or. sott.it.
Un giovane di New York ha esasperato suo padre a causa dei suoi continui stravizi e della sua irresponsabilità. Per cercare di riportarlo sulla retta via il padre lo spedisce nel ranch dello zio nel west. Il giovane arriva nella città di Piute Pass, terrorizzata da Tiger Lip Tompkins e dalla sua banda, gli Angeli Mascherati, che hanno anche rapito il padre di una ragazza che il giovane decide di aiutare.
Sc.: Frank Terry, H.M. Walker; Fot.: Walter Lundin; Int.: Harold Lloyd, Mildred Davis, Noah Young, James T. Kelley, Sammy Brooks, Mark Jones, Wallace Howe.
Grandma’s Boy di Fred C. Newmeyer
Usa 1922, 60’, b/n, did.or. sott.it.
Sonny si unisce agli uomini dello sceriffo dopo che un vagabondo è stato accusato di furto e di omicidio. Tuttavia è incapace di dimostrarsi valoroso e vincere la paura finché la nonna gli racconta di come suo nonno avesse superato la paura con l’aiuto di un magico amuleto. Così, con il coraggio acquisito, Sonny cattura il fuggitivo e diventa l’eroe del giorno.
Sc.: Jean C. Havez, Hal Roach, Sam Taylor, H.M. Walker; Fot.: Walter Lundin; Int.: Harold Lloyd, Mildred Davis, Anna Townsend, Charles Stevenson, Dick Sutherland.
Now or Never di Hal Roach
Usa 1921, 36’, b/n, did.or. sott.it.
Un giovane che non ha dimestichezza con i bambini, deve accompagnare una ragazzina ad una gita in treno.
Int.: Harold Lloyd, Anna Mae Bilson, Mildred Davis.
For Heaven’s Sake Sam Taylor
Usa 1926, 60’, b/n, did.or. sott.it.
J. Harold Manners è un ricchissimo playboy che si innamora di una ragazza di condizioni umili, Hope, che lavora nella missione di Fratello Paul. Per attirare l’attenzione della giovane e dimostrarsi degno di fiducia, Harold attraversa la città non senza combinare guai, e irrompe letteralmente nella missione. Alla fine riesce a conquistare e a sposare la ragazza, ma soltanto grazie all’aiuto di un amico che intercede per lui.
Sc.: John Grey, Ralph Spence, Ted Wilde; Fot.: Walter Lundin; Int.: Harold Lloyd, Jobyna Ralston, Noah Young, Jim Mason, Paul Weigel.
Bumping into Broadway di Hal Roach
Usa 1919, 23’, b/n, did.or. sott.it.
Un giovane commediografo spende i suoi ultimi soldi per pagare l’affitto di un’aspirante attrice in una pensione di teatranti. Seguendo la ragazza, il giovane finisce in un club dove si gioca d’azzardo e vince una grossa somma proprio prima di una retata della polizia.
Sc.: H.M. Walker; Fot.: Walter Lundin; Int.: Harold Lloyd, Bebe Daniels, ‘Snub’ Pollard.
Why Worry? di Fred C. Newmayer, Sam Taylor
Usa 1923, 65’, b/n, did.or. sott.it.
Harold Van Pelham è un ipocondriaco ricco uomo d’affari che parte per i Tropici a causa della sua salute. Invece della pace e dell’isolamento che cercava, però, si ritrova nel bel mezzo di una rivoluzione. Alla fine viene catturato e messo in prigione dove stringe amicizia con il gentile gigante chiamato Colosso e, insieme a lui, progetta la fuga. Alla fine riesce persino a placare la rivoluzione.
Sc.: S. Taylor, H.M. Walker, Tim Whelan, Ted Wilde; Fot.: Walter Lundin; Int.: Harold Lloyd, Jobyna Ralston, John Aasen, Wallace Howe, Jim Mason, Gaylord Lloyd.
Never Weaken di Fred C. Newmeyer
Usa 1921, 30’, b/n, did.or. sott.it.
Un giovane è innamorato follemente di una ragazza che lavora nell’ufficio accanto al suo. Allo scopo di procurare i pazienti al suo capo, medico osteopata, e fargli guadagnare una buona reputazione, fa amicizia con un attore e gli chiede di simulare ferite da far curare poi al dottore. Quando, però, scopre che la ragazza amata sta per sposare un altro, decide di suicidarsi e trascorre la maggior parte del suo tempo a provare invano innumerevoli modi per farla finita.
Sc.: Sam Taylor; Int.: Harold Lloyd, Mildred Davis, Roy Brooks, Charles Stevenson.
Safety Last! di Fred C. Newmeyer, Sam Taylor
Usa 1923, 70’, b/n, did.or. sott.it.
Un ragazzo di campagna se ne va in una grande città per conquistare il successo. Lavorando come commesso in un grande magazzino persuade il suo capo ad offrire mille dollari a chi riesce a portare il maggior numero di clienti al negozio. Poi si mette d’accordo con un amico perché si arrampichi sulla facciata del palazzo per fare pubblicità al negozio stesso ma, sfortunatamente, l’uomo è un ricercato e quando viene scoperto dovrà cedere il suo posto a chi lo ha ingaggiato. Sarà il protagonista a doversi arrampicare lungo la parete dell’edificio, incontrando difficoltà in ogni momento, fino alla famosa ed esilarante scena dell’orologio.
Sc.: Hal Roach, S. Taylor, H.M. Walker, Tim Whelan; Fot.: Walter Lundin; Int.: Harold Lloyd, Mildred Davis, Bill Strother, Noah Young.
Hot Water di Fred C. Newmeyer, Sam Taylor
Usa 1924, 80’, b/n, did.or. sott.it.
Una scatenata commedia sulla vita domestica che inizia con Harold sul tram alle prese con un carico di pacchi e un tacchino vivo. Le sue peripezie continuano con una disastrosa gita a bordo della sua nuova auto e terminano con una casa infestata da presenze di inquietanti fantasmi, opera – in realtà – della perfida suocera.
Sc.: Thomas J. Gray, John Grey, S. Taylor, Tim Whelan; Fot.: Walter Lundin; Int.: Harold Lloyd, Jobyna Ralston, Josephine Crowell, Charles Stevenson, Mickey McBan.
Girl Shy di Fred C. Newmeyer, Sam Taylor
Usa 1924, 80’, b/n, did.or. sott.it.
Harold Meadows è un ragazzo timido e impacciato, apprendista presso una sartoria, che sta scrivendo un manuale per aiutare altri giovani timidi
come lui. Il titolo dell’opera sarà Il segreto dell’amore, con capitoli che descrivono situazioni del tutto inventate. Per caso incontra una ragazza ricca di cui si innamora, ma quando viene a sapere che lei sta per sposare un altro uomo, Harold fa follie pur di impedire le nozze.
Sc.: Thomas J. Gray, S. Taylor, Tim Whelan, Ted Wilde; Fot.: Walter Lundin; Int.: Harold Lloyd, Jobyna Ralston, Richard Daniels.
The Kid Brother di Ted Wilde, J.A. Howe
Usa 1927, 82’, b/n, did.or. sott.it.
La più importante famiglia di Hickoryville sono gli Hickorys, con lo sceriffo Jim e i suoi figli più intraprendenti Leo e Olin. Il più giovane, invece, il timido Harold, è troppo debole per affrontarli sul piano della forza fisica, quindi deve servirsi dell’intelligenza per ottenere il rispetto del padre e l’amore della bella Mary.
Sc.: Thomas J. Crizer, Howard J. Green, John Grey, Lex Neal, T. Wilde; Fot.: Walter Lundin; Int.: Harold Lloyd, Jobyna Ralston, Walter James, Leo Willis, Olin Francis.
Speedy di Ted Wilde
Usa 1928, 85’, b/n, did.or. sott.it.
L’ultimo muto di Lloyd, che prende il titolo dal suo soprannome. Harold “Speedy” Swift è un giovane appassionato di baseball che non riesce a trovare un lavoro. Jane, la sua fidanzata, vive col nonno “Pop” Dillon, proprietario dell’ultimo tram a cavallo di New York. Un gruppo di monopolisti che intende mettere le mani sui mezzi di trasporto cittadini ruba il tram e il cavallo. Speedy interviene facendo fallire il losco piano.
Sc.: John Grey, Lex Neal, Howard Rogers, Jay Howe; Fot.: Walter Lundin; Int.: Harold Lloyd, Ann Christy, Bert Woodruff, George Herman, “Babe” Ruth.
Movie Crazy di Clyde Bruckman
Usa 1932, 96’, b/n, v.o. sott.it. (sonoro)
Harold Hall, un giovane senza alcuna abilità fisica cui capitano molti incidenti, vuole disperatamente comparire in un film. Dopo aver rielaborato alcune fotografie viene finalmente chiamato a fare un provino, ma negli studios di Hollywood combina ogni tipo di guaio. Non tutto è perduto, però, perché, con il suo fare stralunato, attira l’attenzione di un’attrice popolare e affascinante, mentre il produttore riconosce in lui un naturale talento comico.
Sc.: Agnes Christine Johnston, John Grey, Felix Adler, Vincent Lawrence; Fot.: Walter Lundin; Int.: Harold Lloyd, Constance Cummings, Kenneth Thomson, Louise Closser Hale.
di Claris