Festival delle colline
Giugno 22, 2003 in Spettacoli da Roberto Canavesi
E’ ormai diventata presenza fissa ed assai gradita all’interno dell’annuale programmazione del Festival delle Colline, nelle ultime due edizioni acclamata interprete di spettacoli come La rabbia ed Il Silenzio: stiamo parlando della Compagnia Pippo Delbono attesa, stasera e domani negli spazi della Cavallerizza Reale, con “Gente di plastica”. Prendendo spunto da una celebre canzone di Frank Zappa, l’attore e regista ligure ha costruito un itinerario poetico e musicale al solito di grande suggestione per raccontare tutta un serie di rapporti che caratterizzano la società di oggi. Relazioni fasulle, artificiose, costruite dove la componente “naturale” dell’individuo fa molta fatica ad affermarsi: “è come cercare di raccontare un quadro – spiega Pippo Delbono – una fotografia o un brano musicale: le parole non bastano perché in ogni storia ci sono innumerevoli microstorie”. A fronte dell’incapacità dell’elemento orale di espletare in pieno la funzione narrativa ecco arrivare in suo soccorso la musica, arte eterna di cui Frank Zappa si fece primo interprete unendo follia a rigore, sacrificio a ironia: “in Gente di plastica – conclude Delbono – ho usato per la prima volta la sua musica prendendo ispirazione dai cambiamenti di colore ma anche dai testi che prefigurano il nostro mondo costruito con certezze, visionarietà e sarcasmo”. Un’artificiosità di fondo, o se si preferisce “plastificazione” per dirla alla Delbono, che troverà interpreti all’altezza nel gruppo di artisti ormai abituali compagni di viaggio di Pippo: da Bobò a Gustavo Giacosa, da Piero Corso al fido Pepe Robledo, un’umanità variegata e composita ideale testimone per un racconto di parole e musica che saprà coinvolgere ed emozionare.
Sull’assoluta centralità della parola sembra invece fondarsi l’operazione che il giovane regista francese Paul Desveaux propone con “La tragédie du roi Richard II”, la versione in lingua francese del capolavoro scespiriano attesa al Carignano mercoledì 25 e giovedì 26 con sottotitoli in italiano: “una delle ragioni – scrive Desveaux – che mi hanno spinto a scegliere Riccardo II è l’importanza della parola, strumento di potere per chi la padroneggia: i dialoghi del testo richiedono che i corpi degli attori siano spazi aperti alla profondità del testo”. Nel ripercorrere l’epopea di Richard de Bordeaux, salito al trono a dodici anni per poi essere scacciato dal cugino Bolingbroke, il futuro Enrico IV, la messa in scena proposta dalla Compagnie l’Héliotrope punta a mostrarci l’uomo in tutta la sua debolezza e fragilità di fronte alla grandezza di un potere destinato a schiacciarlo inesorabilmente. Un’involuzione che porterà il protagonista a trasformarsi da re a semplice uomo comune in un vortice interiore segnato da dialoghi intensi e, concettualmente, molto impegnati.
Gente di plastica
Scuderie della Cavallerizza Reale
lunedì 23 ore 21.30 e martedì 24 ore 19.30
uno spettacolo di Pippo Delbono a cura di Emilia Romagna Teatro e Compagnia Pippo Delbono: ideazione e regia di Pippo Delbono
La tragédie du roi Richard II
Teatro Carignano
mercoledì 25 e giovedì 26 ore 21.30
Prenotazione biglietti allo 011.5169.484.
uno spettacolo della Compagnie l’Héliotrope per la regia di Paul Desveaux
di Roberto Canavesi