Toro, tre gol per i 35 anni della Maratona
Dicembre 13, 2004 in Sport da Giovanni Rolle
Il Torino reagisce agli ultimi risultati negativi trovando il riscatto contro il Catanzaro, che al Delle Alpi viene travolto dagli uomini di Rossi. I tre gol rifilati dai granata ai calabresi costituiscono un ottimo regalo da parte della squadra alla curva Maratona, che ha festeggiato i trentacinque anni di tifo organizzato con una grande coreografia (ottima anche la risposta dei tanti tifosi giallorossi stipati nello spicchio degli spettatori ospiti).
La partita ha visto i granata in avanti fin dalla prime battute. Il Torino spinge alla ricerca del gol scaccia crisi e, dopo aver abbozzato qualche offensiva, costruisce una chiara occasione da rete al 19’, con un traversone di Pinga che viene intercettato con la testa da Marazzina, con palla che termina di poco a lato. E’ il preludio al gol che arriva pochi minuti dopo. In realtà di tratta di un’autorete, perché sul tiro apparentemente innocuo di Mudingayi c’è la deviazione decisiva da parte di De Simone.
Incassato il regalo, il Toro va alla ricerca del raddoppio e al 34’ ci sarebbe il secondo gol, di Quagliarella, ma la rete viene annullata per la posizione irregolare dell’attaccante sulla sponda di Marazzina servito a sua volta in profondità da Pinga.
Nella ripresa il Catanzaro si presenta in campo con un altro attaccante, l’ex granata Cammarata, il quale affianca Benito Carbone, anche lui un ex Toro, che nella prima frazione aveva giocato come unica punta.
Il Torino avrebbe l’occasione per mettere in cassaforte la partita, poiché al 4’ i granata possono usufruire di un calcio di rigore. Ascoli stoppa con le mani un’incursione in area giallorossa da parte di Balzaretti e Romeo assegna il calcio di rigore. Sul dischetto si porta Pinga, il quale calcia debolmente alla sinistra di Manitta, che intuisce la direzione del tiro e riesce ad intercettare la sfera.
Pochi minuti dopo l’occasionissima sciupata, il brasiliano confeziona un ottimo traversone per la testa di Marazzina, la cui incornata esce di poco. Il Torino continua a premere alla ricerca del raddoppio e poco dopo il 10’ è ancora Pinga ad essere protagonista di una favorevole occasione, con in brasiliano che prova a battere Manitta, fuori porta dopo un’uscita del portiere calabrese, ma è Dal Canto a salvare la porta ospite respingendo la conclusione del numero dieci granata. Poco dopo è Manitta a salvare su una potente conclusione di Marazzina. La pressione granata porta comunque alla rete del raddoppio, che viene realizzata proprio da Pinga, al termine di un’insistita azione degli uomini di Rossi, che aveva visto il momentaneo salvataggio di Dal Canto su di una prima conclusione di Quagliarella. Le reti granata aumentano a tre perché, sul traversone di Pinga, De Simone intercetta con le mani la deviazione di Marazzina: secondo rigore per il Toro e rosso diretto per il giocatore del Catanzaro, in precedenza già ammonito per proteste. Dell’esecuzione dal dischetto si incarica questa volta Marazzina, il quale sceglie la stessa direzione di Pinga; anche questa volta Manitta intercetta la sfera ma non riesce tuttavia a trattenerla.
Il 3-0 la dice lunga sull’inconsistenza del Catanzaro, apparso assai fragile in difesa, e inconsistente in attacco, con il solo Carbone in avanti (i calabresi lamentavano anche l’assenza del centravanti Corona, infortunato e messo fuori rosa da Cagni), mentre rilancia le quote del Torino, che si congeda dal suo pubblico per il 2004 con una vittoria che restituisce morale alla squadra di Rossi.
Torino-Catanzaro 3-0
di Giovanni Rolle