Toro: ancora delusioni

Aprile 19, 2004 in Sport da Giovanni Rolle

Il Vicenza impatta 1-1 a Torino nell’anticipo della quindicesima giornata di ritorno. Una partita condizionata dal clima pesante che si respira nello stadio torinese per la contestazione degli ultrà granata, inferociti per i risultati deludenti della squadra di Rossi. Le squadre di Torino e Vicenza si affrontano sotto la pioggia battente in un Delle Alpi semideserto, dove risuonano i canti dei circa duecento tifosi veneti al seguito della squadra di Iachini, che vengono però coperti dai cori di protesta che i supporters che occupano la curva granata (i quali per i primi 5’ rimangono con le schiene rivolte al terreno di gioco) rivolgono all’indirizzo della loro squadra. Una contestazione annunciata, civile ma dura, che non risparmia nessuno, dai giocatori, all’allenatore fino al patron Cimminelli. Tra i pochi spettatori anche il misterioso imprenditore lettone Basharin, candidato a rilevare il club granata, improvvisamente materializzatosi a Torino dopo aver occupato per circa un mese le pagine dei giornali.

Neppure il repentino gol di Fabbrini al 6’ serve a placare la rabbia del popolo granata. Una rete scaturita da un rimpallo vinto da Conticchio, il quale serve Fabbrini che batte Avramov con un angolato rasoterra.

La prima conclusione verso la porta di Sorrentino giunge verso il 20’, ad opera di Moscardi, la cui punizione sfila a circa un metro dal palo alla destra del portiere granata. Al 26’ Paganin deve lasciare il campo, al suo posto entra Vitiello. Il Vicenza ha dalla sua parte la forza dei nervi distesi e dopo un’occasione di Rigoni neutralizzata da Sorrentino arriva il pareggio dei biancorossi al 41’. L’azione è piuttosto confusa: cross di Vitiello, Sorrentino sbaglia l’uscita, Biondini rimette in mezzo per Margiotta, il quale non riesce però ad intercettare il pallone, che carambola ancora addosso al portiere granata; la sfera perviene infine a Rigoni, il quale segna in pallonetto, colpendo la palla con il tallone.

Nel minuto di recupero concesso dall’arbitro prima dell’intervallo gli uomini di Iachini avrebbero l’occasione per chiudere il primo tempo in vantaggio ma Vitiello fallisce l’incornata vincente sul traversone di Moscardi.

Dal 10’ del secondo tempo il Toro è costretto a giocare in dieci per un brutto fallo di De Ascentis su Moscardi. L’inferiorità numerica obbliga Rossi ad un cambio tattico: esce una punta, Rubino, ed entra un difensore, Adami.

I biancorossi costruiscono una buona palla gol al 16’: percussione di Schwoch, sponda di Margiotta e conclusione di poco fuori da parte di Rantier. I rimanenti trenta minuti sono un’inutile appendice, dove a vincere è sono il nervosismo e la tensione per le condizioni ambientali. Da segnalare soltanto un paio di occasioni non concretizzate da Bonanni e Vitiello.

Al termine di Toro-Vicenza Basharins è subito scappato dallo stadio torinese, evitando di rilasciare dichiarazioni alla stampa.

A parlare è stato invece l’attuale presidente granata, Attilio Romero, deluso per il pareggio che la squadra torinista ha ottenuto in inferiorità numerica per l’espulsione di De Ascentis dopo 10’ della ripresa: “E’ stata una partita difficile a causa delle pesanti condizioni ambientali ed al terreno in brutte condizioni. Considerando questo e il fatto che siamo stati costretti a giocare per quasi tutto il secondo tempo con un uomo in meno, direi che abbiamo disputato una partita nel complesso positiva. Per quanto riguarda la contestazione dei tifosi, comprendo la loro delusione, che è anche la nostra. All’inizio del campionato eravamo partiti infatti con ben altri obiettivi, purtroppo i risultati troppo altalenanti ci hanno condizionato”.

Romero ha quindi glissato alle domande sulla trattativa per la cessione del club: “Per il momento non esiste nessuna trattativa, non essendo ancora pervenuteci le garanzie sulla consistenza patrimoniale dei possibili acquirenti”.

Alle dichiarazioni di Romero sono seguite quelle dell’allenatore Ezio Rossi: “Avevo chiesto ai ragazzi una prova d’orgoglio e direi che i ragazzi mi hanno accontentato, anche se giocare in simili condizioni ambientali non era facile. La nota più positiva è stata la buona prova offerta dal giovane Marchese, che fa sperare bene per il futuro”. Per quanto riguarda invece il suo, di futuro, Rossi si dichiara fatalista: “Ho ancora un anno di contratto con il Toro. Alla fine della stagione tireremo le debite somme insieme a Zaccarelli e Cravero con la solita schiettezza che ha sempre caratterizzato il nostro rapporto”.

Continua intanto il silenzio stampa dei giocatori granata; l’unico a parlare è il giovane Marchese, premiato da Sky con la palma di migliore in campo: “Ero un po’ emozionato ma i compagni mi sono stati vicino. Anche se sono un centrale non ho avuto difficoltà a giocare sulla fascia. Sono contento della mia prestazione”.

In assenza di dichiarazioni da parte di Basharin, partito alla volta della Costa Azzurra subito dopo la partita, tocca al rappresentante italiano Pazzaglia commentare la sortita dell’imprenditore lettone a Torino: “E’ stato il primo contatto di Basharin con il Toro. Purtroppo non è stato possibile un incontro con Cimminelli perché quest’ultimo si trovava fuori città. Presto arriveranno le garanzie richieste dal Torino”.

TORINO – VICENZA 1-1

  • RETI: 6’ Fabbrini (T), 41’ Rigoni (V)

  • TORINO (4-4-2): Sorrentino 5; Martinelli 5, Mandelli 5.4, Galante 5.5, Marchese 6.5 (28’ st Fernandez sv); Fuser 5.5, Conticchio 5.5, De Ascentis 4.5, Rizzato 5.5; Rubino 4.5 (14’ st Adami 6), Fabbrini 6

    All. Rossi 5.5. In panchina: Fontana, Walem, Osmanovski, Franco, Tiribocchi

  • VICENZA (4-4-2): Avramov 6; Rivalta 6.5, Fiasca 6, Paganin sv (26’ Vitiello 6.5), Tamburini 6; Biondini 6.5, Rigoni 6.5, Moscardi 6.5 (47’ st Lodi sv), Rantier 6 (23’ st Bonanni sv); Schwoch 6, Margiotta 6

    All. Iachini 6. In panchina: Sterchele, Fissore, Padoin, Baggio

  • ARBITRO: Carlucci di Molfetta

  • ESPULSI: 10’ st De Ascentis (T)

  • AMMONITI: Conticchio, Mandelli, Marchese (T)

  • CALCI D’ANGOLO: Torino 3, Vicenza 2

  • RECUPERO: pt: 1’; st: 5’

  • SPETTATORI: 7000 circa

    di Giovanni Rolle