Torino è casa mia

Giugno 13, 2005 in Libri da Redazione

Titolo: Torino è casa mia
Autore: Giuseppe Culicchia
Casa editrice: Laterza
Prezzo: € 9.00
Pagine: 163

Torino e casa mia “Torino è casa mia”(Laterza) è l’ultimo libro di Giuseppe Culicchia, un piccolo racconto manuale per andare alla scoperta di una città affascinante, misteriosa e davvero incomprensibile a volte. E proprio come parlando di una casa, Culicchia parla dell’ingresso per raccontare la stazione Porta Nuova, della cucina per descrivere Porta Palazzo, del terrazzo per lo splendido Parco del Valentino.

Lo scrittore, torinese d.o.c.,apre il suo tour con la storia della città e dei suoi abitanti, una cronologia tutta da ridere, in cui ci ha tenuto a specificare che “i Padani abitanti della Padania, a Torino non li ha visti nessuno.” In tono ironico e leggero, lo scrittore torinese ci porta a spasso per le strade disegnate accuratamente su una mappa acclusa al volume. Così mentre si è intenti a perdersi per i corsi, le piazze e i bar per l’aperitivo, si può seguire col dito il percorso descritto nelle pagine. Avere un libro come quello di Culicchia per imparare che a Torino le code non sono come in tutte le altre città d’Italia potrebbe essere utile: si narra di alcuni muri all’interno dell’Istituto San Paolo, eretti a protezione dell’inveterata discrezione dei torinesi che si danno del lei anche con il solo pensiero. Le curiosità su Torino si sprecano: la città dei primati, dell’aperitivo, la città dell’industria che si reinventa e prepara la più inutile metropolitana del mondo alla vigilia delle prossime Olimpiadi invernali del 2006, “anche perché, da almeno un paio di decenni a questa parte, a Torino e dintorni nevica notoriamente pochissimo”. Il ritmo della scrittura incanta, ma forse il vero fascino di “Torino è casa mia” risiede nello stesso racconto della città, tradizione antica, ereditata dagli antichi cantastorie che vagavano di villaggio in villaggio per narrare di meravigliosi paesi esotici, un po’ inventati e un po’ no. Culicchia documenta tutto, non ci risparmia le brutture della città come il fiume torbido e venefico, le zone dedicate (e abbandonate) alla prostituzione, alla malavita e allo spaccio. Poca invenzione dunque, ma tanta voglia di raccontare e svelare i mille misteri di Torino. Una guida utile, un racconto divertente, quasi un saggio: “Torino è casa mia” è il libro giusto per chi ha voglia di fare un viaggio e non sa dove andare o per chi ha voglia di sorridere e non sa come fare.

di Stefania Leo