Su il Sipario!
Gennaio 12, 2006 in Spettacoli da Stefania Martini
Una compagnia d’avanspettacolo capitanata da un cinico impresario approda sul palcoscenico di un teatro qualsiasi in una giornata di pioggia. Ed ecco un lampo, un tuono, il rumore dei passi degli spettatori che entrano in sala. E improvvisamente il buio: grande agitazione dietro le quinte, gli artisti eternamente in ritardo. Ancora qualche fatale istante e si apre il sipario.
Mentre gli attori si esibiscono in un tripudio di canzoni, barzellette, siparietti. Ma d’un tratto suona la sirena di un nuovo allarme: l’arrivo del cinema! E per loro è terrore vero: quello di non servire più. Eppure, simile agli universi delle marionette o del circo, il teatro di varietà (erede della commedia dell’arte) mantiene intatto il suo fascino, che è poi quello dell’infanzia, della meraviglia, della memoria smarrita: insomma, di un piccolo paradiso perduto.
Luci del Varietà
Venerdì 13 gennaio, ore 21.
Teatro Giacosa, Ivrea.
Prodotto dal Teatro Stabile di Genova, narra la storia di Willy Loman, tipico self made man, un uomo che si è fatto da solo, costruendo la sua esistenza e quella della sua famiglia sull’ideale del sogno americano: una società in cui ciascuno ha il diritto di essere felice. Ma dopo trentacinque anni da commesso viaggiatore tutte le sue illusioni svaniscono di colpo. Licenziato senza preavviso, deve affrontare lo spettro della miseria e la sciagura di una famiglia che si sgretola. Vede così crollare quel mito della produttività esasperata e del benessere a ogni costo che lui stesso, nel suo piccolo, ha contribuito a creare. Quello di Willy Loman è un tramonto feroce: ormai esausto, scopre alla fine di valere più da morto che da vivo. Spremuto come un limone, può soltanto suicidarsi per far riscuotere alla famiglia il premio dell’assicurazione.
Il protagonista, schiacciato da un sistema sociale crudele di un’attualità sconcertante, è interpretato da Eros Pagni. Con lui, sul palcoscenico, Ugo Maria Morosi, Orietta Notari, Gianluca Gobbi, Aldo Ottobrino; scene e costumi di Valeria Manari. Regia di Marco Sciaccaluga.
Morte di un commesso viaggiatore
Martedì 17 e mercoledì 18, ore 21.
Teatro Giacosa, Ivrea.
Attraverso le canzoni eseguite dal gruppo “Voci di Corridoio” (compagnia specializzata e appassionata di musica italiana e americana degli anni ’40 e ’50), Michele Di Mauro dialoga con i vari oggetti di riproduzione sonora: dal fonografo alla radio, dal giradischi alla radiolina a transistor, fino al juke box: tutti disposti sul palcoscenico. E accompagna il pubblico attraverso gli avvenimenti, le notizie dei cinegiornali “Luce” di quell’epoca, per arrivare fino agli spensierati e indimenticabili anni ’60, finalmente il miracolo economico che risolleverà un paese uscito distrutto dalla guerra. Uno spettacolo capace di suscitare forti pensieri e forte emozioni.
Ba ba ba (baciami piccina)
Giovedì 19, ore 21.
Sala polifunzionale di Banchette.
Per informazioni:
www.teatrogiacosa.it
di Stefania Martini