Scatta la febbre dell’Eurogiro

Maggio 3, 2002 in Sport da Federico Danesi

30617(1)Otto giorni soltanto e sarà febbre Giro. Mentre tutti i protagonisti più attesi (tranne Pantani) stanno rifinendo la condizione sulle strade di mezza Europa, tra il Giro di Romandia, che è partito ieri, il Giro dell’Appennino e la Henninger Turm, che si correranno oggi, per finire con il doppio appuntamento toscano del fine settimana, lo staff della corsa rosa è ormai pronto per questa edizione numero 86 che sarà la più esterofila della storia.

Quattro tappe tra Olanda, Germania, Belgio, Lussemburgo e Francia prima di sbarcare il Piemonte il 16 maggio e riprendere a macinare chilometri il 17 con la tappa da Fossano a Limone Piemonte. E’ la celebrazione della nuova era targata Euro, ma è soprattutto la voglia della Rcs di imitare i cugini d’oltralpe che hanno fatto del Tour uno degli eventi sportivi più prestigiosi al mondo.

Nonostante all’atto della presentazione in molti abbiano storto il naso, sarà un’edizione combattuta ed appassionante, anche se mancano le grandi montagne. Solo le frazioni di Corvara e Folgaria offrono molto terreno agli scalatori, ma questo non può che favorire i corridori più completi, passisti di fondo come Casagrande, Frigo e Garzelli, le vere alternative a Gilberto Simoni, che si presenta come il più serio candidato a succedere a se stesso.

Prime quattro frazioni abbastanza tranquille, anche se gli arrivi di Ans, la frazione di Liegi che ospita anche il traguardo della Liegi-Bastogne-Liegi e nel finale presenta le stesse côtes della gara di Coppa del Mondo, e di Strasburgo, passando per Schengen, la città dove è stato firmato il trattato che lega i Paesi della Comunità europea, sono senza dubbio interessanti. La prima scrematura arriverà comunque con il traguardo alpino di Limone, dopo aver scalato Colletto di Rossana e soprattutto Colletto del Moro. Dal Piemonte una lunga discesa verso sud, passando per Liguria, Toscana, Lazio, Campania e Molise, dove i corridori affronteranno il secondo arrivo in quota, Campitello Matese. Ancora insidie in Abruzzo, con il, traguardo di San Giacomo, poco fiori il Parco Nazionale d’Abruzzo, anche questo in quota, e la crono di Numana, tanto mossa quanto temuta. Infine l’ultima settimana, nella quale spiccano i due tapponi alpini di Corvara e Folgaria (con Marmolada, Pordoi, Campolongo, Gardena, Sella, Bondone e Santa Barbara) e l’ultima difficoltà con la crono di Monticello Brianza. Il tutto per 3334 chilometri, 21 tappe e un pronostico che mai come quest’anno è stato incerto.

di Federico Danesi