Riflessi di pietra

Febbraio 8, 2006 in Arte da Marcella Trapani

Una nuova spettacolare mostra al Museo Egizio: Riflessi di pietra. L’Antico Egitto illuminato da Dante Ferretti.

Febbraio 2006, il mese olimpico, ha fatto rinascere a Torino l’interesse per l’archeologia. Si inaugurano infatti questo mese quattro interessanti mostre di soggetto archeologico.

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  • Si comincia il 3 febbraio con Riflessi di pietra. L’Antico Egitto illuminato da Dante Ferretti. Si tratta del nuovo allestimento delle statue esposte a piano terra del Museo Egizio, curato dallo scenografo di fama internazionale Dante Ferretti ed eseguito dalla ditta , guidata da Riccardo Buzzanca, con finanziamenti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Compagnia di San Paolo di Torino. La nuova scenografia intende esaltare la plasticità delle forme delle stupende statue che fino ad ora si trovavano ancora nell’originario allestimento ottocentesco. La luce che le avvolge in maniera selettiva e l’effetto del pavimento, delle pareti scure e del soffitto ribassato creano una sensazione di maggior calore rispetto al passato. Allo stesso tempo, mettono in risalto i dettagli dei singoli oggetti che nella luce naturale non si notavano (colori, dettagli scultorei, iscrizioni). Un gioco di specchi posti dietro le sculture oppure disposti ad angolo moltiplica all’infinito le immagini e i colori di questi manufatti in pietre tenere (calcare), semi-tenere (grovacca) e dure (graniti, basalti), pietre che gli antichi Egiziani si procuravano con lunghe e impegnative spedizioni nelle miniere delle regioni periferiche.
  • Il percorso è sottolineato da un sottofondo sonoro composto di musiche, suoni e rumori che richiamano la suggestione del deserto e il fascino dell’Oriente. Si tratta certamente di un approccio emozionale all’arte che colpirà profondamente i visitatori, ne siamo sicuri. Come ha detto la direttrice del Museo Egizio, Eleni Vassilika, “I cambiamenti radicali richiedono lungoveggenza e coraggio, mentre l’inerzia sarà sempre il percorso più facile nella vita”. Qui di coraggio ce n’è stato tanto, dato che il Museo Egizio è un’istituzione antica della città e data la tendenza conservatrice dei Torinesi, ma “lungoveggenza” ancora non sappiamo: si tratta pur sempre di un allestimento temporaneo.

    museo egizio 2Alcuni accorgimenti tecnici diversi forse avrebbero permesso di rendere l’approccio a queste statue non solo emozionale ma anche razionale, perché un museo dovrebbe, secondo il codice dell’ICOM (International Council of Museums) “esporre le testimonianze materiali dell’uomo e del suo ambiente a fini di studio, di educazione e di diletto.” Comunque il museo apre le porte all’innovazione e all’emozione e il pubblico torinese non potrà fare a meno di sentirsi coinvolto.

  • Le altre mostre archeologiche “in fieri” sono Le tre vite del papiro di Artemidoro. Voci e sguardi dall’Egitto greco-romano a Palazzo Bricherasio dall’8 febbraio al 7 maggio; Eroi e Atleti. L’ideale estetico nell’arte da Olimpia a Roma a Torino 2006 al Museo di Antichità dall’8 febbraio al 30 aprile; e La vita quotidiana nell’antico Egitto al Museo Egizio dal 10 febbraio al 30 giugno. Ma di queste mostre parleremo in seguito. Buona visione!

    Sede: Museo Egizio – Via Accademia delle Scienze 6 – Torino

    Costo: 6,50 euro (biglietto per tutto il museo)

    Date mostra: 3 febbraio-30 giugno 2006

    Orari: tutti i giorni (compresi i lunedì di febbraio) h 8,30-19,30

    Sabato 18 febbraio: h 8,30-24

    Tra l’8 febbraio e il 7 maggio:

    con il biglietto di ingresso del Museo Egizio si potrà visitare gratuitamente la mostra Le tre vite del papiro di Artemidoro a Palazzo Bricherasio.

    di Marcella Trapani