Qualcosa di Langa

Marzo 9, 2003 in Arte da Sonia Gallesio

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L’essenza del discorso pittorico di Giovanna d’Avenia si identifica con una ricerca espressiva legata al paesaggio, alla luce atmosferica ed a un naturalismo colto e risolto con delicata sensibilità…

[Angelo Mistrangelo, passo tratto dalla monografia curata da Adelinda Allegretti Giovanna d’Avenia. Acquerelli, 2001]

La Morra (Cn). Fino al 14 marzo 2003 nei suggestivi spazi della Cantina Comunale sono esposti una ventina di acquarelli di Giovanna d’Avenia. Così come nelle sue precedenti mostre ha reso omaggio alla Provenza, alle Isole Galapagos, all’Ecuador o al rigoglioso paesaggio umbro, mediante questo allestimento l’artista piemontese racconta le Langhe. O meglio, svela la magia che le avvolge, nonché le emozioni scaturite dall’incontro – visivo e dell’anima – con i dolci profili collinari propri di questi territori. Perché la sua pittura non è semplice copia del paesaggio, bensì traslazione di impressioni, inno, celebrazione. E sentita testimonianza. Della bellezza struggente del creato, è indubbio, ma anche di una propria condizione interiore connessa all’agognata conquista di un luogo, al raggiungimento di una meta, all’approdo in una nuova dimensione sia terrena che psichica. Giovanna ama molto viaggiare e di ogni sua escursione-incursione lascia una traccia fresca, gioiosa, rischiarante, delicata e raffinata al contempo.

Che narrino dei monti della Val Rendena o delle vastità rocciose della Namibia, dei deserti libici o appunto delle sinuosità tipiche delle Langhe, gli acquarelli della d’Avenia esprimono tutta la forza, la regalità e la poesia incantatrice della natura. Così come possiamo conservare all’interno di noi un pezzettino degli scenari che abbiamo amato, talvolta è possibile trasferire porzioni di luogo anche in un dipinto. Giovanna d’Avenia, e ciò rappresenta un importante segno distintivo della sua opera, lo fa nel senso letterale del termine. Gli acquarelli in mostra, difatti, sono impreziositi da veri e propri frammenti materici, da terre e sabbie realmente raccolte nella provincia cuneese, così come in altri lavori sono presenti polveri pietrose o inserti di rocce vulcaniche. Le trasparenze rasserenanti dell’acquarello si mescolano dunque a piccoli e discreti coaguli di materia, creando un contrasto che si tramuta in compenetrazione, in sinergia singolare e fascinosa.

Allieva di Sandro Lobalzo e socia della Promotrice delle Belle Arti di Torino e del Piemonte Artistico Culturale, Giovanna d’Avenia ha partecipato ad innumerevoli collettive a Roma, Torino, Firenze e Milano. Tra le mostre personali, si ricordano gli allestimenti presso le gallerie Micrò di Torino (2000), L’Angelo Azzurro di Roma (2001) e Bianca Maria Rizzi di Milano (2002).

Qualcosa di Langa

Opere di Giovanna d’Avenia

Cantina Comunale di La Morra

Via C. Alberto, 2 La Morra (Cn)

Dal 2 al 14 marzo 2003

Orari: 10.00-12.30/14.30-18.30; chiuso martedì

Ingresso: libero

Per informazioni: 0173 509204 – 328 6735752

di Sonia Gallesio