Pinocchio cammina cammina… nel Teatro al naturale

Settembre 18, 2007 in Spettacoli da Barbara Novarese

Teatro al naturale – venerdì 14 e Sabato 15 settembre

Teatro della Tosse.

Lo spettacolo è stato apprezzato sia dai grandi che dai piccini: con spirito introspettivo i primi e meraviglia i secondi.

PinocchioCammina, Cammina…. lungo il sentiero che conduce agli appartamenti reali, nel parco buio e confuso, in una sera di fine estate. Ma chi cammina realmente? Camminano i protagonisti del celebre romanzo di Collodi, cammina il pubblico per ascoltare l’inconsueto dramma degli imperituri personaggi, cammina il tempo cinico e beffardo che costringe alla morte chi brama l’immortalità e ad un celebre oblio chi brama la fine.

Cri, cri, cri cri, cri cri cri! vorrebbe cantar felice il Grillo Parlante tuttavia è costretto a parlare: bla, bla, bla. Parole solenni dal significato profondo, frasi sagge rivolte a Pinocchio che non ascolta; ma il grillo frustrato non può tacere, non può permettersi il lusso di cantare né tanto meno di morire… condannato a parlare per sempre desiderando il suo cri cri. Un concetto apparentemente semplice da comprendere: gli uomini parlano, i grilli friniscono. Allora perché nessuno pensa alla tragedia del povero grillo, quando legge Pinocchio?

La Compagnia della Tosse ha scelto un racconto controverso per rappresentare, con disarmante semplicità, alcuni temi di vita contemporanea. Abili nel mescolare la comicità e il cinismo, gli attori si districano senza forzature tra i retroscena di una favola che d’ironia ne contiene parecchia, soprattutto nei confronti del destino. Cammina cammina e Pinocchio arriva a teatro, in abito cangiante per soddisfare le più svariate aspettative ed apparire come il pubblico desidera vederlo. Si può ridere ed applaudire; si può ascoltare, ridere ed applaudire; si può riflettere senza ridere perché altrimenti si riderebbe dell’infelicità umana ma, infine, si applaude sempre.

Di forte impatto emotivo, l’esibizione di Mangiafoco e della Fata Turchina si configurano in modo analogo attraverso due rappresentazioni che esprimono concetti dal fragile equilibrio psicologico: il sacro è mescolato al profano, il carnefice si confonde con la vittima, la calma con l’alterazione. C’è solo un piccolo neo: il riferimento alla madre assassina s’incastra con difficoltà nel monologo recitato dalla fata, anche se potenzialmente potrebbe risultare perfetto, con qualche accorgimento in più.

Volpatto o Gattolpe? Asino o Burattino? Beffa del destino o mano maldestra di Collodi? Che importa! Intanto Lucignolo non sarà mai un ragazzino mentre Pinocchio si.

Adesso provate a rileggere il romanzo!!!!!

Il Pinocchio della Compagnia della Tosse è tratto dal romanzo di Collodi,

  • scritto e diretto da Tonino Conte,

  • scene Emanuele Conte

  • costumi Guido Fiorato

  • musiche originali Nicola Piovani

  • suonate dal vivo da Franco Piccolo

  • regista assistente Amedeo Romeo

  • con: Antonio Bazza, Pietro Fabbri,Marco Grossi, Mario Marchi, Paolo Maria Pilosio, Lorenza Pisano, Giorgio Enrico Valenti, Vanni Valenza, Alessio Venturini.

    di Barbara Novarese