Piemonte .. la signora del vino

Aprile 10, 2006 in Enogastronomia da Adriana Cesarò

Titolo: Piemonte… la signora del vino
Autore: Andrea Zanfi
Casa editrice: Carlo Cambi Editore
Prezzo: € 67,00
Pagine: 364

Andrea Zanfi e Luigi CabuttoNell’ambito del 40° Vinitaly, il Salone internazionale dei vini e dei distillati, svoltosi a Verona dal 6 al 10 aprile, innumerevoli gli eventi giornalieri: dalle degustazioni guidate agli abbinamenti vino&cibo e convegni..

Nell’ambito della più grande rassegna mondiale del vino, un importante appuntamento ha caratterizzato la giornata di sabato 8 aprile: la presentazione del libro “Piemonte… la signora del vino”, svoltosi presso lo stand istituzionale della Regione Piemonte. Presenti: Andrea Zanfi autore, Giò Martorana fotografo, Luigi Cabutto, Presidente dell’Enoteca Regionale del Barolo e Sindaco di Grinzane Cavour. L’introduzione del libro porta la sua firma, quale migliore introduzione per raccontare il territorio del Piemonte.

“L’ambasciatore per il Piemonte non può che essere questo volume – ha detto Luigi Cabutto – ricco di foto che evidenziano, la cultura del territorio e del lavoro, radicato negli aspetti paesaggistici del mondo vitivinicolo.”

L’evento è stato presentato dal giornalista Roberto Rabachino, Direttore della rivista “Il Sommelier”.

Moltissimi gli ospiti presenti, in particolare, i sommelier della F.I.S.A.R. (Federazione Italiana Sommelier Albergatori Ristoratori) al Vinitaly con il proprio stand istituzionale. “Mi definisco un cantastorie di molte aziende e di molta gente che ho incontrato – ha spiegato l’autore Andrea Zanfi – ho attraversato l’Italia per poi fermarmi in Piemonte, dove ho scoperto delle persone che hanno una grande voglia di raccontarsi e lasciarsi trasportare dall’emozione della propria storia e della propria vita. Sono riusciti attraverso i loro racconti a trasferire in me, la stessa passione e l’amore per il Piemonte che ho riversato nel libro.”

Tante e belle le immagini del libro che costituiscono e condividono la storia del territorio, tanto, da accarezzarlo con la fotografia di Giò Martorana.

“Ho cercato di catturare ed evidenziare la bellezza del paesaggio e dei suoi colori – ha spiegato Martorana – Ogni scatto lo faccio con il cuore, e con il cuore le mie emozioni nel ritrovarmi immerso nel paesaggio stesso. I ritratti, i volti della gente hanno dato al libro un risultato importante, in quanto, ogni volto evidenzia l’amore per il proprio paese, per la propria terra, per il proprio lavoro.”

A chiudere l’evento, una degustazione di Barolo Chinato selezionato, per l’occasione, dall’ Enoteca Regionale in abbinamento a “galupperie” di Langa al Cioccolato.

L’autore Andrea Zanfi da diversi anni sta stracciando, un profilo non solo della migliore produzione enologica della nostra penisola, ma anche di quei vignaioli che, con le loro scelte aziendali, hanno saputo porsi all’attenzione nazionale ed internazionale.

Con questo volume, una nuova perla si va ad aggiungere al prestigioso “filo” della colla editoriale “I grandi vini d’Italia” che sempre più sta riscuotendo plausi e consensi riuscendo a coniugare l’immagine del mondo vitivinicolo italiano di questo inizio secolo, con gli aspetti paesaggistici e ambientali che caratterizzano ogni singola area produttiva.

In “Piemonte… la signora del vino”, sono racchiuse settantatre aziende e sono raccontati, nello stile che ormai caratterizza l’autore, i settantatre personaggi che secondo lo stesso, hanno fatto la storia, non solo, dell’enologia piemontese ma anche di quella italiana e, con il tempo, ne sono divenuti ambasciatori nel mondo. Un percorso definito da Zanfi “formativo” che è stato effettuato in compagnia del fotografo Giò Martorana, le cui immagini sono ancora un volta il degno corollario a questo lavoro editoriale, e che lo ha condotto a vivere un’esperienza umana e sensoriale unica, arrivando a scoprire che quel Piemonte tanto aristocratico quanto chiuso, dipinto da molti come diffidente e colmo di cortesia tanto formale da sembrare un pò falsa, si apriva poco per volta a grandi sorprese che affioravano man mano che il viaggio si prolungava nel tempo, soprattutto durante le infinite e lunghe degustazioni effettuate, con oltre settecento vini assaggiati, in quelle decine e decine di visite effettuate alle aziende, con oltre cento cantine visitate, o nelle lunghe chiacchierate con i contadini, gli imprenditori e i grandissimi “vignerons” che sono il mosaico vitivinicolo di questa regione.

Momenti piacevoli che hanno indotto l’autore a delle riflessioni e a constatare che l’idea del Piemonte, più assimilabile a un gentiluomo burbero, austero e spigoloso che appartiene all’immaginario collettivo, fosse parziale e quanto mai limitante al cospetto di un territorio complesso e variegato che sa proporsi sotto una luce molto diversa. Così, la riservatezza di quella gente, abbinata alla dolcezza dei paesaggi e alla raffinata eleganza dei vini, oltre alla sensualità di una grande gastronomia, hanno indotto l’autore a definire questo Piemonte del vino una nobile e bella “Signora” che, incurante del tempo e delle mode, ha mantenuto fede alle sue origini e alle sue tradizioni indossando sempre, con estrema eleganza, gioielli splendenti, come il Nebbiolo, il Moscato, la Barbera, il Timorasso o l’Erbaluce.

di Adriana Cesarò