Per Juve Lecce la parola a Capello
Febbraio 25, 2006 in Sport da Roberto Grossi
Qui Torino. Tra infortuni e squalifiche Capello deve gestire al meglio l’emergenza difesa. Per la gara odierna contro il Lecce, infatti, la lista dei giocatori indisponibili nel reparto arretrato annovera diversi nomi: Cannavaro (fermo per un turno dopo l’espulsione rimediata a Messina), Birindelli, Zambrotta, Zebina e Chiellini. A disposizione del tecnico restano cinque elementi: Thuram e Kovac presidieranno la zona centrale, mentre Blasi (o Pessotto) e Balzaretti agiranno sulle fasce. A centrocampo, dopo i problemi alla caviglia che lo hanno costretto a saltare la sfida di Brema, i bianconeri recuperano Mutu, con il romeno in ballottaggio con Nedved nel ruolo di esterno sinistro. Nella conferenza stampa di vigilia svolta al centro Sisport, Capello nega però ogni contrasto con i vertici societari per il mancato arrivo di un nuovo difensore: Non mi sono mai lamentato con i dirigenti – precisa il friulano – perché, quando abbiamo programmato la rosa, il numero di giocatori era sufficiente. Il destino ha invece voluto che gli infortuni colpissero proprio quel settore, in particolare gli esterni, ma non era assolutamente prevedibile. Riguardo alla formazione anti-salentini il tecnico parla di un generico turn-over, specie in avanti, dove quasi sicuramente rientrerà dall’inizio Del Piero al posto di Trezeguet, utilizzato per novanta minuti in Champions: Alessandro è tornato ad essere un giocatore importante, sa che può raggiungere i mondiali anche senza l’infortunio occorso a Totti, al quale vanno comunque gli auguri di tutti noi. Lo schiaffo subito dalla squadra in Champions League deve essere un monito per rialzarsi immediatamente: In terra tedesca, negli ultimi minuti, abbiamo subito un vero e proprio elettro-schock. A volte queste ‘scosse’ fanno bene e servono per riprendere subito la giusta carreggiata di marcia. Ma non è vero che a fine gara ho alzato la voce negli spogliatoi: non è mio costume parlare nei momenti in cui si è tutti troppo nervosi. Dopo uno o due giorni invece si analizzano meglio gli errori: subire così tante reti allo scadere, tra Messina e Brema, è sintomo di un evidente calo di attenzione. Vedremo oggi al Delle Alpi se la catechizzazione propinata in settimana alla squadra avrà sortito effetti. Il Lecce, classifica a parte, non è avversario da sottovalutare e il ventinovesimo tricolore non è ancora cucito sul petto: Buffon ha ragione quando dice che in queste gare hai tutto da perdere. I pugliesi sono tranquilli, pimpanti e organizzati, senza l’assillo della vittoria a ogni costo. Noi dovremo scendere in campo con grande voglia di vincere, senza pensare che tanto il gol prima o poi arriva. Il campionato, sino a quando non lo dice l’aritmetica, non è terminato e ci sarà ancora da lottare senza pensare agli altri impegni. Uno di questi è l’amichevole Italia-Germania in programma mercoledì prossimo a Firenze, ‘fastidio’ non da poco per i bianconeri: Una sfida di questo valore, proprio nella settimana antecedente il ritorno di Champions League, non è il massimo della vita per noi. Ma capisco e rispetto le esigenze degli azzurri. La chiosa è riservata alle solite voci di calcio-mercato: Ogni sabato leggo articoli sulla mia eventuale partenza per altre squadre – conclude ironico Capello -: strane coincidenze….
di Roberto Grossi