Margarethe von Trotta

Giugno 16, 2004 in Cinema da Adriana Cesarò

Margarethe von TrottaFin dalle prime ore del mattino il Palazzo dei Congressi del Taormina BNL FilmFest 04 si anima in attesa della proiezione del film “Rosenstrasse” di Margarethe von Trotta e della successiva seconda “Lezione di Cinema”. Il film prettamente al femminile, racconta la storia di una bambina che non vuole e non può dimenticare, la tragedia della deportazione vissuta nella città di Berlino. Dallo scenario della New York del 2001, alla storia di una devastante Germania degli anni 40. Una donna, di nome Ruth è disperata dopo la morte del marito e si chiude in se stessa, la figlia Hannah decide di scoprire il suo passato e il perché del suo totale mutismo. La ricerca la porta a Berlino, dove scopre che i genitori materni erano stati deportati e lei, sua madre, era stata accudita da una nobildonna ariana di nome Lena (attrice Katja Riemann). Rintracciata l’anziana baronessa, inizia un lungo e dettagliato racconto che le svela le sofferenze vissute delle madri e delle moglie che aspettavano, con dolorosa pazienza in Rosenstrasse, la liberazioni dei propri cari.

Ruth, affezionata a Lena rimane insieme a lei fino a che, alcuni parenti american,i la strappano alle cure della sua amica e madre adottiva. Un anello appartenuto alla madre di Ruth è un tenero e magico conduttore della tradizione e della tenerezza che accompagnerà Hannah nella sua vita futura. L’autrice cineasta Margarethe von Trotta è nata a Berlino nel 1942 ha detto: Se non sai quale è stato il passato del tuo paese, ancora oggi non potrai conoscere te stesso. Questo è il mio cinema, tornare alle radici come la protagonista del film.

Alla domanda “quale è stata la critica più bella e quale la più brutta” l’autrice risponde: La più bella e stata a Boston presso l’Università fondata da ebrei ma adesso aperta a tutti, una signora anziana mi ha chiesto il perché di questo film, io le risposi: perché sono tedesca. Il giorno successivo la rincontrai e mi diede una scatola con due medagliette. Dopo ho saputo che tutta la sua famiglia era stata sterminata e lei non era più tornata in Germania. La critica più brutta l’ho ricevuta da parte di un critico tedesco il quale sosteneva che avessi completamente falsificato una parte della storia.

L’omaggio a Margarethe von Trotta continuerà domani sera al Teatro Antico per un’anteprima del suo ultimo film “Die andere frau” (L’altra donna) interpretato da Barbara Sukowa.

di Adriana Cesarò