Laura Pausini: voglia di italiano in live tour
Febbraio 3, 2005 in Spettacoli da Gino Steiner Strippoli
Adios America! Dopo la delusione patita ( e non poco) vissuta a Miami dove volevano trasformarla in reginetta dance, Laura Pausini rilancia la sua voglia di made in Italy. Dopo l’uscita di “Resta in ascolto”, che ha venduto “solo” oltre un milione di copie, parte sabato 5 febbraio da Torino al Mazdapalace, con inizio alle ore 21, organizzato da Metropolis, il nuovo tour mondiale della Pausini. Laura toccherà in concerto le maggiori città italiane e europee e poi in giro per il mondo toccando il Cile, Venezuela, Brasile, Messico, Portorico e poi Los Angeles, New York e Miami. Ad accompagnare Laura una band tutta nuova di italiani con tanta voglia di valorizzare l’arte musicale della madre patria. E’ proprio la Pausini a spiegare: per questo tour non ho voluto musicisti stranieri ma solo italiani anche perché, chi dice che gli americani suonano meglio degli italiani?.
Sul palco una scenografia semplice, senza americanate ma con 6 schermi mobili che creeranno sfondi e fondali diversi. Un idea -ha dichiarato la Pausini – presa dallo show di Robbie Williams. L’esperienza negli stati Uniti lascia amaro in bocca a Laura e lo si capisce dalla sua frecciata: L’America per me rappresentava il mito legato alla sua storia musicale. Ma anche noi artisti italiani sappiamo suonare e cantare bene e non siamo secondi a nessuno.
D’altronde la Pausini vende in tutto il mondo più di Green Day e dei Rem. “Resta in ascolto” suo ultimo album è un vero diario intimo e sentimentale tra tenerezza e felicità di una passione ritrovata. Molti gli autori che sin son dati a Laura: da Antonacci in “Vivimi” a “Benedetta Passione” scritta da Vasco Rossi insieme a Gaetano Curreri e Saverio Grandi. Una perla firmata Madonna, “Mi abbandono a te”, consacra l’album nella sua dimensione internazionale com’ è la stessa Pausini. Una “chicca – Ciccone” che resterà nella storia della discografia italiana e mondiale visto che poche volte lady Madonna ha concesso i suoi servigi ad altri artisti: Nick Kamen, Gary Barlow, Ricky Martin, Britney Spears. Il testo è stato scritto interamente da Laura. L’ angoscia della guerra è toccata dalla Pausini in “Dove l’aria è polvere”: Un aereo un’aquila d’acciaio che plana su Baghdad col rombo dell’F16……”L’aquila non dorme mai, sacrifica i suoi eroi, mette in mostra le sue stelle e i suoi trofei, il bambino è orfano di casa e di poesia per l’indifferenza che la guerra ha dentro se….”. Appena passati i trent’anni Laura si trova, dopo aver venduto oltre ventidue milioni di dischi, al giro di boa della sua carriera ancor giovane ma già piena di successi. Può esistere la perfezione vocale, può esistere la tecnologia più estrema, la sofisticatezza della scenografia ma senza il sentimento dettato dalla purezza dell’anima non si possono raggiungere certi traguardi artistici. Laura Pausini questo dono c’è l’ha e poco importa se l’America è lontana. Cara Pausini c’è un mondo intero che ti ascolta e che ti apprezza per quello che sei: un artista italiana che fa della sua vocalità un espressione per raggiungere l’anima delle persone e regalare tratti di emozionalità uniche. Ah dimenticavo “From the Inside” rimane un ottimo album!
di Gino Steiner Strippoli