LA PASSIONE CI GUIDA

Novembre 25, 2005 in Arte da Cinzia Modena

La passione ci guida è una mostra d’arte moderna e contemporanea connotata dalla linea dell’astrattismo,nata dalla cooperazione tra pubblico e privato.

Si possono ammirare opere di artisti quali Arman, Basaldella (Afro), Carrà, Corpora, De Chirico, Del Pezzo, Fontana, Magnelli, Marasco, Schifano, Sironi, Soldati, Testa, Turcato, Vedova…

Il collezionismo pubblico è qui rappresentato dalle opere della Fondazione Guelfa, costituita dal Comune di Ivrea agli inizi del 2005. L’istituzione porta il nome di Lucia Guelpa, che ha lasciato alla città di Ivrea una cospicua eredità di cui fa parte anche una collezione di oltre quaranta tele di rilevante valore artistico. Per questa esposizione la Fondazione, ha scelto cinque dipinti di De Chirico e dei fratelli Bueno, rappresentativi del Novecento italiano.

Il collezionismo privato è invece presente attraverso la collezione d’impresa dell’agenzia di comunicazione Graphimedia di Ivrea che ha raccolto opere appartenenti ad un panorama narrativo/pittorico che va dal 1920 in poi e da altre opere prestate dalle Gallerie Ghelfi di Verona e Montecatini, tra cui compaiono alcuni capolavori di scultura firmati da artisti quali Nag Arnoldi e Luciano Minguzzi.

Sono inoltre presenti anche opere di giovani artisti emergenti.

Una sezione della mostra è dedicata al tema della pace attraverso la presentazione di litografie di Picasso commentate dalle poesie di Paul Eluard (tratte da “Le visage de la paix”, opera a tiratura limitata pubblicata nel 1951, frutto del felice connubio tra l’artista spagnolo e il poeta francese).

Nelle domeniche di apertura della mostra, dalle 15:30 alle 17:30, sono organizzati laboratori didattici per bambini dai 5 ai 12 anni in collaborazione con il Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea (Prenotazioni: Ufficio Cultura del Comune di Ivrea, tel. 0125/ 410312).

Apertura al pubblico:

venerdì dalle 15:00 alle 19:00.

sabato e domenica dalle 9:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 19:00.

Ingresso alla mostra: 4 euro.

Possono essere concordate aperture extra per l’accesso di scolaresche (tel. 0125 / 410312).

Per info: www.webeventi.it

La mostra è stata realizzata con il patrocinio della Regione Piemonte e della Provincia di Torino e in collaborazione con: Comune di Ivrea, Fondazione Guelpa, Graphimedia srl, Unicredit Banca, Giorgio Ghelfi Gallerie d’Arte, Assicurazioni Generali Spa, Centro Design Perenchio.

“La passione ci guida”, i perché di Graphimedia.

Il collezionismo d’impresa presente alla mostra, realizzato da Graphimedia, dimostra come l’opera d’arte inserita nei luoghi di lavoro possa operare una metamorfosi dei luoghi stessi, sensibilizzandoli con l’aura della sua presenza e permettendo un sottile interscambio tra il sistema del mondo produttivo e quello del mondo creativo. L’arte viene così obbligata a dimostrare una propria “funzionalità” non solo estetica, ma anche “produttiva”; essa diventa un “valore aggiunto” che introduce nella pura professionalità la passione, il sentimento, la fantasia, connotando l’azienda presso un target più elevato e sensibile.

Ecco la filosofia imprenditoriale che Graphimedia ha desiderato portare dentro le mura del Museo Civico Garda.

L’azienda, attraverso questa iniziativa, ha inoltre avanzato una proposta o una provocazione: offrire ad una città in cerca d’identità un evento basato sul nuovo, l’arte per promuovere il territorio.

La raccolta ospitata al Museo è stata quindi creata non solo con lo scopo di accrescere il prestigio di Graphimedia, ma anche, e soprattutto, per stimolare e suscitare nuova creatività, arredando uno spazio urbano: il capitale simbolico che viene generato da una collezione d’impresa è un arricchimento sia per il collezionista che per la collettività di riferimento.

Infine, altro obiettivo di Graphimedia è stato quello di far emergere il patrimonio artistico territoriale giovanile, creando un’opportunità di visibilità per i giovani artisti e fornendo loro un’occasione per riunirsi in un contesto in cui compaiono nomi della cultura italiana del ‘900.

di Cinzia Modena