La farmacia e la dispensa del buon Dio

Giugno 8, 2003 in Libri da Gustare da Momy

Giuseppe Bigazzi & Ciro Vestita, “La farmacia e la dispensa del buon Dio”, Rai Eri – pp 213, € 13.00

34689Basta! Da oggi mi metto a dieta. Tutti i giorni insalata (anche se esco tardi dall’ufficio non importa, tanto al supermercato che chiude alle 10 di sera trovo quella già lavata e tagliata) e mozzarella, condita con un filo d’olio e un po’ di limone (devo segnare anche quello sulla lista della spesa, magari compro quello già spremuto, almeno dura di più).

Dejà vu? Ebbene sì, ormai il mondo stressato del consumismo, utilizzando il finto slogan del “vogliamoci bene”, ci propina in continuazione messaggi “appetitosi”: qualunque prodotto si può trovare pronto, in un banco frigo di qualunque negozio.

Qualcun altro sceglie per noi cosa è meglio mangiare: la standardizzazione si sta espandendo a macchia d’olio anche nel settore gastronomico e, di conseguenza, in quello farmaceutico, al quale ricorriamo per porre rimedio alle cattive abitudini alimentari.

Forse è arrivato il momento di ricominciare a volersi bene. Così come facevano i nostri nonni, i nostri bisnonni e i nostri trisavoli. Così come facevano nel medioevo, quando l’unico rimedio alla fame e alle malattie era la natura.

Erbe, fiori e frutti hanno sempre avuto, nella storia, un duplice ruolo: da un lato erano usati per nutrirsi, dall’altro per curarsi. Da una stessa pianta si otteneva un’insalata, un decotto, un unguento…

C’è qualcuno che, con pazienza certosina, passione e professionalità, ha cercato di far riscoprire queste buone abitudini. Ciro Vestita e Giuseppe Bigazzi nel volume “La farmacia e la dispensa del buon Dio” hanno catalogato e raccontato più di cento piante.

Da buoni colleghi, si sono divisi i compiti: Ciro Vestita, laureato in Medicina, ha curato la sezione dedicata alla farmacia, mentre Giuseppe Bigazzi, che dal 2000 affianca Antonella Clerici nel programma “La prova del cuoco”, si è occupato della dispensa.

Compaiono così, in ordine rigorosamente alfabetico, l’acacia, i cui fiori sono deliziosi in padella, l’acetosa, il cui decotto serve per curare l’acne, l’acetosella, che innanzi tutto non è parente, nemmeno alla lontana, dell’acetosa e che serve per attenuare l’irritazione dovuta alle punture di insetto.

Concludono il libro due appendici: nella prima trovate un breve riepilogo delle piante presentate, nella seconda un elenco delle malattie ed i rimedi naturali con cui curarle.

Ora non vi resta che armarvi e partire: muniti del libro, di un coltellino e di un sacchetto (possibilmente di carta… anche il non usare troppo la plastica vuol dire volersi bene!) girate per prati e per boschi, alla ricerca di sapori dimenticati e di erbe miracolose!

di Monica Mautino