L’avventura del vetro

Luglio 29, 2010 in Viaggi e Turismo da Redazione

Vetro MuranoCapolavori rinascimentali dai musei veneziani, un carico di perle e vetri cinquecenteschi recuperati nei fondali marini croati, affascinanti collane di perle vitree destinate al mercato africano, ed ancora il flauto in vetro di Napoleone che fu recuperato dagli inglesi dopo la battaglia di Waterloo, sono solo alcuni dei settecento magnifici oggetti che si possono ammirare in mostra allestita al Castello del Buonconsiglio ma allargata a Castel Thun, dove viene proposta una sezione monografica dell’esposizione maggiore.

“L’avventura del vetro dal Rinascimento al Novecento tra Venezia e mondi lontani” è aperta al pubblico, nei due castelli-museo, fino al 7 novembre 2010. A proporla è la provincia di Trento, Castello del Buonconsiglio.

Come avvenuto per la straordinaria mostra “Egitto Mai Visto”, sarà ancora la preziosa e, in gran parte inedita, collezione del misterioso ufficiale asburgico Taddeo de Tonelli, donata a metà Ottocento al museo, ad offrire lo spunto per la grande mostra dedicata al vetro.

Alla passione collezionistica di Tonelli si devono infatti due magnifici pezzi rinascimentali, unici al mondo per bellezza, rarità e valore.

Si tratta di un piatto ed un calice con decorazioni a smalto, che assieme a numerose e preziose testimonianze concesse dalla Fondazione Musei Civici di Venezia consentono di approfondire il tema della storia della produzione del vetro veneziano e dei suoi approdi in terre lontane.

Preziose collezioni pubbliche e private restituiscono l’immagine delle molteplici applicazioni del vetro, come materia straordinariamente duttile e versatile.

Questo tema affascinante consente di illustrare anche aspetti salienti della tecnica e degli stili quando, in epoca rinascimentale, le officine dei vetrai muranesi influenzarono la storia del vetro europeo grazie anche alle nuove scoperte del cristallino, del lattimo e del calcedonio e di tecniche innovative come la filigrana a reticello e a retortoli.

Tra la sorprendente varietà di applicazioni del vetro, la mostra focalizza in particolare l’attenzione sugli impieghi per la creazione di gioielli, bicchieri, calici, vasi e piatti per sontuose tavole e apparati decorativi.

Il percorso della mostra curata da Aldo Bova, si snoda lungo i prestigiosi ambienti del Castello del Buonconsiglio di Trento e le magnifiche sale di Castel Thun in Val di Non, e si articola in diverse sezioni arricchite da suggestive ricostruzioni scenografiche: dalla lavorazione del vetro in una fornace, all’individuazione e preparazione delle materie prime, ai vetri da tavola, da illuminazione, da spezieria.

Come sempre emozionanti sono gli apparati scenografici: oltre all’antica fornace rinascimentale veneziana, il visitatore può entrare nel ventre di una nave cinquecentesca affondata a Gnalic e vedere i reperti affiorare dall’acqua.

Non mancano filmati dedicati alla lavorazione del vetro e ai capolavori che nascono ogni giorno a Murano.

Una ricca e corposa sezione è dedicata alle variopinte collane di perle vitree provenienti da collezioni pubbliche e private.

Si possono ammirare le perle a rosetta del XV secolo, le cosidette “regine delle perle”, merce di scambio per acquistare schiavi.

Si dice che nel 1626 l’olandese Peter Minnit abbia comprato l’isola di Manhattan dagli indiani per un valore totale di ventiquattro dollari in perle di vetro.

Diversi pezzi provenienti da collezioni private rappresentano il meglio della vetraria muranese dell’800 e ‘900 con capolavori dei più importanti maestri e designers, come Pietro Bigaglia, Jacopo Franchini, Giuseppe e Ercole Barovier,Vittorio Zecchin, Napoleone Martinuzzi, Carlo Scarpa e Fulvio Bianconi.

L’avventura del vetro dal Rinascimento al Novecento tra Venezia e mondi lontani

Trento, Castello del Buonconsiglio.

Vigo di Ton, Castel Thun.

Fino al 7/11/2010

Orario: 10.00 -18.00, chiuso il lunedì. Biglietti: intero: 7,00 euro, ridotto: 4,00 euro.

Mostra promossa dalla Provincia di Trento – Assessorato alla Cultura, Castello del Buonconsiglio in collaborazione con la Fondazione Musei Civici Musei di Venezia.

di Redazione Arte