L’aria cambia, cambia l’aria

Settembre 18, 2001 in Technology da Momy

24924Quattro giorni per capire, per discutere, per programmare e pianificare una serie di azioni che ci consentano di “respirare”. Il simposio europeo, intitolato “A Changing Atmosphere –L’Aria cambia, cambia l’Aria”, si propone lo scopo di fornire una miglior comprensione dei cambiamenti che avvengono nella composizione dell’atmosfera e che hanno conseguenze sul clima. Si tratta dell’ottavo incontro promosso dalla Commissione Europea tra i ricercatori in questo campo, ma per la prima volta saranno presenti rappresentanti della politica, dell’industria e della stampa.

Il Simposio di Torino è un’opportunità unica per venire a conoscenza o per approfondire tutte le politiche di ricerca prioritarie dell’UE, insieme alle attività concrete nelle aree di forte interesse per le future negoziazioni, tra cui l’utilizzo della vegetazione per il consumo di carbonio, il classico inquinamento atmosferico e le energie rinnovabili. Un’opportunità per imparare qualcosa di più sulla scienza, sui diversi problemi connessi e per vedere e partecipare attivamente alla determinazione di come poter controllare e mantenere entro limiti accettabili il cambiamento climatico.

Ricercatori provenienti dal Centro Comune di Ricerca (CCR) della Commissione Europea, come anche responsabili della Ricerca presso la Direzione Generale dell’Unione Europea (UE), descriveranno l’attuale criterio che guida la ricerca della Commissione Europea, ovvero il rapporto tra i diversi tipi di agenti inquinanti al fine di fornire una base scientifica integrata e comprensiva per le azioni ambientali regolamentatrici dell’UE, come l’attuazione del Protocollo di Kyoto e lo sviluppo e la revisione delle direttive europee sulla qualità dell’aria.

Martedì sera Piero Angela sarà il moderatore della tavola rotonda nella quale si parlerà dei rischi legati alla mutazione del clima. Un convegno aperto al pubblico, che cercherà di spiegare ai cittadini quali potranno essere le conseguenze dell’aumento delle emissioni nell’atmosfera.

I relatori

  • Il Commissario per la Ricerca P. Busquin, che promuove l’Area di Ricerca Europea, illustrerà un nuovo sistema di riferimento per effettuare ricerche in Europa, che richiede una nuova collaborazione tra scienza e società. Una delle priorità in questo nuovo sistema di riferimento è proprio la ricerca sul cambiamento climatico (che integra discipline e questioni ambientali e di

    sviluppo).

  • Il Prof. Crutzen descriverà il legame tra l’inquinamento atmosferico classico (ozono, materiale particolato) e il cambiamento climatico, focalizzando l’attenzione sulla necessità di considerare sia le questioni che possono interessare i singoli individui (per es. la salute), sia i problemi a livello mondiale, cercando di trovare una soluzione.

  • Il Prof. Scheer focalizzerà il suo intervento sulla promozione di una “conferenza Kyoto II ”, dedicata all’introduzione di obiettivi legali vincolanti al fine di introdurre gradualmente le energie rinnovabili.

  • Il dott. Scolari presenterà i risultati e le sfide future derivanti dall’integrazione delle questioni ambientali nel settore automobilistico.

  • L’arch. Goldschmied attingerà all’esperienza pratica acquisita alla “Richard Rogers Partnership” per discutere sulle sistemazioni abitative efficienti dal punto di vista energetico, sull’urbanizzazione e sulla smaterializzazione delle costruzioni.

    Il centro comune di ricerca della Commissione Europea

    Il Centro comune di ricerca costituisce il laboratorio di ricerca scientifica e tecnologica dell’Unione europea ed è parte integrante dei servizi della Commissione: per la precisione ricade sotto la responsabilità del Commissario per la ricerca. Ha uno staff di circa 2500 persone e un budget annuale di 300 milioni di Euro. La sua struttura si basa su otto istituti specializzati situati in diversi Stati membri.

    di Monica Mautino