Il programma di Stelle d’Oriente
Marzo 12, 2006 in Spettacoli da Cinzia Modena
Stelle D’Oriente, il festival italiano di danza, musica e cultura Orientale prevede diverse iniziative al Teatro Espace dal 16 al 19 marzo. Si inizia con Arabic Groove Night, il 16, sabato 18 sarà di scena il “Gran Galà”, e, l’ultimo giorno, un’iniziativa ideata e realizzata da Aziza: Taks/Raks (rito/danza)
Stelle d’Oriente 2006 a Torino
ARABIC GROOVE NIGHT
La magica notte della danza araba con Dj Alì
Dj Alì arriva da Parigi con “Arabic Groove Night”, la Magica Notte della Danza Araba. Propone una serata tutta da ballare con il meglio del sound mondiale per i patiti del “Saturday night fever”. Fanno da cornice momenti di danza della Compagnia Kawakib diretta da Aziza.
DJ ALI’ predilige l’Oriental Groove e il Raii. Trentunenne di origine algerina e dj di professione da più di 15 anni, viene inizialmente attirato dalla musica black (soul, jazz e hip hop), ma successivamente si interessa alla musica magrebina (chaabi, raii, andalusa). A partire dal 1998, interviene regolarmente durante le serate della new bled vibrations a Parigi, dove diventa presto il dj resident assieme a dj Awal. In seguito a questa collaborazione, durante le serate, Alì comincia a sviluppare un sound che unisce le sonorità del Maghreb alle musiche cosiddette urbane, vale a dire il rap, il funk e l’ Rn’ B, aprendo così la strada ad un nuovo tipo di fusione musicale: la new bled in versione groove. Ed è proprio per questo che partecipa alla creazione ed alla elaborazione di un brano per il gruppo rap algerino Hamma. Attualmente ALI’ lavora con il compositore Moustafa Mekerkeb e si esibisce anche con MC Hicham, altro membro del collettivo New Bled. ALI’ ha mixato i suoi dischi nei più prestigiosi Club parigini, come il Divan du Monde e il Cabaret Sauvage, ma anche in Spagna (Madrid, Siviglia, Granada, Barcellona), in Italia e in Turchia.
“Gran Galà”
Partecipazione eccezionale della “Iena” Elena Di Cioccio
Sabato 18 marzo, presso il Teatro Espace, sarà possibile respirare l’oriente attraverso i colori dei costumi, lasciarsi avvolgere dalla musica e, soprattutto, lasciarsi trasportare dai virtuosismi degli artisti che si esibiscono in una sorta di sfida a suon di danza, con una punta di ironia regalata dalla “Iena” televisiva Elena Di Cioccio. Il “Gran Galà”, è una la kermesse che vede alternarsi sul palco le vere “Stelle” del festival. Si esibiscono Amir Thaleb, Yousef Constantino, Samara Hayat, Paulette Rees-Denis, Savino Aiosa, Aziza accompagnata alle percussioni dal maestro Tarek Awad Alla, la Compagnia Kawakib e altre sorprese.
Amir Thaleb dall’Argentina propone lo stile “raqs sharki” (classico), Samara Hayat dalla Spagna il “tango oriental” (contaminazioni di stili), Paulette Rees-Denis dagli Usa lo stile “tribale” (novità assoluta in Italia), Yousef Constantino dall’Argentina le “danze tunisine” e lo stile “turco”, il torinese Savino Aiosa e, padrona di casa Aziza che, accompagnata da Tarek Awad Alla percussionista egiziano, si esibisce in un assolo.
L’ospite d’eccezione, “la “Iena” Elena Di Cioccio, ha il compito di accompagnare il pubblico in questa fantastica avventura.
TAKS / RAKS (RITO / DANZA)
da un’idea di Aziza
Aziza ci spiega da cosa ha avuto origine questo progetto e in cosa consista
Taks/Raks (Rito / Danza) trae spunto dalla mia tesi di laurea, che ha per tema la “ritualità” nella danza come forma spirituale, sociale e teatrale. Lo spettacolo mette a confronto una “danza del corpo” e una “danza delle differenze”. La “danza del corpo” è un’apertura sensoriale al mondo ed espressività attraverso movimenti plastici, plasmabili e trasformativi, fino a quando il movimento diventa attività creativa che attraverso un sistema di simboli esprime le emozioni e i vissuti più personali e profondi. La danza è possibilità di incontrare gli altri immergendosi insime in uno stesso vissuto così come in uno stesso “ritmo”. La danza è sempre stata un grande rito comunitario di espressione di identità culturale. Attraverso la danza tutte le culture manifestano in modo profondo le proprie radici, convinzioni, riti e rituali. La “danza delle differenze” è quella in cui si incontra l’altro, la sua richiesta, la sua differenza, la sua storia e quella della sua cultura. In questo spettacolo coreutica le persone si integrano, si uniscono in un’esperienza collettiva che diventa momento di fusione e di stretto contatto con il mondo intero.
Lo Zar è un rito propiziatorio di pacificazione, praticato in casi di possessione, dà luogo a una cerimonia diffusa in Egitto e nei paesi del Mediterraneo e del Nordafrica. E’ una pratica che trascende religioni e classi sociali. Lo Zar è il mezzo con cui un individuo in difficoltà e quindi vulnerabile tenta di neutralizzare il potere di uno spirito tranquillizzandolo e pacificandolo.
La Tribal Bellydance, nata negli USA alla fine degli anni Ottanta, è una forma di danza elegante e raffinata, che si distingue dalla danza orientale classica per il vocabolario di movimenti ispirati non solo a quest’ultima, ma anche alle danze di folclore del Nordafrica, alla danza Indiana classica Baratha Natyan e al flamenco, oltre che per l’uso di costumi e gioielli di forte richiamo etnico. Le danzatrici utilizzano un vocabolario di movimenti e suoni vocali, dall’esterno l’effetto è sorprendente poiché si muovono in sintonia senza coreografie.
La Capoeira è una forma d’arte afro-brasiliana che comprende movimenti fisici, musica, elementi rituali e di filosofia pratica. Secondo una teoria la parola capoeira indicherebbe un tipo di vegetazione bassa presente nelle zone dove gli schiavi neri, fuggiti dalle piantagioni, si riunivano in “quilombos” (villaggi) e si addestravano a lottare contro chi tentava di ricatturarli.
Melaya in arabo significa “gioco”. E’ uno stile folcolristico di Alessandria D’Egitto. La danzatrice indossa o una “galabeya” o un vestitino corto con volants, un “mandil”, fazzoletto nei capelli con colorati pon-pon e la “melaya” mantello nero di raso avvolto intorno al corpo a volte per mostrere movimenti delle anche altre movimenti delle braccia. Attraverso la gestualità di questa danza si mima il corteggiante “sopra le righe” mettendo in evidenza timidezza e provocazione.
Il tango argentino è una danza di coppia, ricca di tecnica, creatività ed espressività, dove sensualità ed eleganza si fondono in un insieme armonioso. E’ un gioco triangolare, dove l’abilità. La capacità di improvvisazione e le emozioni dei ballerini si travasano in chi osserva. Il tango è una “danza di società”. L’uomo e la donna, hanno l’opportunità di completarsi a vicenda, di diventare complici, fino a dar vita a qualcosa di bello. Hanno la possibilità di stare molto vicini, ma di mantenere anche una distanza sufficiente a esprimere la propria creatività individuali e a cercare la sintonia di coppia.
GLI OSPITI
Nato a Santiago del Cile. Inizia i suoi studi in Spagna a Zaragoza. Si avvicina alla danza contemporanea sotto la guida di Loris Petrillo lavorando nella Compagnia di Dnza Teatro di Torino diretta da Loredana Furno, al Teatro Regio di Torino, al Teatro Carlo Felice di Genova. Socio fondatore dal 1999 della sucola professionale “Albaballetto” di Alba, dove si occupa della formazione delle classi maschili e di “passo a due”. Specializzato nelle danze latinoamericane, nel tango arg
entino e nella capoeira. Docente di capoeira per danzatori presso il corso di perfezionamento “Insideout” della Compagnia “Asphait Loris Petrillo Danza” e allo stage estivo “Metaponto danza 2005”. E’ altresì ballerino della suddetta compagnia sotto la guida di Loris Petrillo.
E’ una Tribe fondata da Francesca Perdetti nel giugno 2005. A ottobre 2005 è nata anche l’omonima associazione culturale per la diffusione di questo stile e delle altre danze etniche.
Attrice, speaker, dialogista, autrice teatrale e pubblcitaria. Ha studiato recitazione con Massimo Scaglione, Michael Znaniecki e teatrodanza con Sylvia Vladiminsky. Ha curato i dialoghi italiani di serie televisive come “Midsomer Murders” e “Alice”, oltre a quelli delle serie animate “South Park” e “Teenage Robot”. Attualmente è impegnata nel progetto “Domani” diretto da Luca Ronconi per le Olimpiadi Invernali di Torino 2006.
Allievo di percussioni arabe del maestro T. Awad Alla (darbuka, doholla, dof, req, badir). Ha seguito diversi corsi e seminari con Khaled Saad (darbuka), Manuel Pajaro (flamenco), Mostafa Abd El Whap (tabla baladi), Simone Campa (tamburello e camorra). Ha suonato in diversi teatri e manifestazioni presso il Centro Aziza, il centro culturale italo-arabo Dar Al Hikma, Identità e Differenza, Il festival “Stelle d’oriente”, il Piccolo Regio di Torino, il conservatorio G. Verdi di Torino e Piemonte in Musica. Dal 2003 suona con il gruppo Zuhur diretto da T. Awad Alla, dal 2004 con il gruppo Consort Principio di Virtù, si esibisce con Giovanna De Liso, Emanuel Miller, Ruggero Radaele, Gruppo Monteverdi e Folet di’ a Marga.
Riassumendo e info utili
ARABIC GROOVE NIGHT con Dj Alì
Giovedì 16 marzo 2006
Ore 21
Teatro l’Espace, via Mantova 38, Torino
Ingresso 15 euro con consumazione
“Gran Galà”
Ospite d’eccezione “la “Iena” Elena Di Cioccio
Sabato 18 marzo 2006
Ore 21
Teatro l’Espace, via Mantova 38, Torino
Ingresso 20 euro
TAKS / RAKS (RITO / DANZA)
da un’idea di Aziza
Domenica 19 marzo 2006
Ore 18.45
Teatro l’Espace, via Mantova 38, Torino
Ingresso 10 euro
Una Traspi News di presentazione del festival:
Stelle d’Oriente 2006 a Torino
Centro Studi Danza Musica e Cultura Orientale Aziza,
c.so Regina Margherita, 236 – Torino,
011.488320
[email protected]
sito web: Centro Aziza
di Cinzia Modena