Finalmente in fiore i tulipani!

Aprile 17, 2003 in Enogastronomia da Claris

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Sono bastati due giorni di sole per far tornare la primavera: le aiuole del Catello di Pralormo stanno quindi aprendosi una dopo l’altra ed il week-end lungo di Pasqua si prospetta assolutamente imperdibile per gli appassionati di botanica e per tutti coloro che vogliono conoscere un paese curioso e ancora un po’ misterioso come la Turchia. Le fioriture scalate trasformano via via il parco storico in un vivace arcobaleno di colori: i bianchi e gli avorio, i gialli, gli arancio, le gradazioni del rosso, i rosa chiaro e i porpora illuminano il sottobosco.

Circa 50mila tulipani fioriti renderanno gioiosa la visita al parco storico del castello medievale di Pralormo nel cuore del Piemonte. Tra le varietà che sono state interrate nell’autunno 2002 (il piantamento viene infatti completamente rinnovato ogni anno e impegna per oltre 10 giorni una decina di esperti giardinieri) collezioni di tulipani pappagallo, tulipani botanici, sfrangiati e alcune varietà curiose e poco conosciute oltre ad ampie aiuole di varietà a fior di giglio, le più simili ai tulipani giunti nel XVII secolo dalla Turchia, che richiameranno i fasti della corte ottomana.

Per i pochi che ancora non lo conoscessero il castello è una dimora privata generalmente chiusa al pubblico, che apre ogni anno in occasione di mostre ed eventi. L’ideazione e l’organizzazione di queste mostre è della stessa proprietaria del castello, la contessa Pralormo, che con abilità e pazienza è riuscita a recuperare uno edificio medievale che necessita di continui e onerosissimi lavori, aprendo via via nuove zone al pubblico (mano a mano che si riescono a condurre restauri e lavori e si adeguano le strutture alle esigenze della sicurezza).

Come dicevamo, le varietà dedicate alla Turchia sono caratterizzate da petali (o meglio tepali!) appuntiti, alcuni addirittura costituiti unicamente da una sottilissima striscia colorata. Le loro forme eleganti e curiose hanno ispirato l’iconografia artistica e artigianale della Turchia dai tempi più remoti; nelle porcellane, nelle piastrelle, nei tappeti, nelle stoffe ottomane si ritrovano così immagini di tulipani che ornano e arricchiscono le vesti dei sultani, le pareti delle loro stanze, le loro stoviglie, i loro tappeti.

Il percorso nel parco si snoda quindi tra varietà stellate e a fior di giglio riprese nelle ceramiche e nelle stoffe ottomane che colorano il sottobosco.

Del resto, la passione per questo fiore fu tale che la dinastia ottomana adottò il tulipano come simbolo e si parla addirittura dei Sultani dei Tulipani, designando con questo nome Maometto II il Conquistatore, Solimano il Magnifico, Ibrahim il Pazzo e Maometto IV. In onore dei tulipani i vizir costruirono giardini sospesi sul Bosforo, il Sultano Ahmet III fece piantare mezzo milione di bulbi di 1300 varietà nel giardino del Palazzo e vi ambientò una festa sontuosa dedicata ai tulipani che lasciò strabiliato l’Ambasciatore di Luigi XV: migliaia di tulipani in vaso alternati a candele, gabbiette di uccellini canori lungo i sentieri, vasi di fiori illuminati da lampadari di cristallo, preziose bottiglie trasparenti piene di liquidi colorati, specchi ovunque per riflettere e rifrangere luci e colori… Tra i turchi resta segno della più alta stima, inviare in dono un tulipano..

Scenografie e ambientazioni evocheranno la variopinta alchimia di sensazioni e profumi di Istanbul, la capitale di tre imperi (quello romano, quello bizantino e quello ottomano) di cui Giulio Cesare disse “Non potei credere ai miei occhi”.

E poi, uno dei giardini del palazzo imperiale della magnifica Istanbul, il famoso Topkapi, era dedicato ai tulipani e in esso si svolgevano feste sontuose con tartarughe che camminavano tra i fiori illuminandoli con i tremuli riflessi delle lampade legate al loro carapace: odalische, dervisci, giannizzeri e altri personaggi leggendari dell’Impero ottomano raccontano ai visitatori questo ed altri aneddoti nei quali i tulipani sono gli assoluti protagonisti.

Non solo: siamo in tempo di feste e non possiamo dimenticare la parte gastronomica. Traovate a margini dei prati fioriti, lezioni, dimostrazioni e degustazioni di cucina ottomana: vere officine gastronomiche organizzate in collaborazione con chef Kumalè, per scoprire le raffinatezze delle cucina dei sultani.

Nella ricostruzione di un suggestivo caffè turco, i visitatori assaggeranno l’aromatica versione ottomana del nostro espresso e scopriranno che responsabili della diffusione di questa raffinata bevanda furono proprio gli ottomani: erano loro che controllavano il porto yemenita di Al-Mukha (centro del commercio del caffè che, storpiato in Moca, divenne il soprannome universale di questa bevanda); fu un ambasciatore turco ad iniziare i francesi al caffè; furono i soldati turchi che ritirandosi dopo l’assedio abbandonano a Vienna i fatidici chicchi; furono i mercanti turchi a far conoscere e a fornire il caffè ai mercanti dell’adriatico…

E poi una mostra fotografica che vi porterà alla scoperta dei parchi e giardini storici della Verbania in un suggestivo allestimento arricchito da splendide piante di camelie, tanto per restare in tema floreale! Nella stessa zona, un giovane artista della terracotta espone le proprie creazioni, dando dimostrazioni di questa arte antica e sapiente che gli consente di riprodurre antichi vasi e strutture in terracotta, copie perfette di originali perduti.

All’interno della mostra anche un ampio spazio shopping per i primi lavori di primavera ma anche fiori, oggetti e curiosità in tema con la mostra, artigianato e specialità turche.

Spazio anche ai bambini con una scatenata caccia agli ovetti di cioccolato, organizzata per Pasqua e Pasquetta in collaborazione con Kinder Sorpresa; i piccoli visitatori potranno inoltre scoprire i segreti della casa di Messer Tulipano e le fiabe turche che hanno divertito generazioni di piccoli sultani! Nel weekend animatori e narratori: Mille e una…fiaba (a cura di La Farfalla di Snipe)

Messer Tulipano alla Corte dei Sultani

Sede: Castello di Pralormo (Torino)

Periodo: dal 5 al 27 aprile 2003

Orario: 10-18 in settimana, 10-19 week-end e festivi

Ingresso: 6,50 euro; 6 euro (gruppi); 3 euro (bambini da 4 a 12 anni) – visite guidate per gruppi su prenotazione

Informazioni: tel. 011.884.870 – 011.814.0981; fax 011.839.6735 – e-mail: [email protected]

Come raggiungere Pralormo:

– in auto: sulla autostrada A21 TORINO-PIACENZA, uscite SANTENA o VILLANOVA D’ASTI. Direzione ALBA-POIRINO. Il Castello è sulla statale 29

– in treno: fino a Torino. Nei pressi della stazione di Porta Nuova (largo Marconi angolo via Nizza): autolinea TORINO-POIRINO-ALBA della SATTI con partenze ogni 60 minuti circa (durata del tragitto, circa 40 minuti). Per informazioni SATTI 800217216

Eventi e lezioni

  • SABATO 19 APRILE

    Officine gastronomiche alla scoperta della cucina turca a cura di chef Kumalé

  • DOMENICA 20 APRILE

    – carte marmorizzate alla turca a cura di Daniela Rissone

    Dimostrazioni e lezioni pratiche per imparare a creare splendide carte decorate secondo un antico procedimento di decorazione della carta nato in Oriente. La tecnica “alla turca” è caratterizzata da forme e decori appuntiti che richiamano i petali dei tulipani stellati amati dai sultani

    – Caccia alle uova in collaborazione con Kinder Sorpresa-Ferrero (mattino e pomeriggio), per i più piccoli, divertente e scatenata caccia agli ovetti di cioccolato nascosti nel parco!

  • LUNEDI 21 APRILE

    – Caccia alle uova in collaborazione con Kinder Sorpresa-Ferrero (mattino e pomeriggio), per i più piccoli, divertente e scatenata caccia agli ovetti di cioccolato nascosti nel parco!

  • SABATO 26 APRILE

    Officine gastronomiche alla scoperta della cucina turca a cura di chef Kumalé: mattino “Il gran Bazar delle spezie”; pomeriggio “tè nero alle spezie e pasticceria o
    ttomana”

  • SABATO 27 APRILE

    – Chiara Padrini, Presidente IBS “Suiseki: la simbologia nella Natura. Forme astratte e richiami

    mistici”

    – Concerto di musica da camera del quartetto “Felice Casorati”

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    di Claris