Ferrari “testimonial” di Torino 2006 in Cina

Agosto 29, 2005 in Sport da Redazione

Un’opportunità per promuovere i Giochi Olimpici Invernali grazie a due straordinari testimonial: le Ferrari 612 Scaglietti che, dal 29 agosto, attraverseranno la Cina in due mesi percorrendo 15.000 miglia. L’abbinamento di due simboli dell’Italia sportiva che vince e appassiona: Ferrari e Torino 2006, in un viaggio nel segno delle Olimpiadi. Il marchio di Torino 2006, infatti, sarà esposto sulla parte superiore del parabrezza delle due vetture, a testimoniare un’ideale gemellaggio con il paese che ospiterà i Giochi Olimpici del 2008.

Una grande sfida italiana destinata a lasciare il segno. Un’opportunità per promuovere i Giochi Olimpici Invernali grazie a due straordinari testimonial: le Ferrari 612 Scaglietti che, dal 29 agosto, attraverseranno la Cina in due mesi percorrendo 15.000 miglia. L’abbinamento di due simboli dell’Italia sportiva che vince e appassiona: Ferrari e Torino 2006, in un viaggio nel segno delle Olimpiadi. Il marchio di Torino 2006, infatti, sarà esposto sulla parte superiore del parabrezza delle due vetture, a testimoniare un’ideale gemellaggio con il paese che ospiterà i Giochi Olimpici del 2008.

La proposta di mettere il marchio di Torino 2006 sulle due vetture è del presidente della Ferrari, e presidente del Comitato d’Onore del TOROC, Luca Cordero di Montezemolo, e ha raccolto l’adesione immediata del supervisore di Torino 2006 per il Governo, Mario Pescante.

«Ferrari e Torino 2006 – ha dichiarato l’onorevole Pescante – sono il simbolo dell’Italia migliore: quella che ha voglia di vincere, che unisce stile e saper fare, che ama le grandi sfide e che non teme i confronti con il mondo. Ecco perché ho accolto con entusiasmo la proposta del presidente Montezemolo di decorare queste due automobili meravigliose con il marchio dei Giochi».

Alla guida delle due 612 Scaglietti si alterneranno 30 giornalisti, 15 cinesi e 15 internazionali. L’impresa è una novità assoluta: nessun costruttore di auto al mondo ha mai tentato questa impresa. Il percorso, prevede scenari e difficoltà profondamente diverse con situazioni estreme per clima, tipo di strada e ostacoli ambientali: va prima a nord, poi a est verso la Manciuria, infine a sud ovest su Pechino per proseguire lungo la Grande Muraglia fino a Lanzhou.

Da qui, proseguirà per più di 3.000 Km ad oltre 4.000 metri di quota, fino a Lhasa, in Tibet, per ritornare ad ovest attraverso il deserto dei Gobi, giungendo fino all’antica Kashi, la città del celebre mercato della seta di Marco Polo, posizionata nel punto più continentale del globo terrestre.

Dopo un ulteriore tratto desertico, le due 612 Scaglietti giungeranno a Urumqi per scendere verso la zona tropicale e arrivare a Guangzhou, meglio nota come Canton. Da qui, lungo il percorso della Cina più occidentale e mode rna, il ritorno a Shanghai il 29 ottobre dopo circa 15.000 miglia compiute, in due mesi di guida.

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di Redazione