Don Carlo

Giugno 14, 2006 in Spettacoli da Stefano Mola

L’EVENTO

Caricatura VerdiLa stagione 2005-2006 del Teatro Regio di Torino chiude con un’opera grandiosa e tormentata, uscita dalla penna di quel nostro monumento nazionale che è Giuseppe Verdi: ovvero Don Carlo. Il debutto è per Giovedì 15 Giugno alle ore 20:00. Seguiranno otto repliche, fino a Domenica 2 Luglio.

L’allestimento è di Hugo de Ana, che firma anche scene e costumi. Stando all’intervista concessa a Sistema Musica, la concezione che de Ana cercherà di portare in scena è filmica: Quello che ho cercato di fare non è ricostruire fedelmente i luoghi storici […] ma rappresentare il Rinascimento spagnolo attraverso gli occhi dei personaggi: l’opera ha una drammaturgia forte, si basa sulla recitazione. Quando studiavo all’Accademia volevo addirittura farne un film e di questo desiderio ho conservato una visone cinematografica dove tutto si svolge senza interruzioni, come una grande carrellata in cui i cambi di scena sono a vista. La produzione è in collaborazione con il Teatro Real di Madrid e il Teatro Carlo Felice di Genova.

PARENTESI: TORINO E GENOVA

aggiungi un posto all

La collaborazione tra il Regio e il Carlo Felice non è episodica, ma destinata ad ampliarsi. È di oggi la notizia che i due teatri hanno deciso di aprirsi a un interessante esperimento: i rispettivi abbonati la possibilità di acquistare abbonamenti a metà prezzo per la stagione d’opera dell’altro teatro. Il nome dell’iniziativa è Aggiungi un posto all’opera. Vi saranno turni dedicati: quelli abbinati alle recite pomeridiane del sabato o della domenica. Si avrà inoltre diritto al 20% di sconto sull’acquisto di biglietti per singoli spettacoli, servizio offerto anche al pubblico non abbonato, che fruirà di uno sconto del 10%. Per entrambi i teatri la data di inizio vendita degli abbonamenti sarà sabato 16 settembre, mentre la vendita dei biglietti seguirà il calendario di ciascuna biglietteria. Un solo commento: meritoria. E ora torniamo a Don Carlo.

VERDI E IL DON CARLO

Filippo IIPer citare ancora de Ana: ritroviamo il pathos del dramma greco. In due parole, che cosa succede? Don Carlo, figlio di Filippo II di Spagna, dovrebbe sposare Elisabetta di Valois. Ma l’anziano monarca, forte della ragion di stato, si prende lui in moglie la giovane francese. Don Carlo, su consiglio dell’amico marchese di Posa, gli consiglia di partire per le Fiandre e contrastare il regime tirannico imposto colà dal padre. Si mette in mezzo anche la Principessa di Eboli, che svela l’amore tra Don Carlo ed Elisabetta. Filippo, su consiglio del Grande Inquisitore (giusto per aggiungere un altro po’ di dramma), punisce il figlio e lo fa imprigionare con l’accusa di adulterio. Colpo di scena finale davanti alla tomba di Carlo V: Don Carlo ed Elisabetta vengono scoperti prima che lui scappi per le Fiandre. Filippo sta per consegnare il figlio all’Inquisizione: appare però Carlo V che trascina il principe nella cripta della propria tomba. Come dire, non ci facciamo mandare niente.

Il tutto tratto da Schiller, libretto di François-Joseph Méry e Camille Du Locle. Verdi lavorò a quest’opera per venti anni, in un conflittuale rapporto con la Francia passando attraverso più versioni, smagrendo infine gli atti da 5 a 4. Leggete la storia completa su questo bel sito verdiano.

GLI INTERPRETI

ByckhovSul podio Semyon Bychkov, tra i migliori al mondo, che ultimamente sta approfondendo il repertorio verdiano accanto agli amati Wagner e Strauss. Prima esperienza per lui con il Don Carlo. Belle le sue parole: quando ci si immerge nel Lohengrin, in Elektra o nel Don Carlo ci si sente migliori come esseri umani: è musica che solleva molte domande, ma che dà anche risposte concrete.

Don Carlo sarà uno dei massimi tenori lirici del nostro tempo, Marcello Giordani. Nel ruolo di Elisabetta altro debutto: il soprano lituano Violeta Urmana. Il complesso ruolo di Filippo II un fuoriclasse: Ferruccio Furlanetto (che per me resta un insuperabile Leporello in questo Don Giovanni di Mozart, incisione che consiglio assolutamente, scusate la parentesi). Il Marchese di Posa, Rodrigo, è invece Roberto Frontali, da molti considerato baritono verdiano ideale. Eboli sarà il mezzosoprano Mariana Pentcheva. Infine, il basso profondo che darà voce al Grande Inquisitore è lo statunitense Eric Halfvarson.

di Stefano Mola