Coppa Italia: la Juve tenta la rimonta

Gennaio 13, 2005 in Sport da Roberto Grossi

Due reti da rimontare e un Trezeguet da riportare nella migliore condizione dopo tre mesi di stop. Questi gli obiettivi di Capello nella sfida che la Juve giocherà questa sera con l’Atalanta in un Delle Alpi semivuoto nonostante i prezzi (curve a 5 euro) estremamente popolari. Per tentare di accedere ai quarti di finale di coppa Italia il tecnico friulano si affida alle cosiddette seconde linee, dando fiducia a quegli elementi (tranne Legrottaglie in procinto di far compagnia a Iuliano nella voce partenze) lasciati sinora in naftalina.

Ai miei uomini chiedo tre gol e la qualificazione – scandisce don Fabio in sala stampa -. Ho piena fiducia in tutti: sono giocatori poco utilizzati ma conosco bene il loro valore e so che possono farcela. A Bergamo, nonostante le critiche, avevamo giocato bene sino al primo gol subito, poi ci siamo sfaldati. E’ comunque un test importante per il futuro della stagione, quando avremo bisogno di alcuni di loro.

L’altro motivo di interesse, il rientro di Trezeguet dopo l’operazione alla spalla sinistra, è anche l’occasione per una piccola ‘bacchettata’ nei confronti del francese: Il rientro di David è sicuramente molto importante per i gol che può garantirci ma non sono d’accordo con lui quando parla di attacco della Juve anemico. Forse non ha letto le statistiche: siamo la terza squadra più prolifica e con un distacco minimo dalle prime. La verità e che ci vuole equilibrio tra reti segnati e subite. Un possibile futuro turn-over nell’attacco Juve per evitare un caso-Del Piero che a molti appare imminente viene liquidato con la giusta diplomazia: Spero di avere sempre problemi d’abbondanza e solo quando Trezeguet sarà nuovamente al top ne riparleremo. Anche perché lui e Ibrahimovic, avendo giocato poco insieme, devono conoscersi meglio. Del Piero? Io faccio le scelte seguendo solo le mie capacità, l’intuito, ciò che vedo in allenamento. Non c’è nessun accanimento verso di lui: siete voi giornalisti a ritenere normale che uno come Alex debba andare in panchina.

Si conclude con una polemica verso la bistrattata coppetta nazionale, definita ormai da anni il ‘torneo delle riserve’, che non appassiona nessuno: Giocare alle ore 21 al Nord, nel mese di gennaio, è senza logica – conclude Capello – ma queste sono le esigenze della tv e dobbiamo rispettarle. Sarebbe meglio una formula diversa, con partite secche, all’inglese, e soprattutto con orari più umani.

di Roberto Grossi