Arte in due
Aprile 20, 2003 in Arte da Sonia Gallesio
La buveuse di Toulouse Lautrec, Al Café Nouvelle Athènes di Zandomeneghi, La natte di Renoir, così come un sorprendente numero di altri capolavori realizzati a Parigi tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX, hanno in comune un aspetto tutt’altro che marginale. Ciò che li lega, infatti, è una figura femminile bellissima ed indimenticabile: quella di Suzanne Valadon in veste di modella. Prima di affermarsi in qualità di artista, infatti, a Montmatre la giovane donna posa per i più illustri maestri dell’epoca, da Puvis de Chavannes a Jean-Jacques Henner, da Théophile Steinlein a Giuseppe De Nittis. La diablesse Marie (è così che Edgar Degas la soprannomina…) ed il figlio Maurice Utrillo, però, sono soltanto due dei ventidue protagonisti della mostra torinese allestita a Palazzo Cavour. E la coppia rappresenta anche un’eccezione, considerato che le altre dieci sono costituite da autori uniti sentimentalmente, sposati o semplicemente compagni di vita: Natalija Goncarova e Michail Larionov, Alexej von Jawlensky e Marianne von Werefkin, Wassily Kandinsky e Gabriele Munter, Robert e Sonia Delaunay, Jean Arp e Sophie Taeuber-Arp, Georg Schrimpf e Maria Uhden, Lucia Moholy e Laszlo Moholy-Nagy, Daphne Maugham e Felice Casorati, Antonietta Raphael e Mario Mafai, Edita e Mario Broglio.
Sono più di quanti si possa pensare, in realtà, gli artisti che scelgono di condividere una parte di esistenza – ed insieme ad essa entusiasmi, sperimentazioni, progetti e difficoltà – con partners appartenenti al loro stesso ambiente professionale. Attraverso le opere di alcuni esponenti delle più significative correnti della prima metà del XX secolo – dall’espressionismo al surrealismo, dall’astrattismo al ritorno all’ordine – l’esposizione fornisce un’utile traccia in merito alle influenze, agli scambi e alle collaborazioni, talvolta anche alle divergenze, che animano queste intense e feconde relazioni. Il dipinto Maurice Utrillo con la nonna e il cane di Suzanne Valadon, ad esempio, rivela l’importanza che la pittrice attribuisce al suo nucleo familiare, costituito appunto dalla madre Madeleine e dal figlio. I lavori esposti, inoltre, offrono interessanti spunti per raffronti e comparazioni fra le varie personalità. Uno fra tanti, l’accostamento di Raggismo di Michail Larionov e Signora con cappello di Natalija Goncarova (entrambi del 1913) rimanda con immediatezza al rapporto tra l’esuberanza saettante dell’artista moldavo (W. Propert lo definisce nel 1922 “un immenso e bruciante figlio del popolo… impulsivo, generoso e imprevidente, un lottatore nato, d’incurabile romanticismo”) e la calma costruttiva che invece caratterizza la produzione della sua compagna. Tra le opere più note, si segnalano Ritratto di Anna Maria De Lisi di Casorati (1918), Donna in poltrona e Spagnola cubista di Goncarova (rispettivamente del 1904 e del 1915-16) e Testa mistica, Anika di Jawlensky (1917).
Arte in due. Coppie di artisti in Europa 1900 – 1945
Dal 14 marzo all’8 giugno 2003
Torino, Palazzo Cavour, via Cavour 8
Orari: da mart a dom 10.00/19.30; gio 10.00/22.00; lun chiuso
Ingresso: intero € 6.20; ridotto € 4.13
Catalogo: Edizioni Mazzotta, € 28.00 in mostra
Per informazioni: tel. 011 53.06.90
Sito consigliato: www.palazzocavour.it
di Sonia Gallesio