Arezzo-Juve 1-5: Serie A, missione compiuta!

Maggio 20, 2007 in Sport da Tomas

Una settimana strana. 20 anni fa Platini disputava la sua ultima partita alla Juve. 30 anni fa la Juventus vinceva la sua prima coppa europea battendo l’ Athletic Bilbao. Inoltre prima della partita il piazzale dello stadio di Arezzo è stato intitolato al medico Roberto Lorentini che morì nel tentativo di soccorrere uno dei feriti della tragedia dell’ Heysel. Una settimana davvero strana, ricca delle solite notizie contrastanti, dai contrasti tra società e tecnico, allo scontro tra parte della società e parte della tifoseria, dalle notizie di mercato che ormai da qui a settembre saranno su tutte le prime pagine dei giornali, alle novità in fatto di inchieste giudiziario e sportive che rischiano di rovinare questa strana festa per il raggiungimento di qualcosa che nessuno avrebbe mai creduto di perdere: la Serie A.

Una settimana insomma carica di sentimenti discordanti fra di loro, che in così poco tempo si sono susseguiti e accavallati senza forse poter davvero lasciare il segno. Perché forse la rabbia è scomparsa lasciando subito spazio allo stupore per le parole dei vari procuratori, o l’ amarezza di Deschamps ha subito perso quel suo peso dopo la vittoria ad Arezzo e la serie A raggiunta. Perché non si può stare nemmeno tanto tempo a gioire, non sapendo che fine faranno i vari protagonisti di questa stagione di esilio in B. Perché questa Fenice Bianconera risollevatasi dalle ceneri di uno scandalo enorme potrebbe di nuovo essere incenerita in questa futura estate torrida che l’ aspetta a braccia aperte, forse non per riabbracciarla così amichevolmente come può sembrare adesso. La storia ci dirà che futuro scriveremo, in fondo basta aspettare senza voltarsi troppo, per non inciampare in un inaspettato presente.

  • Queste le squadre che son scese in campo:

    AREZZO (4-4-2): Bremec; Capelli, Terra, Ranocchia (1′ s.t Mirko Conte), Barbagli (7′ s.t. Togni); Bondi, Bricca, Di Donato, Croce; Floro Flores, Martinetti (37′ s.t. Grabbi)

    A disposizione: Lanza, Cavagna, Roselli, Vigna

    Allenatore: Antonio Conte

    JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Zebina (25′ s.t. Birindelli), Boumsong (32′ s.t. Kovac), Chiellini, Balzaretti; Marchionni (37′ s.t. Palladino), Marchisio, Zanetti, Nedved; Del Piero, Trezeguet

    A disposizione: Mirante, Bettega, Giovinco, Zalayeta

    Allenatore: Deschamps

    RETI: 19′ p.t. e 31′ s.t. Del Piero, 34′ p.t. e 4′ s.t. Chiellini, 45′ p.t. Floro Flores, 42′ s.t. Trezeguet

  • La partita

    Parlando di calcio giocato, la partita ha avuto nei primi 15 minuti un Arezzo protagonista, capace di impensierire spesso la retroguardia bianconera, ma senza mai riuscire ad ottenere il vantaggio forse meritato. E così al 19° è la Juve che da un fallo laterale costruisce l’azione del primo goal, con Marchisio che serve una gran palla filtrante per Del Piero che non sbaglia il tiro rasoterra ad incrociare. Al 33° ci pensa il portiere Bremec ad aiutare i bianconeri, lasciandosi sfuggire la palla su calcio d’angolo, Chiellini non può far altro che spingere di testa in rete la palla del raddoppio. Il primo tempo però finisce 2 a 1 grazie ad un lancio perfetto per Floro Flores, che indisturbato sulla sinistra entra in area e buca Buffon con un perfetto tiro di sinistro.

    Il secondo tempo inizia subito parlando in bianconero, quando al 4° sulla punizione da sinistra di Del Piero si tuffa Chiellini realizzando la personale doppietta di testa. L’ Arezzo non c’è più, nonostante fosse riuscito a tenere bene il campo nel primo tempo ed ad impensierire la squadra di Deschamps con un pressing a tutto campo, e le differenze tecniche tra i due organici sono evidentissime. Al 31° è Marchionni che salta il proprio avversario sulla destra e crossa in mezzo per Del Piero che insacca di testa il proprio secondo goal. La festa bianconera viene impreziosita dal goal al 42° di Trezeguet, che infila Bremec di mezza rovesciata al volo sul perfetto cross di Birindelli dalla destra. L’ Arezzo forse non meritava questo pesante score, ma la Juventus aveva fame di successo, anche se un successo minore rispetto alle squadre milanesi, vincenti in Italia e forse il prossimo 23 Maggio in Europa nella finale di Atene. L’ Europa è ancora lontana per la Juventus, la A non lo è più.

    di Tomas