Inizia la gara e le prime ad essere eliminate, dalla Giuria Demoscopica, sono state Anna Tatangelo con la canzone (Bastardo) e Anna Oxa con (La mia anima d’uomo), ma sono in attesa di un ripescaggio. Favoriti i Modà con Emma con il brano (Arriverà), un brano intenso ed armonico. Emma e Kekko (Francesco Silvestre) insieme sono bravi e travolgenti, un duetto amato dai giovanissimi. Gli altri componenti della band sono: Enrico Zapparoli (chitarra acustica), Diego Arrigoni (chitarra elettrica), Stefano Forcella (basso) e Claudio Dirani (batteria).

I Modà nel 2010 sono stati il gruppo rivelazione con il singolo “Sono già solo” seguito dal successo del secondo brano “La notte”.

In evidenza e tra i preferiti anche i La Crus (Io confesso), il cui testo è l’ammissione di un tradimento, ma anche la ricerca di una nuova possibilità, perchè l’amore e la passione sono più forti degli sbagli e dell’adulterio. La canzone contiene la citazione di Oscar Wilde “Posso resistere a tutto ma alle tentazioni no”. Il gruppo La Crus è formato da Mauro Ermanno Giovanardi e da Cesare Malfatti, sul palco sono accompagnati anche il soprano Susanna Rigacci che, abitualmente lavora con Ennio Morricone. Il gruppo ha avuto i suoi esordi vincendo il premio Tenco, proprio qui a Sanremo circa 20 anni fa. Per la presentazione dei brani storici, nella serata del Festival di giovedì, i La Crus hanno scelto la canzone “parlami d’amore Mariù”, con gli ospiti genovesi GNU Quartet, mentre nella serata dei duetti, di venerdì, saranno la rivelazione dello scorso Festival Nina Zilli. Direttore d’orchestra e arrangiatore del duo milanese è il Maestro Fabio Guriàn (lo scorso anno ha diretto Marco Mengoni). Tra gli altri favoriti ci sono: Giusy Ferreri (Il mare immenso), Roberto Vecchioni (Chiamami ancora amore), Luca Barbarossa con Raquel Del Rosario (Fino in fondo), Davide Van De Sfroos (Yanez), Franco Battiato e Luca Madonna (L’alieno) e Nathalie con (Vivo sospesa).

Gli ospiti della seconda serata del 61° Festival della Canzone Italiana, saranno Andy Garcia, Eliza Doolittle e le ballerine della Pole Dance.

di Adriana Cesarò