A new fashion obsession: it’s braid time!
Dicembre 21, 2011 in Moda, Net Journal da Ginger
Alzi la mano chi non si ricorda Pippi Calzelunghe e le sue trecce rosse ritte in testa, per non parlare di Raperonzolo che con la sua chilometrica aveva accalappiato il Principe Azzurro.
Finite nel dimenticatoio per anni, legate solo più alla nostra infanzia, all’improvviso le trecce sono tornate in auge: ebbene sì, è esplosa la treccia-mania. Hanno fatto la loro ricomparsa in grande stile decorando i capi di modelle e non alle sfilate P-E 2010 e da allora stanno contagiando ogni IT girl and fashion icon. Non può certo passare inosservata Rihanna con la sua treccia infuocata e lunghissima, seguita a ruota dalla Gossip Girl Blake Lively che ormai non ne può più fare a meno e ne sfoggia di ogni tipo. Tutto merito di Alexander Wang che ha tirato fuori dal baule della nonna questa acconciatura easy e per nulla banale.
Da ragazzina ne sono stata letteralmente folgorata anch’io: dopo aver supplicato mia mamma spiegandole che il taglio alla paggetto non era il massimo, non appena ho avuto i capelli abbastanza lunghi ho passato interi pomeriggi di fronte allo specchio cercando di riprodurre su me stessa la “mitica” treccia alla francese. Ad esperimento riuscito mi sono sbizzarrita sulle Barbie: una è stata trasformata in una perfetta Jamaicana, poteva contare più di trenta treccine…e le ha ancora, è diventata una reliquia.
Oggi però le classiche trecce sono bandite, la treccia
alla francese al confronto è una banalità. Quelle attuali sono tutt’altro che semplici e richiedono una buona manualità. Ce ne sono di tutti i tipi: boho-chic, raffinate, hippy, a 5 bande, all’olandese,…solo per citarne qualcuna e l’effetto è a dir poco strepitoso. Insomma, intrecciarsi i capelli aggiunge quel tocco in più a qualsiasi look rendendolo unico.
Lo sa di sicuro Diane Kruger che sul red carpet ha sfoggiato una romantica acconciatura composta da due trecce olandesi chiuse in una.
E se proprio da sole non riuscite a combinare un granché e non volete ritrovarvi la chioma arruffata, potete sempre ricorrere al Braid Bar. Le americane hanno fiutato la tendenza l’anno scorso e ora, dopo nails bar e brow bar, ecco uno spazio completamente dedicato alle trecce. Qui il must è la fishtail braid, come quella sfoggiata da in più occasioni mondane da Fergie, Leona Lewis, Selena Gomes solo per citarne alcune.
Quindi se per una giornata volete sentirvi una celebrity, potete fare un salto a NY al
John Barrett Braid Bar all’interno di Bergdorf Goodman dove per “soli” 45 $ vi faranno una treccia dalla tenuta record di 96 ore. Altrimenti non vi resta che armarvi di buona volontà e una discreta dose di pazienza e cercare di seguire i consigli dispensati dal “Tubo”. La rete non poteva certo restare impassibile di fronte a cotanto clamore: su Youtube impazzano i tutorial in materia, c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Se già ero stata contagiata da bambina, figuriamoci ora. Vi scrivo dopo un’estenuante sessione acrobatica che ha condotto alla realizzazione di una treccia a cascata: certo va ancora un po’ rifinita perché mi pare un troppo shabby (dire spelacchiata non avrebbe fatto lo stesso effetto, ndr), ma con qualche altro tentativo potrò presentarmi così in ufficio…l’anno prossimo.
E voi, di che treccia siete?!?!?!