Vita, Morte e Miracoli

Marzo 3, 2009 in Spettacoli da Redazione

Maria madre di Rocco, Biagio e Santino da tutti viene chiamata Mariona, perché anche se c’ha le mani secche, la gambe secche e la faccia secca lei c’ha una gran panza che siccome erano tempi de guerra e de borsa nera qualcuno diceva che ce nascondesse olio pane o un po’ di sale.

Ascanio CelestiniSecondo episodio della Trilogia “MilleUno”, Vita, Morte e Miracoli utilizza materiali provenienti dal rito, dal racconto di sogni contadini, dalla scansione del tempo rituale in rapporto agli eventi storici che, in questo caso, riguardano la seconda guerra mondiale vista come argomento di epica contemporanea.

Nel ’36 Maria, rimasta vedova, arriva a Roma con i suoi tre figli. Qui, dopo aver comprato un portierato, inizia a vendersi tutto.

L’8 settembre per l’armistizio si vende casa e a novembre S.Lucia la fa partire per la campagna. Allora inizia la storia vera e propria: l’incontro con una messa di morti dopo il furto del maiale, l’acquisto di una tomba e la lunga processione di donne che chiede vaticini e miracoli e poi la morte della donna e il bombardamento del paese. Ma qui i morti non se ne vanno nell’al di là, restano a custodire la memoria e come divini muratori ricostruiscono il ponte per accogliere il ritorno dei vivi.

Il centro del racconto va dal primo novembre al sei gennaio che nella tradizione è il periodo nel quale i morti tornano in visita ai vivi, ma è anche al centro del periodo nel quale Roma fu città dominata dai nazi-fascisti.

Questa seconda parte prende dal mondo popolare l’immaginario legato ai rituali. Scomparso il riferimento alla vera e propria tradizione letteraria della cultura popolare rimane il racconto sacro, legato al sogno, alle immagini della cultura figurativa cattolica che si mischiano ai continui rovesciamenti carnevaleschi, la vita che riassorbe in se conflitti e contrari, che distribuisce tempi e spazi tanto ai vivi quanto ai morti apparentando presente e passato in una memoria continua, il viaggio attorno a un cerchio che viene percorso all’infinito da genti diverse. Una cultura che alimenta ogni volta la propria memoria di segni nuovi e profondi.

Vita, Morte e Miracoli

Domenica 8 marzo, ore 16.

TEATRO GARYBALDI, Via Garibaldi 4 Settimo Torinese (TO).

Per informazioni:

Santibriganti Teatro tel +39 – 011.643038

Teatro Garybaldi +39 – 011.19706731

di Redazione