Viaggio di una dilettante fra i libri per ragazzi

Maggio 7, 2003 in Libri da Sandra Origliasso

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Porta Nuova ore 5.55. Puntualmente il treno parte da Torino con destinazione Bologna. Trasporta viaggiatori assonnati, che hanno dovuto lasciare il letto ad un’ora veramente antelucana. Dopo aver fatto tappa in tutti i maggiori centri, alle 9.44 arriviamo nel capoluogo emiliano. Un gran numero persone è accodato per acquistare il biglietto della navetta che le condurrà a Bologna Fiere dove, dal 2 al 5 aprile, si è tenuta la Fiera Internazionale del Libro per Ragazzi. All’ingresso ci troviamo divisi fra due alternative: visitare lo stand in cui sono esposte le opere dei maggiori illustratori europei oppure entrare direttamente negli stand. Scegliamo entrambe. Per quanto riguarda le presenze, la prima cosa da notare è che le case editrici italiane, rappresentate principalmente da Mondadori, Feltrinelli e El Edizioni, sono in netta minoranza rispetto alle straniere che vantano una tradizione più radicata. Un fatto confermato anche dal mucchio ponderoso di riviste per ragazzi esposte in bella vista all’interno degli stand e dal numero elevato di libri tradotti dall’inglese all’italiano, editi nel nostro paese da Mondadori.

Una cosa comunque è certa: la tendenza degli italiani adulti a non leggere si riflette anche sui bambini. Infatti, da un’indagine risulta che il libro occupa, in media, solo 35 minuti del loro tempo libero anche in età pre-adolescenziale. Tuttavia, per rivalutare la produzione nostrana ci basta sfilare davanti allo stand delle edizioni Piemme, costruito come un mini-appartamento dove è di casa il celebre Geronimo Stilton. Orgogliosi di aver appreso che la fama di quest’ultimo va ben oltre i confini nazionali, incominciamo a sfogliare l’elenco degli appuntamenti sul quale indicate presenze davvero importanti come: Roberto Piumini, Beatrice Masini, che vanta nell’introduzione del suo libro “Olga in punta di piedi” (El Edizioni) l’intervento di Carla Fracci e il nuovo libro di Guido Quarzo intitolato ” Lui è l’arte di andare nel bosco” pubblicato dalle edizioni Hopefulmonster. Insomma un’esperienza costruttiva e allo stesso tempo divertente, col soppragiungere della sera, quando le luci si spengono e non ci rimane che riprendere il treno per Torino.

di Sandra Origliasso