Reggina-Juve 2-2: Un mese senza vittorie

Aprile 26, 2009 in Sport da Tomas

Cinque partite al termine della stagione, ancora un solo obiettivo da raggiungere, eppure gli stimoli continuano a mancare a questa squadra che risponde per l’ ennesima volta quando viene colpita dagli avversari. Non sempre è stato possibile recuperare agli errori commessi e per questo sono arrivati solo 3 punti nelle ultime 4 partite. Un misero bottino per una squadra che doveva mantenere il fiato sul collo alla capolista e lasciarsi alle spalle lo spauracchio rossonero. Qualcosa si è rotto e si attende che la stagione finisca per chiudere definitivamente questa agonia ed allontanare le voci che danno insistentemente in partenza per lo meno lo staff tecnico. Ranieri si mostra sicuro e rimanda solo l’ appuntamento a fine stagione mentre qualche giocatore si mostra perplesso ed infastidito per alcune notizie uscite troppo presto e che avrebbero destabilizzato l’ ambiente. Ma questa squadra con Sissoko ed Amauri in campo aveva dato molto ai tifosi, ottenendo ottimi risultati sia in campionato che in Coppa, e con un Del Piero al 100%, il Del Piero del 2008, sembrava tutto possibile. Oggi il capitano ha concretizzato la sua 260° rete, realizzando il rigore del 1 a 1, ma se i due capocannonieri della passata stagione non hanno mantenuto quella vena realizzativa, per diversi motivi, si deve anche a questo “piccolissimo” particolare l’ andamento alterno dei bianconeri. La 250° rete del capitano fu segnata a Novembre e 10 reti tra campionato e coppe in 5 mesi sono un misero bottino se si pensa che è stato tra i pochi giocatori a non subire grossi infortuni. Alle assenze di Reggio dei centrali Legrottaglie, per i postumi di un’ influenza, e Chiellini, per un affaticamento muscolare, si è aggiunto Marchisio nel corso della gara, uscito per l’ ennesimo infortunio muscolare. Quasi 70 infortuni in una stagione non sono poca cosa da assorbire e gestire senza subire squilibri tattici. I preliminari di Champions sono da evitare come la peste e la gestione atletica è da cambiare, questo è certo.

  • Queste le squadre che son scese in campo:

    REGGINA (3-5-1-1): Puggioni, Cirillo, Valdez, Santos, Adejo, Figiani (27’st Cascione), Carmona, Hallfredsson, Barillà (38’st Corradi), Brienza, Ceravolo (14’st Cozza).

    A disposizione: Marino, Camilleri, Di Gennaro, Viola.

    All. Orlandi.

    JUVENTUS (4-4-2): Buffon 5.5; Grygera 5.5, Mellberg 5.5, Ariaudo 6, Molinaro 5.5, Camoranesi 6, Marchisio 5.5 (36’pt Poulsen 6), Zanetti 7, Nedved 6.5, Del Piero 5.5 (30’st Amauri 6), Iaquinta 7.

    A disposizione: Manninger, Zebina, De Ceglie, Marchionni, Trezeguet.

    All.Ranieri.

    RETI: 27’ pt Barillà, 3’st Del Piero (rig), 24’st Hallfredsson, 27’st Zanetti.

  • La partita

    Nei primi minuti le squadre cercano lo specchio della porta senza fortuna. Le azioni migliori le crea la Juventus. Del Piero di tacco serve Nedved al 9° sponda per Iaquinta ma il suo tiro va fuori di poco e poi al 17° un cross per Nedved a sinistra che tira al volo ma non trova la porta. La Reggina cerca i contropiedi con Brienza che prova spesso la conclusione a giro da fuori area, sparacchiando alto, poi al 27° il vantaggio amaranto. Adejo sulla destra crossa a sinistra per l’ arrivo di Barillà che di testa spinge in rete sul primo palo, lasciando Buffon incapace di bloccare il pallone. La Juve si accende subito un minuto dopo, quando Nedved tira finalmente nello specchio impegnando Puggioni, la palla arriva a Del Piero in area che viene steso da dietro da Cirillo, ma l’ arbitro non assegna un rigore clamoroso. Nei minuti successivi la Juve prova in tutti i modi a pareggiare, ma non riesce mai a tirare nello specchio della porta se non al 46° su punizione di Del Piero dal limite sinistro dell’ area. Clamorosa occasione per Camoranesi un minito prima quando solo in mezzo all’ area spedisce la palla incredibilmente fuori. Nella ripresa l’ arbitro si fa perdonare per il mancato rigore assegnandone uno meno evidente al 2° su Iaquinta. Del Piero non sbaglia e spiazza il portiere pareggiando il conto. I bianconeri non riescono a costruire azioni convincenti e pericolose per andare in vantaggio e così al 24° Hallfredsson viene lasciato libero di calciare un siluro che nessuno avrebbe mai pensato finisse all’ incrocio. Nulla da fare per Buffon, costretto a raccogliere il secondo pallone nel sacco. Si riaccendono nuovamente i bianconeri, che prima con Iaquinta impegnano Puggioni e poi al 28° pareggiano nuovamente con Zanetti in scivolata su sponda di testa di Iaquinta, i migliori in campo tra i bianconeri. Nei minuti finali Ranieri mette in campo anche Amauri, che al 42° prima si vede anticipato da Iaquinta, che spedisce la palla fuori, e poi è lui stesso al 46° a mandare a lato di un nonnulla un colpo di testa che grida vendetta.

    Il pareggio permette al Milan di Ancelotti di sorpassare i bianconeri, mentre la sconfitta del Genoa a Bologna e la vittoria della Fiorentina sulla Roma ridanno alla viola il 4° posto. L’ Inter perdendo al San Paolo si trova ora a 7 punti dal Milan. Nelle retrovie, a parte gli amaranto ed il Chievo, vincono tutte, lasciando il Torino ancora fuori dalla zona retrocessione ma non lontano dal pericolo.

    di Tomas