Post Office

Maggio 17, 2007 in Libri da Redazione

Titolo: Post Office
Autore: Charles Bukowski
Casa editrice: Tea
Prezzo: € 7,00
Pagine: 155

Post OfficePost Office. Ovvero: come cercare di rimanere a galla trascorrendo dodici anni al servizio delle poste. Il Signor Chinaski è un mezzo alcolizzato, un po’ volgare e depresso che si ritrova, suo malgrado, a entrare a far parte delle Poste Americane.

Interminabili turni di lavoro, massacranti trattamenti, stupidità estreme saranno gli ostacoli che dovrà affrontare. Per molti mesi, si sveglierà all’alba e, sotto la pioggia, la neve e il gelo, seguirà percorsi sconosciuti per trasportare lettere ai personaggi più disparati. Tre lunghi anni come sostituto, come riserva, necessaria quando i postini di ruolo si ammalano. Un vero inferno, costellato da cani rabbiosi, anziane signore sospettose, ninfomani che lo attendono dietro alla porta di casa. Nel frattempo, delle storie di semi-amore si succedono, qualcuno muore, un po’ di rabbia e frustrazione viene accumulata.

Il Signor Chinaski è un genio delle corse dei cavalli e il suo sogno è quello di mantenersi con quelle. Anzi, il suo obiettivo è: lavorare sempre meno. E seguendo questo proposito salta da una situazione all’altra, a volte inspiegabilmente. Leggendo il romanzo, infatti, spesso si rimane sbigottiti per le scelte tutt’altro logiche che compie.

Chinaski, in realtà. è l’alter ego di Bukowski in persona. Rappresenta le sue idee più torbide, la sua stanchezza per la lotta alla sopravvivenza e l’insofferenza verso il prossimo. Oltre che contenere gran parte della sua biografia.

Divertente e deprimente, allo stesso tempo. Un modo per comprendere meglio uno degli autori più importanti della nostra letteratura contemporanea. Uno dei pochi uomini che ha vissuto per scrivere, senza badare alle etichette ed alla vuota apparenza.

di Alice Suella