La saga del Reverso

Dicembre 6, 2001 in Arte da Claris

25183(1)L’orologio è uno status symbol o un oggetto sempre più essenziale nella nostra vita? Sicuramente appartiene ad una delle poche classi di beni che non rimangono per nulla influenzate dai movimenti no logo e no global, forse proprio per la necessità di consultazione continua, forse perché le possibili varietà di scelta sono praticamente infinite.

Se però parliamo di orologi di fascia alta, o meglio altissima, allora i marchi disponibili si possono contare a stento sulle dita di una mano. Ad emergere dal gruppo una manifattura su tutte, la Jaeger-LeCoultre, fondata nel 1833 a Le Sentier, in Svizzera. Il vanto di quest’azienda, da ben settant’anni, è il Reverso, nato come orologio “in grado di scorrere sul suo supporto e di rovesciarsi poi completamente”.

Ripercorriamone rapidamente la storia, dalla nascita nel 1931, in piena Art Déco, col gusto classico e le proporzioni matematiche riprese dalla cultura dell’Antica Grecia. L’uso di forme geometriche elementari e la loro combinazione in senso decorativo influenzarono anche lo stile degli orologi. Proprio in quegli anni alcuni ufficiali britannici di stanza in India, appassionati di polo, sport in voga all’epoca, richiesero, con un pizzico di ironia, a Jaeger-LeCoultre un orologio elegante, ma al tempo stesso capace di resistere contro i forti urti possibili durante le partite di polo! Nacque così il primo orologio sportivo: il Reverso, ideato da René-Alfred Chauvot e costituito da un robusto supporto entro il quale la cassa può ruotare di 180°, proteggendo vetro, quadrante e movimento. Il brevetto venne depositato per “una cassa d’acciaio inossidabile, in grado di scorrere lungo le guide del proprio supporto e di rigirarsi completamente su se stessa”.

Lo sviluppo successivo di questi incredibili gioielli è stato possibile grazie alla lunga tradizione della Manifattura Jaeger-LeCoultre. Nel 1991, in occasione del suo 60° anniversario, la Maison di Le Sentier ha preso a proporre regolarmente delle versioni complicate del Reverso, dando vita ad un florilegio di strepitose “varianti sul tema”. Sei versioni ad alta complicazione segnano il passaggio del Reverso dal secolo che l’aveva visto nascere al nuovo millennio: sempre in tiratura limitata a 500 esemplari, dall’oro rosa si è giunti al platino. Si può quindi affermare che nel corso del tempo la serie si è molto evoluta, trasformando questo orologio estremamente semplice in un oggetto da collezione straordinariamente complicato.

Se la serie di Reverso complicati ha avuto fino ad ora l’oro rosa come protagonista, ora è considerata come conclusa quella fase e la Jaeger-LeCoultre si è rivolta adesso verso un metallo ancora più prezioso ed esclusivo: il platino. Quest’anno il Reverso compie settant’anni e li commemora con uno straordinario esemplare in platino scheletrato. Siamo di fronte al primo esemplare di una serie, con tutti i pregi dell’orologio appartenente ad una tiratura limitata, e in più la qualifica di orologio del decennio. “La Reverso Platinum Number One – si legge in una brochure della Maison – ouvre les portes d’une nouvelle Saga de Reverso Grande Taille en platine”.

Per celebrare questo orologio dal fascino straordinario Palazzo Bricherasio ospita “La saga del Reverso”, la seconda esposizione al mondo dei modelli più rari e complicati della collezione Jaeger-LeCoultre. Gli appassionati del genere non possono esimersi dal rifarsi gli occhi: oltre alle versioni Reverso (con cassa reversibile), un cult nato negli Anni Trenta e realizzato ognuno in tiratura limitata a 500 esemplari, sono esposti preziosi orologi da tasca come alcuni Grande Complications o il Tourbillon. Organizzata dalla Jaeger-Le Coultre, in collaborazione con l’orologeria Fagnola, l’esposizione presenta 30 orologi Reverso: sette degli anni Trenta, in pieno periodo Art Decò, sette tirati in 500 esemplari (dal Tourbillon al Répétition Minutes) e quindici contemporanei. Tra questi ultimi, ci sono i modelli prodotti per la Regione Piemonte e per il centenario della Juventus.

Fino al 9 dicembre dunque possiamo scoprire le magie dei meccanismi di questi costotsissimi orologi (dai 60 milioni in su il prezzo di mercato… tralasciamo i valori astronomici che raggiungono all’asta…) praticamente indistruttibili e perenni. Interessante poi soffermarsi sui materiali (ottone ed acciaio, oltre ai metalli preziosi) e sui tempi di lavorazione: oltre dieci anni per sviluppare il concept, poi la fase di prototipazione e infine di messa in produzione… Inutile dire che generalmente i 500 esemplari delle serie più attese sono tutti già prenotati prima di uscire dai laboratori della Manifattura.

Ottima quindi l’iniziativa di Palazzo Bricherasio di promuovere eventi insoliti legati alla nostra cultura e ospitare nelle sale storiche un chicca assoluta, forse anteprima di un’esposizione sull’arte millenaria della misura del tempo?

Tra i modelli più ‘in’ della prestigiosa collezione, dicevamo, l’ultimo nato, il Reverso Platinum Number One, il primo ad essere realizzato con cassa in platino. Questo nobile metallo ha caratteristiche uniche: più resistente dell’acciaio e più pregiato dell’oro, è incorruttibile a tutti gli agenti esterni, pur se difficile da lavorare. L’insieme di queste straordinarie prerogative rende il platino davvero adatto alla realizzazione di casse d’orologi: con il Reverso Number One, questa eccezionalità è sottolineata dal movimento meccanico a carica manuale formato da 128 pezzi, interamente levigato e inciso a mano, finemente decorato e scheletrato. I 500 pezzi della serie limitata sono veramente mignon: alti solo 1,85 millimetri, pesano appena 3,45 grammi con cassa corredata da due vetri zaffiro, lancette a foglia in acciaio azzurrato, corona zigrinata con zaffiro cabochon. Ciascuno richiede ben otto giorni per il montaggio e la regolazione del movimento.

La saga de Reverso

Luogo: Palazzo Bricherasio – via Lagrange, 20 – Torino

Periodo: dal 28 novembre al 9 dicembre 2001

Orario: lunedì 14.30-19.30; martedì, mercoledì e domenica 9.30-19.30; giovedì, venerdì e sabato 9.30-22.30

Ingresso: libero

Informazioni: tel. +39/011.517.1660; fax +39/011.562.9757

di Claris