Jazz, tra spettacolo e religione

Giugno 29, 2007 in Musica da Claris

Ascona 2007Ultimi arrivi sul lungolago: dopo l’esordio al Festival, ieri, di Dado Moroni, oggi è la volta di un altro grande pianista italiano, Rossano Sportiello. Entrambi sono dotati di una sensibilità musicale fuori dall’ordinario, ma anche della grinta tipica dei jazzisti. Proprio queste loro capacità li hanno spesso portati a collaborazioni con i più famosi artisti di New Orleans, la città culla del jazz cui Ascona dedica il suo festival e con cui c’è un gemellaggio forte, che si è ancora più stretto dopo la tragedia dell’uragano Katrina di fine 2005, grazie alla raccolta fondi organizzata proprio qui in Ticino. Un ulteriore legame tra le due città è il premio speciale che la direzione di JazzAscona ha deciso di attribuire al carismatico prete Jerome LeDoux per il suo straordinario contributo alla preservazione della cultura musicale afroamericana di New Orleans.

Del resto è noto che il jazz, specialmente nelle declinazioni gospel, è forse il genere musicale più intrinsecamente legato alla religione. Basti pensare al testo della canzone jazz forse più famosa al mondo “Oh, when the saints, go marching in… Oh Lord, I want to be in that number”, che tradotta fa “Oh, quando i Santi entreranno marciando nel tuo regno… Oh Signore, anch’io voglio essere tra loro”!

Questa sera alle 23.30, al Dannemann Jazz Club, viene quindi consegnato il prestigioso Ascona Jazz Award 2007 a padre LeDoux, per anni parroco della St. Agustine Church, la più vecchia chiesa cattolica nera d’America, fondata nel 1834 da due ex schiavi nello storico quartiere di Tremé, a due passi da Storyville, la zona a luci rosse della città e culla del jazz. Un quartiere povero dove sono nati e cresciuti alcuni protagonisti della storia del jazz: Louis Armstrong, Jelly Roll Morton, King Olivier e Sidney Bechet, clarinettista e sassofonista che nella St. Augustine Church è stato battezzato il 14 maggio 1897.

La parrocchia è da sempre il punto di riferimento per tutta la comunità afromericana di New Orleans e LeDoux la domenica mattina celebra da anni una messa gospel che riempie la chiesa di fedeli e turisti. Purtroppo la St.Agustine Church è a rischio di chiusura per una diatriba tra i fedeli e le autorità ecclesiastiche: possiamo sperare che questo riconoscimento aiuti il management clericale e rivedere le sue posizioni verso quella che da molti decenni è il fulcro culturale e sociale del jazz nero di New Orleans e dove fin dalla sua fondazione una moltitudine di schiavi liberati si ritrovava in chiesa per pregare e cantare assieme: questa originale mescolanza di musica religiosa, canti gospel e brass band ha creato il fertile terreno su cui è germogliata questa nuova, straordinaria musica chiamata jazz.

Fino alla catastrofe provocata dall’uragano Katrina dell’agosto 2005, Father LeDoux ha continuato nel solco di questa ultra centenaria tradizione: le sue messe gospel della domenica mattina nella St. Augustine Church rappresentavano veri e proprio eventi religiosi e culturali.

Grandi nomi della scena jazz di New Orleans partecipavano alle funzioni: basti citare il pianista e cantante Davell Crawford, che fino ad alcuni anni fa era l’organista jazz ufficiale della St. Augustine Church. Una parrocchia la cui vivacità culturale e il cui fervore religioso sono state addirittura lodate da Papa Giovanni Paolo II, che nel 1987, in occasione di un suo viaggio negli Stati Uniti, affermò che “tutte le chiese dovrebbero essere come St. Augustine”.

Proprio quest’anno Father LeDoux festeggia i 50 anni di sacerdozio, ma la ricorrenza, dicevamo, cade in un

momento difficile per la sua parrocchia: dopo Katrina, la diocesi di New Orleans ha infatti deciso di chiudere alcune chiese della città per mancanza di fondi, tra cui St. Augustine, e la decisione ha naturalmente acceso una diatriba tra la diocesi e la comunità dei fedeli. In seguito alle proteste, il vescovo ha concesso alla chiesa un periodo di prova fino alla fine del mese di settembre 2007, vincolandone la futura sopravvivenza all’aumento del numero dei membri della parrocchia.

Per il suo straordinario impegno in difesa della tradizione culturale afroamericana di New Orleans e per la sua lotta in difesa della sua comunità, JazzAscona ha quindi deciso di attribuire uno speciale Ascona Jazz Award 2007 a Father Jerome Le Doux, premio che gli sarà consegnato durante la cerimonia di stasera.

Padre LeDoux sarà anche protagonista venerdì 29 giugno, quando, con inizio alle 18.30, celebrerà una messa gospel di solidarietà nella stupenda cornice della chiesa del Collegio Papio di Ascona, con la partecipazione dei Davell Crawford Singers.

CERIMONIA DI PREMIAZIONE

Me 27 giugno, Ore 23.30 Dannemann Jazz Club

Gospel Benefit Concert with Davell Crawford Singers & Father LeDoux

Ve 29 Giugno, Ore 18.30 – Chiesa del Collegio Papio

di Claudio Arissone