I supereroi vanno al cinema

Ottobre 3, 2004 in Cinema da Redazione

BatmanOrmai sono qui. Da diversi anni hanno sfondato, dapprima semplicemente le linee geometriche che ne delimitavano le vignette, poi i fogli di cellulosa, uscendo dagli albi nei chioschi di giornali per ritrovarsi nelle grandi sale multiplex di tutto il mondo. I personaggi dei fumetti sono usciti allo scoperto, e riempiono le programmazioni dei box-office. Batman aprì la strada, dimostrando che era ormai tecnicamente possibile dare tre dimensioni ad un supereroe. Poi l’evoluzione degli effetti speciali ha fatto il resto, ed eccoci a Spider-man 2.

Il percorso e le cause che hanno portato a questa vera e propria moda hollywoodiana per registi e produttori di appropriarsi degli eroi dotati di poteri sono complesse; vi invitiamo a questo proposito a visitare quest’altro articolo. Qui ci limitiamo a vedere cosa le major, ma anche case di produzione più piccole, ci offriranno nei prossimi mesi. Si comincia appunto dal «vostro amico di quartiere» Spidey, che torna a volteggiare tra Empire State e Chrysler Building. Confermata l’equipe vincente del primo film: Sam Raimi firma sceneggiatura e regia, Tobey Maguire riveste (è proprio il caso di dirlo) i panni dell’Uomo Ragno, Kirsten Durnst ritrova MJ e……. Williem Dafoe ritorna Norman Osborn! Ebbene sì, sorpresa sorpresina. Ma come, non era morto alla fine del primo capitolo? Il cattivo che si vede nelle locandine e di cui parla la stampa specializzata non è il dottor Octopus?

Spiderman 2Effettivamente il supervillan di Spider-man 2 è la nuova recluta Alfred Molina, nel duplice ruolo appunto del dottor Octavius/Dr Octopus. Attore abbastanza azzeccato per incarnare il personaggio dei fumetti, vista la corporatura non superatletica, ma che viene agghindato un po’ troppo alla moda, con cuoio e occhiali da sole. Ciò nonostante, l’alter-ego del primo Goblin non mancherà di fare una capatina in qualità di guest-star in questo nuovo episodio del ragnetto. Il risultato di questo secondo film è simile a quello del primo: tecnicamente un bel film, soprattutto grazie a Raimi, con due diffettucci principali. Per ricercare l’azione si utilizza troppo la computer grafica, che dovrebbe secondo gli autori “metterci nei panni di Peter Parker quando si trova a saltare da una ragnatela all’altra”. Inoltre, come già nel primo episodio, ci si discosta sempre troppo dalla trama del fumetto originale; questo difetto è per altro constatabile in pressochè tutti i prodotti ricavati dai comic-book, ci dicono “per svecchiare il prodotto” (si pensi agli esperimenti di genetica che danno vita ad Hulk nel film, mentre in realtà sono dei test sulla bomba H che lo trasformano).

Catwoman

Se in Spider-man 2 la storia originale di base è tuttavia rispettata, quella di Catwoman è travolta da un tritacarne, messa in scatolette di mangiare per gatti, mangiata appunto da felini, rigurgitata e poi…… Vabbhè, non esageriamo. Sta di fatto che il personaggio che troviamo nel film di Pitof (regista francese, autore già di Vidocq e a sua volta fumettista in origine) non ha assolutamente nulla a che vedere con la donna gatto inventata per fare da contraltare a Batman nelle sue aventure alla DC Comics. E neanche nulla da spartire con l’incarnazione di Michelle Pfeiffer di Batman – Il ritorno. Cosa ci faccia poi Halle Berry nei panni della protagonista lo sanno solo i pianificatori di blockbuster delle alte sfere di Hollywood. Serviva un grosso nome e delle belle curve per la locandina del film e quindi via, sotto al premio oscar di colore. Molto meglio quando si copre un po’ di più e gioca con gli elementi atmosferici nei panni di Tempesta in X-men.

Fortunatamente, a fine settembre/inizio ottobre (le voci sono contraddittorie) ci spetta qualche cosa di meglio. Uscirà infatti nelle sale italiane l’alternativo Hellboy. Pur uscendo dalle chine e dal lettering di un giornalino a fumetti, questo personaggio era, sulla carta, una sfida per i produttori. Non è il protagonista di una serie regolare, e neppure un personaggio storico (è stato inventato solo nel 94); inoltre il fumetto non fa parte di una «major» come Marvel o DC Comics, ma della indipendente per definizione Dark Horse. Il film di Guillermo del Toro però si è preso una rivincita al botteghino, dimostrando che si può vincere senza essere dei favoriti. Con l’uscita americana la pellicola è rientrata delle spese di produzione, ed ora può tranquillamente farsi conoscere nel mondo. E’ la storia di una creatura di un altro mondo che arriva sulla terra come conseguenza di una evocazione soprannaturale perpetrata durante un’esperimento nazista, nel ’44. Presa in custodia da uno studioso americano e messa al servizio dei servizi di sicurezza statunitensi, però, la creatura si rivela essere “dalla parte del bene”. Si trova così a combattere, ai giorni nostri, contro creature ultraterrene e soprattutto, contro i suoi evocatori scampati al crollo del Terzo Reich. Film simpatico, con qualche dissonanza rispetto al fumetto ma che urterà meno sensibilità, essendo lo stesso meno conosciuto che l’Uomo Ragno o Batman.

immortelPer finire, e molto più in là, a novembre, ci aspetta un piccolo gioiello prodotto in Europa. Gli amanti del mondo a fumetti che si rispettino, e non quelli che seguono solo la moda dei comic-book targati Usa, conoscono certamente Enki Bilal. Il franco-serbo, sceneggiatore e disegnatore dei suoi albi, si è gettato nell’avventura cinematografica come regista della riduzione di due sue opere, dando vita a Immortel (ad vitam). Il risultato è sbalorditivo, e per le qualità della recitazione e per l’aspetto tecnico. I pochi attori di carne si muovono in scenografie e dialogano con personaggi all’80, 90 per cento digitali. Questo permette di ricreare totalmente le atmosfere delle tavole di Enki Bilal, con una grande drammaticità d’insieme. Non è certo un prodotto hollywoodiano: dimenticati i grandi combattimenti d’arti marziali, o anche solo i grandi inseguimenti del Quinto Elemento, ci si ritrova subito proiettati in un mondo di cui non si conoscono i retroscena, e quindi difficile da decriptare (forse unico bemolle della pellicola) Poi ci si trova in una vicenda intimista, dagli sviluppi mai prevedibili, in cui personaggi nobili ma sprofondati in vite fatte di melanconia e sottomissione al fato si incrociano senza necessariamente riconoscersi ed aiutarsi. Il film sarà presentato in anteprima al Taormina Film Festival.

In sostanza una ricca stagione cinematografica per gli adepti dei fumetti: uno Spider-man che val la pena di essere visto, un Catwoman che si può evitare, un Hellboy sarcastico che val la pena di scoprire, ed un prodotto europeo di valore non fosse solo per la sua singolarità.

di Diego DID Cirio