Grandi spettacoli a Verona

Febbraio 7, 2005 in Medley da Redazione

teatro Oddio, forse proprio già primavera ancora non è, con queste temperature sottozero. Ma ormai gennaio è finito, e allora un po’ d’ottimismo sicuramente male non fa. E un buono spettacolo senz’altro aiuta a tenere alto il morale e la voglia di pensare positivo. Da segnalare allora la ripresa delle rappresentazioni: dopo la pausa natalizia, la città di Giulietta offre notevoli possibilità per passare una serata più che piacevole a teatro.

La stagione del Grande Teatro continua con una mattatrice d’eccezione: Lella Costa. Dal 1 al 6 febbraio sul palcoscenico del Teatro Nuovo l’attrice si cimenta in Alice, una meraviglia di paese, testo di cui è anche autrice, per la regia di Giorgio Gallione. L’obiettivo è ambizioso: rivisitare le avventure della razionale enfante terrible di Lewis Carrol con l’ormai consueta e apprezzata ironia, per riprendere in veste nuova e attualissima il “più visionario (e meno infantile) film di Walt Disney”. Alice… e perché poi Alice? L’autrice precisa:“questa Alice non viaggia soltanto nei paesi delle meraviglie e attraverso gli specchi della fantasia sfrenata e della totale libertà d’invenzione linguistica; questa Alice […] è il salvacondotto per ogni possibile esplorazione delle parole, del linguaggio e del metalinguaggio, del gioco e del metagioco, della musica in ogni accezione. E’ il simbolo di qualcosa, di tante cose che hanno popolato i sogni e i viaggi di tanti esploratori contemporanei; e di tante avventure […] E’ tutte noi ragazze che a ogni età e in ogni situazione ci sentiamo vagamente a disagio, o fuori posto, troppo grandi o troppo piccole o troppo magre o grasse, comunque inadeguate, comunque incapaci di scegliere la parte giusta del fungo, la cosa giusta da fare”. Sembra decisamente interessante: troppo magra non mi ci sono mai sentita, ma inadeguata qualche volta sì. E quanto a scegliere la parte giusta del fungo, poi, non parliamone proprio…

Dai funghi, più o meno allucinogeni, ai malati, più o meno immaginari. Dopo la Costa sarà un altro popolarissimo attore italiano, Massimo Dapporto, a salire sul palcoscenico del Teatro Nuovo. Dal 16 al 20 febbraio infatti Dapporto incarna l’Argante di Molière, ruolo in cui si sono cimentati alcuni dei più grandi attori europei. Il regista Guglielmo Ferro ha immaginato lo spettacolo “in uno spazio onirico, quasi un luogo della mente creato da Argante per rappresentare la sua finzione. Un luogo in cui il protagonista esiste e vive con i suoi incubi che si fanno personaggi”.

Dall’8 al 13 marzo va invece in scena la grande commedia umana di Eduardo De Filippo: Toni Servillo dirige e recita (al fianco di Anna Bonaiuto) in Sabato, domenica e lunedì. Pièce, questa, che si pone in continuità con la precedente, come sottolinea il regista stesso, che commenta: “Dopo aver lavorato intensamente su Molière, ora vedo naturale il passaggio: entrambi uniscono nei loro copioni parola e gesto, in un risultato complessivo che non esclude la regia, ma la comprende. Affrontare i testi di Eduardo significa inserirsi in quell’equilibrio instabile tra scrittura e oralità che rende ambiguo e sempre sorprendente il suo teatro”. Il lavoro di De Filippo, ambientato in un dopoguerra dal boom economico rapido ma difficile, parla anch’esso di malesseri e disagi esistenziali, di confusioni e di (ri)trovate serenità, di parti del fungo scelte o rifiutate.

La rassegna di prosa si conclude potremmo dire in bellezza, con l’ultimo lavoro di uno dei mattatori del palcoscenico italiano: Marco Paolini, che presenta il suo nuovo spettacolo Il Sergente, dedicato appunto a Mario Rigoni Stern, autore de Il Sergente nella neve, racconto autobiografico che rievoca le vicende dei soldati italiani in ritirata dalle sterminate terre russe durante la seconda guerra mondiale. A tratteggiare il dramma, lo straordinario affabulatore che è Paolini, narratore dal singolare talento capace di evocare con pochi tratti gesti, situazioni e sentimenti. Uno spettacolo che si annuncia coinvolgente ed emozionante, in scena dal 12 al 17 aprile.

Gran finale in chiusura, con la novità dell’inserzione di uno spettacolo di danza come ultimo appuntamento: dal 3 all’8 maggio i Momix proporranno il loro nuovo allestimento al Teatro Filarmonico. Per celebrare i venticinque anni di vita del gruppo, Moses Pendleton propone Sun Flower Moon, spettacolo che promette atmosfere fascinose e evocative, fantasie luminescenti e momenti di assoluta fusione tra poesia, danza e musica, così che lo spettatore resti meravigliato e travolto da innumerevoli e inedite “emozioni” visive.

Cartellone ricco di appuntamenti quindi quello veronese, e non solo al Nuovo. Tra gli altri spettacoli proposti, tra cui quello di Beppe Grillo il 4 febbraio, vorremmo segnalare la seconda tranche di stagione dell’Estravagario Teatro Tenda, che offre cabaret e comicità, oltre a numerosi concerti. Per quanto riguarda il teatro, il 5 marzo va in scena Zelig Reloaded, appuntamento importante per gli amanti del Cabaret: i mattatori saranno 3 comici selezionati dall’edizione 2005 di Zelig Circus, che continuano così il sodalizio antico tra l’Estravagario e i comici di Zelig, spesso passati sul palcoscenico veronese. Il filo del cabaret continua con lo spettacolo successivo, il divertente e “solidale” Povero Silvio dell’ormai celebre Antonio Cornacchione, in scena l’11 marzo, e con le Interviste Impossibili di Dario Vergassola. Al grido di “non me la danno mai”, il 19 marzo il comico ligure offrirà tutto uno spettacolo sul tema delle sue interviste reali e demenziali a personaggi famosi.

L’1, 2 e 3 aprile invece David Conati propone Cenerentole in cerca d’autore per la regia di Alberto Bronzato, mentre il 9 aprile sarà la volta del nuovo spettacolo dei vicentini dell’Anonima Magnagati, a cui seguirà l’appuntamento con Jacopo Fo. Il 16 aprile, l’attore proveniente da Alcatraz propone nientemeno che La vera storia del mondo, lavoro tratto dai suoi libri.

La rassegna dell’Estravagario si conclude infine ancora con il cabaret, ospitando il secondo appuntamento di Zelig Reloaded, con comici diversi ma sempre scelti tra quelli della trasmissione televisiva.

Aspettare l’estate teatrale di musica, danza e prosa, nonché il festival areniano, non sembra dunque così difficile, vista la ricchezza e l’eterogeneità degli appuntamenti proposti, in cui ciascuno può trovare lo spettacolo che più gli aggrada e gli si confà.

Per informazioni:

Teatro Nuovo

tel. 045/8077201 oppure [email protected]

tel. 045/8006100 – Comune Verona

www.comune.verona.it/grandeteatro/

Estravagario Teatro Tenda

tel. 045/502638 oppure [email protected]

www.estravagario.it

di Paola Perazzolo