Genoa-Juve 2-2 : Gasperini blocca Ferrara

Settembre 25, 2009 in Sport da Tomas

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Spesso la dialettica prepartita serve a nascondere i problemi esistenti. Non è certamente stato il caso di questa gara, dove Gasperini non nasconde il suo disappunto per le scelte di grandi squadre come Milan e Juventus, pronte ad affidare le proprie panchine ad allenatori senza esperienza. Gasperini non nasconde alcun problema, essendo il suo Genoa tra le migliori squadre di questo inizio stagione, un gruppo capace di creare gioco spumeggiante ed insidiare i primi posti della classifica alle grandi che lottano per lo scudetto. Non ne nasconde di problemi, ma ne crea agli avversari e soprattutto a Ferrara, impegnato a districarsi in conferenza stampa come in panchina per evitare figuracce. I bianconeri così entrano in campo con uno speculare 4-3-3, con Camoranesi e Iaquinta in appoggio ad un opaco Amauri, mentre Poulsen affianca in mezzo al campo il rientrante Melo e l’ ormai inamovibile Marchisio. I terzini di Ferrara non riescono a creare quello che invece producono i genoani, senza però impensierire troppo Buffon. Nell’ unica occasione del primo tempo i rossoblu trovano però il jolly con la capocciata di Mesto, che pareggia il goal iniziale del solito inesauribile Vincenzo Iaquinta. La ripresa vede il ritmo del Genoa calare, e la Juventus tentare l’ affondo finale ma, dopo una serie di occasioni sprecate ed un goal regolare non concesso per sospetto fuorigioco di Iaquinta, Crespo punisce Buffon con un’ altra capocciata. Il calcio è davvero strano, in una partita in cui Buffon subisce molto meno tiri in porta che contro il Livorno, la palla finisce due volte nel sacco. Nei quindici minuti finali i bianconeri spingono con le ultime energie disponibili fino a raggiungere il prezioso pareggio che li porta in testa alla classifica, assieme all’ Inter di Mourinho che aveva spianato il Napoli nella partita di mercoledì sera. Gasperini riesce a bloccare Ferrara, ma i bianconeri non avrebbero demeritato la vittoria, mostrando un bel gioco a ritmi molto alti. Uniche pecche la partita sottotono di Grosso, colpevole in entrambi i goal rossoblu, e la leziosità ancora troppo evidente di Felipe Melo, a volte troppo convinto dei propri mezzi e lento nel far ripartire l’ azione. Amauri corre, si impegna, ma è la sbiadita copia di quello dell’ inizio della passata stagione, restando ancora a secco di goal. Marchisio e Iaquinta restano i migliori, aspettando il ritorno in campo di Diego e Del Pieto. Il Bologna spera non proprio questa domenica. Nel Genoa Mesto e Sculli svettano insieme a Crespo, capace di capitalizzare al meglio il lavoro dei compagni.

  • Queste le squadre che son scese in campo:

    GENOA (4-3-3): Amelia; Biava, Moretti, Bocchetti; Rossi, Milanetto (22’ st Kharja), Zapater, Modesto (17’ st Papastathopoulos); Mesto, Floccari (1’ st Crespo), Sculli.

    A disposizione: Scarpi, Esposito, Palacio, Palladino.

    All. Gasperini.

    JUVENTUS (4-3-3): Buffon 6; Grygera 5.5, Legrottaglie 6, Chiellini 6, Grosso 5.5; Marchisio 7 (31’ st Giovinco s.v.), Felipe Melo 5.5, Poulsen 6; Camoranesi 6.5, Amauri 5.5 (37’ st Trezeguet 6), Iaquinta 7.

    A disposizione: Chimenti, Zebina, Caceres, De Ceglie, Salihamidzic.

    All. Ferrara.

    RETI: 6’ pt Iaquinta, 31’ pt Mesto, 30’ st Crespo, 41’ st Trezeguet..

  • La partita

    La gara inizia con il goal quasi a bruciapelo. Al 6° Marchisio mette in mezzo rasoterra un buon pallone, Camoranesi fa velo per Iaquinta che piazza la palla ad incrociare sul palo alla destra di Amelia. Le occasioni per i bianconeri si sprecano, prima al 10° con un’ azione sulla destra di Amauri ma il suo tiro fiacco è bloccato da Amelia, mentre al 15° è Iaquinta a sinistra che tenta il tiro cross, troppo facile per il portiere genoano. Mentre Amauri spreca occasioni colossali sui calci piazzati, dove il Genoa soffre moltissimo i corazzieri bianconeri, al 31° incredibilmente arriva il goal del pareggio. Mesto insacca di testa un grande cross da sinistra di Sculli, Grosso non riesce ad anticiparlo. Ultima occasione del primo tempo arriva dai piedi dell’ ottimo Marchisio, nata dopo una punizione da destra, ma il suo tiro da sinistra finisce tra le braccia di Amelia. Nella ripresa apre nuovamente le danze Marchisio da sinistra, quando all’ 8° tenta il tiro entrando in area ma non è fortunato. Al 9° gigantesca palla goal per Iaquinta, servito da Marchisio, ma Vincenzo cincischia troppo tutto solo davanti ad Amelia. Al 18° Camoranesi da destra serve l’ onnipresente Iaquinta a sinistra che però scivola dopo il controllo di petto, ottenendo solo un angolo, sul quale l’ italo argentino svetta di testa spedendo la palla di poco alta. Il Genoa appare finalmente al 26°, bruciando le mani di Buffon con un tiraccio pericoloso. Due minuti l’ episodio che potrebbe chiudere la partita. Su punizione da sinistra di Grosso, Iaquinta piazza la palla in rete di testa, ma viene fischiato un fuorigioco al limite. Difficile da vedere ma pareva non esserci. Al 30° Crespo conferma che il calcio è proprio strano. Goal sbagliato (o annullato) goal subito. Cross perfetto da destra del goleador Mesto per la capocciata sul primo palo dell’ argentino, e Buffon è bruciato sul tempo sul proprio palo. La partita si incattivisce ed il Genoa cerca solo di portare in porto la vittoria, ma i bianconeri le provano tutte mettendo in campo Giovinco e Trezeguet. Sarà quest ultimo, dopo un goal annullato giustamente a Chiellini su suo assist, a segnare il goal del definitivo 2 a 2. Altra punizione centrale di Grosso che si fa perdonare i due errori mettendo in condizione Chiellini di far sponda per il franco argentino, che deve solo spingere in rete da due passi. Forse è il risultato più giusto, in fondo i rossoblu han giocato ottimamente pur non creando grossi pericoli a Buffon, pareggiando i conti con una vittoria forse troppo rotonda contro il Livorno.

    Nelle partite del mercoledì, la Samp perde il primato a Firenze, mentre il Milan soccombe ad Udine contro il capocannoniere del campionato. La Roma va a pareggiare 3 a 3 a Palermo, mentre il Parma batte la Lazio all’ Olimpico. Prime vittorie per Cagliari e Bologna. Conte esordisce a Bergamo con uno 0 a 0.

    di Tomas