Gennaio FolkClub

Gennaio 12, 2006 in Spettacoli da Simona Margarino

“I’m just a human being trying to make it in a world that is very rapidly losing its understanding of being human”. (John Trudell)

Giovedì 12 gennaio, al FolkClub, è in arrivo il nativo americano John Trudell, poliedrico, vero personaggio dello scenario statunitense degli ultimi trent’anni. Santee Sioux, nato in Nebraska, Trudell verso la fine degli anni sessanta partecipa alla rivolta del famoso penitenziario di Alcatraz che porterà alla sua chiusura. Nel 1973 si fa ufficialmente portavoce dell’American Indian Movement, affrontando numerose cause per i diritti civili del suo popolo. L’11 febbraio ’79 dà fuoco alla bandiera americana sui gradini dell’Edgar Hoover Building a Washington, come protesta per la sentenza sul caso inerente a Leonard Peltier, considerato responsabile di aver ucciso due agenti federali nella riserva di Pine Ridge; dopo poche ore un incendio doloso distrugge la sua casa nella riserva di Payute Soshone, Nevada, causando la morte della moglie Tina, dei suoi tre figli e della suocera. A dispetto di tutto, l’FBI si rifiuta di aprire un’inchiesta. Pochi mesi più tardi, Trudell si trova coinvolto nel progetto No Nukes, che vede impegnate varie star del pop e del rock: lì stringe contatti, tra gli altri, con Jackson Browne, che dieci anni dopo diventerà produttore delle sue opere. Le collaborazioni con il musicista Jesse Ed Davis e con Taj Mahal, Trudell si alternano alla pubblicazione di Aka Graffiti Man (1992), e Johnny Damas & Me (1994). Oltre ad essere musicista, Trudell è anche attore (ad esempio in Cuore di Tuono con Val Kilmer e Sam Shepard) e scrittore. Nel 1992 l’italiana Selene Edizioni traduce Stickman, raccolta di poesie alternate a stralci dal diario privato dell’artista. I suoi recenti album Blue Indians (1999 – prodotto da Jackson Browne) e Bone Days (2001 -prodotto dall’attrice Angelina Jolie, con la quale crea la All Tribes Foundation, associazione culturale no-profit situata a L.A.) e il film documentario sulla sua vita intitolato Trudell presentato al Sundance Film Festival. Al Folkclub (dopo i concerti del 1995 e del 1998) tornano la slide di Mark Shark, il vocalist pellerossa Quiltman, la tastiera e la percussione di Rick Eckstein, ovvero i Bad Dog.

Venerdì 13 è la volta di Vincenzo Zitello. Compositore concertista, dopo gli studi iniziali di flauto traverso e viola, nel 1974, a diciotto anni, Zitello collabora con Franco Battiato nel gruppo Telaio Magnetico. Pioniere dell’arpa celtica in Italia –“la mia curiosità mi ha portato a scoprire questo meraviglioso strumento, poi ho dovuto cercare e lavorare molto per dare una posizione reale all’arpa in relazione alla mia creatività” (intervista a A.Giordani)-, dal 1976 frequenta corsi di cultura e musica bretone tenuti al Ti Kendal’h con Dominig Bouchaud. e Mariannig Larc’hantec e nel 1980 si perfeziona con Alan Stivell in arpa bardica e canto celtico. Nel 1985 forma il duo Asciara con Saro Cosentino e registra, in un 45 giri prodotto da Franco Battiato, l’elaborazione di un brano tradizionale irlandese, cantato in gaelico, che vince la Vela D’Argento. Il suo primo album Et vice versa è del 1987, edito dalla Virgin. Partecipa quindi La Pianta del Te di ivano Fossati, registra l’album Kerigma per la Sony, presentato al Premio Tenco di Sanremo e poi pubblicato in Usa, Canada, Australia dall’etichetta Narada con il titolo Euphonia. Al teatro greco di Siracusa partecipa alla rappresentazione teatrale della tragedia di Eschilo I Persiani, con musiche di Franco Battiato e regia di Mario Martone. Collabora nuovamente con Fossati in Discanto e Lindberg, pubblica La Via, prodotto in Europa con il titolo Serenade. Scrive le musiche per lo spettacolo teatrale The Beat Generation, realizzando un cd per l’attore Massimo Arrigoni. Nel 1995 compone per le Edizioni Paoline un’Ave Maria (uscita nella compilation di musica sacra Laudate Domini) che suona dal vivo a Loreto, insieme a Rossana Casale, davanti al Papa. Scrive per Tosca la musica del brano Josephine nel cd Incontri e passaggi (vincitore del premio Tenco 1996). Nel 1998 realizza il cd Aforismi d’arpa. In occasione della Pasqua 2000 la rivista Famiglia Cristiana pubblica 200.000 copie del cd Musica Coeli, concerto per il Giubileo, che contiene brani di musica sacra composta da Zitello. Nel 2001 pubblica il cd live Concerto con il suo trio, mentre è del 2004 il sesto cd Solo, interamente dedicato alle arpe celtiche e bardiche.

Sabato 14 tocca infine a Janos Hasur, da Budapest a Torino. Dopo il primo violino a soli 6 anni, studia sotto Ilona Hentz, il celebre maestro Ede Zathurecky (cresciuto alla scuola di Jeno Hubay) e presso il Conservatorio Bela Bartok e l’Accademia della Musica Liszt Ferenc di Pécs. Laureatosi nel 1971, è primo violino dell’Orchestra Sinfonica di Kaposvàr e dell’Orchestra del Teatro Csiky Gergely di Kaposvàr. È però un nastro di musiche tradizionali per violino a cambiare per sempre la sua vita artistica e a iniziarlo al folk. Unitosi al gruppo Vizonto, viene presto considerato ambasciatore della musica popolare ungherese nel mondo. Il primo concerto del gruppo in Italia è del 1979, al Cantè ‘Ev di Bra. E’ qui che Vizonto fa amicizia con l’Ensemble Havadia, pregevole gruppo italiano di Moni Ovadia, ed è qui che nasce il sodalizio artistico che porterà i due gruppi a condividere il palcoscenico in diverse occasioni.

Intanto mentre i dischi di Vizonto entrano a far parte della discografia obbligata d’ogni cultore folk, un’altra band della scena folk ungherese, i Kolinda, richiede la collaborazione del violino di Janos nei concerti di prestigio.

Dal 1997 Janos è violinista stabile della Theater Orchestra con la quale Moni Ovadia accompagna i suoi spettacoli teatrali sulla tradizione ebraica. La sua carriera come solista incomincia nel 1999 e nel 2000 pubblica il primo cd, Violino solo, che racchiude alcune delle migliori melodie popolari ungheresi, transilvaniche, rumene, bulgare e klezmer.

.Janos, il tuo colpo d’arco è unico!…Moni Ovadia.In via eccezionale, a fine concerto, al Folkclub, sarà offerto ai presenti un piatto caldo di gulasch cucinato da Janos nella cucina di Maison Musique.

12 gennaio, h 21.30, 20 euro JOHN TRUDELL & BAD DOG, Sioux, poesia, rock e rivolta

13 gennaio, h 21.30, 15 euro VINCENZO ZITELLO, Concerto d’Arpa Celtica e Arpa Bardica

14 gennaio, 21.30, 15 euro, JANOS HASUR

FolkClub

Via Perrone 3/bis – 10122 Torino

UFFICI

Maison Musique, via Rosta 23, Rivoli

Tel 011/537636 – Fax.011/9554546

http://www.folkclub.it

di Simona Margarino