Fallimento Bulls, 2 retrocessioni in 2 anni

Febbraio 25, 2005 in Sport da Redazione

Quattro partite e quattro sconfitte (2-0; 4-3; 2-0 e infine 5-2), una resa senza condizioni, un mesto addio alla massima serie e un futuro incertissimo. L’unica cosa bella della serata di mestizia a Torino Esposizioni è stato l’applauso del pubblico (poco ma buono), che ha ringraziato i ragazzi di Da Rin e i giovani gialloblù, il resto è da dimenticare. Dopo il 2-0 nell’ultima apparzione all'”Alvise De Toni” di Alleghe, l’HC Torino Bulls avrebbe dovuto compiere un miracolo, per il quale non esisteva nessun presupposto. Gara in equilibrio nel primo “venti”, secondo tempo a vantaggio dell’Alleghe che rimonta due reti a Torino e pleonastico terzo drittel, con la solita pressione e sbagli sottoporta di Bortot e compagni e ospiti sornioni, in grado di chiudere al 17’ in contropiede: 5-2 e fine delle trasmissioni. La seconda consecutiva retrocessione è realtà. I ragazzi sono stanchi, la società allo sbando, Torino non risponde e non ha mai risposto alla chiamata: Il disinteresse verso questo sport è altissimo e inspiegabile. Il sostegno di uno degli sport più importanti ad un anno della rassegna olimpica non c’è mai stato e la piazza di Torino ora rischia di sparire dal grande giro nell’anno in cui a Torino scenderanno in pista le grandi nazionali mondiali. Gli Sport Event passano come le Olimpiadi, ma nessuno soprattutto sponsor e aziende locali hanno investito un soldo bucato sull’hockey.

Se questi sono i presupposti, non c’è materia per stare allegri. Un plauso va attribuito a Jukka Pekka Vourinen, il Competition Manager dell’Hockey di Torino 2006, che, dalla Finlandia con passione, finchè ha potuto, ha cercato di dare una dignità hockeystica alla città, ricevendo in cambio indifferenza. Il presidente Oldani è solo, non ha una società in grado di supportarlo, soci che si impegnino a reagire a questa deriva. Ciò che rende più deprimente l’ambiente e che non si conosce quale potrà essere il futuro di questa squadra/società, così come di tutto l’hockey torinese, dopo tre anni di sofferenze e due retrocessioni. Chissà come saranno belli gli impianti di Torino 2006, senza una squadra dignitosa, un movimento di squadre giovanili che cresce alle sue spalle. Per il presente l’allenatore Massimo Da Rin ha le valigie pronte, i ragazzi svedesi, finlandesi, cechi ecc. ritorneranno nelle proprie nazioni, il roster sarà completamente da rifare, con un campionato di serie A2 al quale il Torino, se ne farà parte, non ha dato alcun segnale di progetti tecnici e societari. Insomma un bel quadro a 357 giorni dai XX Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006. Intanto in A2 la Valpe cercherà di rendere meno drammatico il bilancio dell’hockey piemontese. Nel playout-spareggio salvezza per la permanenza in A2 (al meglio dei cinque incontri) dovrà vedersela con il Bressanone, a partire da Mercoledì a Filatoio, primo match. Una seconda retrocessione per una squadra della provincia sarebbe intollerabile. Forza Chiarotti e forza Bulldogs.

di Luca Rolandi