Donne oltre il muro

Maggio 31, 2004 in Arte da Claris

“Io le ho viste fra cemento e cupole d’oro che il vento spazza via…

coprirsi bene il cuore in mezzo a sandali e vecchie camicie fantasia

Io le ho viste stringere le lacrime di una primavera che non venne mai…

povere belle donne innamorate d’amore e della vita le ragazze dell’Est”

Così cantava Claudio Baglioni negli anni ’70, ben fotografando qual era il mondo al femminile ‘oltre il muro di Berlino’, dove tutti (a parte pochi eletti, membri dell’intellighenzia del partito), tutti dicevamo, ragazzi e ragazze, uomini e donne, erano uguali nelle code per il pane davanti ai negozi, nelle file per gli autobus, ma anche nel diritto all’istruzione e ad un posto di lavoro. C’erano certezze insomma, salde e fisse, forse anche troppo… c’erano valori intoccabili, forse un po’ stantii, senza quelle piccole novità che il progresso ti fa desiderare ed apprezzare tanto che non riesci più a farne a meno…

Poi vennero perestroika e glasnost, con la massiccia entrata dell’Occidente, dei suoi prodotti, dei suoi brand, delle sue regole più libere e democratiche… Ma si sa che dare, all’improvviso, troppo da mangiare a una persona in regime di semi digiuno da anni significa indigestione alle porte…. Ovvero sovversioni, ribellioni, caccia al potere e ai soldi, esplosione della criminalità accanto alla liberalizzazione (per altro parziale) dei commerci…

MA noi torniamo al mondo femminile delle prime righe, che poi è il mondo della maggioranza (già le donne sono più del 50% della popolazione) quindi di tutti…

Ricordo nel ’92, prima primavera del nuovo corso ex sovietico, città ancora non trasformate dal capitalismo, burocrazia impossibile immutata dai tempi passati, uomini, donne e ragazzi ancora vestiti con povera dignità, ed invece ragazze già colorate e vivaci in vestiti e trucchi, piene di voglia di nuovo e di ‘oltre’. Ma, come detto, non sempre i cambiamenti sono facili ed accettati dagli altri, dalla ‘società’, che può prevaricare e distruggere la fantasia e la creatività, come negli anni prima, per molti versi, la personalità… Ed in una nazione (o più nazioni, dopo la morte della CSI) con meno ferree paure della legge, più a rischio si sono proprio trovate le ragazze dell’est, quelle che erano ‘oltre il muro’, senza vestiti alla moda e profumi di marca, quelle che sono rimaste ‘oltre il muro della dignità e del diritto alla libertà’. Poche per fortuna, ma che devono far notizia, perché basta un frutto marcio per far ammorbare l’aria di un intero container.

Proprio per rendere evidenza di questi orrori sottili, troppe volte finiti in articoli di cronaca senza approfondimenti successivi, senza dibattiti aggiunti, l’Associazione Accoglienza e Integrazione Donna ed il Lions Club Torino Collina hanno organizzato, presso il ristorante San Pietroburgo di Torino, la mostra fotografica “Donne oltre il Muro”. La mostra denuncia i soprusi e le violenze che, dopo la caduta del Muro di Berlino, hanno segnato l’evolversi della società dell’Europa orientale e hanno avuto per oggetto principale proprio l’universo femminile.

Fotografata dal Renato Verdone l’interprete degli scatti fotografici è Natalia Tolstikhina, coautrice del libro che dà il titolo alla mostra e presidente dell’Associazione Accoglienza e Integrazione Donna il cui obiettivo principale è quello di favorire la migliore e più rapida integrazione delle donne straniere nel tessuto sociale ed economico nazionale.

“Le donne che come me vengono dalla Russia fuggono da un mondo violento e cercano nell’Occidente europeo la propria dignità, l’affetto, una nuova vita fatta di integrazione e progresso” afferma Natalia, che aggiunge: “Il libro e la mostra vogliono sensibilizzare l’opinione pubblica e le autorità e determinare nuovi percorsi di accoglienza e di integrazione, al di fuori degli stereotipi, dei preconcetti e dei pregiudizi.”

“Il Lions Club Torino Collina, spiega il presidente Gilberto Borzini, è particolarmente sensibile a questa tematica che ha avuto il sostegno del Distretto Lions Club International di cui è Governatore Roberto Favero. Il ricavato delle vendite del libro, che è anche catalogo fotografico della mostra, sarà devoluto a favore dell’Associazione Accoglienza e Integrazione Donna il cui progetto è da noi pienamente condiviso” .

Il percorso fotografico si snoda attraverso 40 pannelli suddivisi in tre aree tematiche, dal forte significato sociale sia per la qualità delle immagini fotografiche sia per l’erotismo tragico che esprimono, fatto di soprusi e violenze senza frontiere, nella vecchia patria da cui fuggono come in quella nuova che troppe volte si dimostra nemica e ben lontana dal sognato eldorado di democrazia e giustizia tanto propagandato. Nelle foto in esposizione, così come nelle testimonianze intense e drammatiche del libro, si evince la ricerca, ovvia perché giusta logica sacrosanta, di una dignità personale, di una nuova vita basata sul riconoscimento della propria individualità e umanità, delle ‘ex ragazze dell’est’.

Donne oltre il muro

20 maggio – 10 giugno 2004 (martedì escluso)

presso il ristorante San Pietroburgo – via Burzio 9/ F – Torino – tel. 011438.0058

Informazioni: Associazione Accoglienza e Integrazione Donna – via Massena, 43 – tel. 320.405.1929

di Claris