Contemporaneamente

Settembre 14, 2005 in Spettacoli da Simona Margarino

Torino moderna, salotto e teatro di compagnie allo sbaraglio. Sono 10 giorni, quelli di “Torino Contemporanea”, che daranno vita a un annunciato – e annuale – Festival delle Arti Performative (diretto e organizzato da Area del Teatro e delle Arti Performative). Bel titolo. Sufficientemente chiaro da far trapelare un po’ del suo succo. Abbastanza oscuro da lasciar immaginare più idee.

E in effetti ciò che la manifestazione si propone, almeno nelle intenzioni, è lasciar spazio ad artisti giovani e ai loro sprazzi di fantasia, con interpretazioni di danza, recitazione, musica, immagini. Un insieme a tutto tondo, ma con molte facce, a seconda dello sguardo e della sua lontananza.

Sì, perché da Vercelli a Prato, da Biella a Marsiglia, da Udine a Roma, da Praga all’Olanda passano chilometri e cambiano le prospettive, la cultura fuoriesce in canali diversi e qualsiasi rappresentazione subisce il fascino di chi l’ha progettata e l’unicità del luogo in cui si è vista nascere.

Benvenuto, dunque, a quest’ennesimo festival, realizzato con il sostegno della Città di Torino – in collaborazione con Fondazione del Teatro Stabile di Torino e Sistema Teatro Torino – e della Regione Piemonte. Speriamo che a qualcuno porti fortuna.

FESTIVAL DELLE ARTI PERFORMATIVE

13-23 SETTEMBRE 2005

Per informazioni:

www.torinocontemporanea.it

  • Officina CAOS: Laura Manzone 011/7399833 [email protected]

  • L’ESPACE: Roberta Cipriani 011/2386067 [email protected]

  • Chiaverano (TO): Raffaella Gallo 329/9443150 [email protected]

  • Biella: Gianfilippo Calligaris 015/2529436 – 348/2480116 [email protected]

  • Villarboit (VC): Monica Belotti 348/0119862 [email protected]

    – Martedì 13 Settembre – Ore 21.00 – Officina CAOS Piazza Montale 18/a – Torino

  • Teatr Novogo Fronta (Praga) – PETROUCHKA

    Il poeta Petr Bogdanov scrive un poema, che rappresenta l’ultima opera della sua vita. Nelle sue memorie ritorna all’infanzia e cerca di rendere la tragedia e l’inevitabilità della sua fine imminente. Il suo giocattolo preferito di allora – la bambola rappezzata Petrouchka – prende vita e lotta per realizzare i sogni infantili di Petr Bogdanov Performer: Irina Andreeva, Ale Janák, Robert Jan.

  • Stalker Teatro (Torino) – ACTION

    Action non è solo il titolo di una performance, ma definisce più complessivamente un modo di fare teatro performativo caratteristico dell’esperienza della compagnia. Da tempo Stalker Teatro sviluppa una ricerca sui linguaggi delle arti performative prestando particolare attenzione più che al testo teatrale al contesto che definisce il luogo dell‘incontro fra i performer e gli spettatori. L’Action presentata è ambientata in un unico spazio scenico che accoglie anche il pubblico: semplici azioni, quotidiane ed extra quotidiane, stimolate dall‘utilizzo di carta di giornale e di sacchetti di plastica della spazzatura, compongono un gioco teatrale facilmente accessibile, che consente di fare teatro insieme agli spett/attori. Regia: Gabriele Boccalini. Performer: Adriana Rinaldi, Raffaella Marsella, Dario Prazzoli, Sara Ghirlanda, Stefano Bosco, Elisa Boccaccini, Diego Viarengo; luci e suono: Luca Saccone, Massimo Vesco; musiche: Corradino Corra Corrado, Roberto Marsella.

  • Le Baccanti (Torino) – VARIAZIONI SUL COLORE

    La performance annulla quasi completamente il corpo per dare voce ad un tipo di emozioni più incondizionate, dando spazio all’impatto visivo e dedicando più attenzione al rapporto tra musica e immagini. Oggetti fluorescenti accompagnano lo spettatore in un’atmosfera surreale e onirica, dove la giocoleria luminosa diventa mezzo per sperimentare le infinite possibilità espressive che nascono dai giochi di luce.

    di e con Claudia Conti e Maurizia Lacqua.

    – Mercoledì 14 Settembre – Ore 21.00 – Officina CAOS Piazza Montale 18/a – Torino

  • Gabriella Maiorino (Italia/Olanda) – ANARCHISTAS

    Quanta percentuale di libertà i nostri corpi possono sopportare? ANARCHISTAS vuole interrogarsi sul rapporto tra libertà individuale e processo di gruppo, tra spazio intimo e spazio condiviso, tra scelta e flusso, tra piacere e inibizione. Vogliamo trattare lo spazio come una casa comune ed astratta, ora accogliente ed intensa, ora dubitante ed eccessiva. C’è nel progetto la ricerca di una assoluta trasparenza, che non cancella l’ambiguità dell’essere e dell’essere con\di fronte a qualcuno, questioni che ogni volta ci poniamo come performers, come creatori, come comunicatori e come individui in relazione. Progetto e coreografia: Gabriella Maiorino; danzatori: Ezequiel Sanucci, Helen Pokrovskaia, Paolo Cingolani, Gabriella Maiorino; musica e scelte sonore: Simone Giacobini; adviser: Amy Gale; produzione: Dansateliers (Rotterdam), Danswerkplaats (Amsterdam). Con il sostegno dei Sosta Palmizi network, programma junge hunde (Italia).

  • Il Barrito degli Angeli (Torino) – STUDIO SUI PASSAGES

    “I passages sono corridoi ricoperti di vetro e dalle pareti rivestite di marmo. Sui due lati di questi corridoi, che ricevono luce dall’alto, si succedono i più eleganti negozi, sicché un passaggio del genere è una città, anzi un mondo in miniatura”. Da una guida illustrata, Parigi, 1888 I passages costituiscono uno spazio definito in cui si fa luce per la prima volta l’idea, di lusso, di oggetto inutile ma indispensabile, di particolarità, eccezionalità. Il passage è l’archetipo moderno del centro commerciale, del lusso e del benessere per tutti, del trionfo dell’interno borghese, luogo di oblio dove non ci si può perdere. Regia: Fabrizio Galatea; musiche: Mario Actis; immagini: Marco Duretti, Marco Fantozzi.

  • Giacomo Bernocchi / PureShowTechnology (Prato) – TROPIC

    Tropic è un esperimento punk-futurista. 2 suggestioni: le proiezioni di vecchie pellicole degli anni venti, gli insetti che in estate sbattono impazziti contro luci al neon. 2 luci stroboscopiche 1500W a lampeggiamento continuo creano un iperambiente eccezionalmente illuminato dove due danzatori eseguono, accecati e quindi nel buio, una partitura prefissata. 2 danzatori sensorialmente violentati e immersi nel vuoto sono impegnati nel mantenere il proprio controllo di movimento nell’artificio in cui sono gettati. La luce divide con forza pubblico e spazio performativo, mostrando, nel bianco tremore, un ambiente operativo dove viene eseguita una scrittura che è puro ritmo. Ideazione, regia e luci: Giacomo Bernocchi; coreografia: Giacomo Bernocchi, Samuele Cardini; con: Daniele Cervino, Sébastien Chavée; produzione: Ass. Cult. Anonimascena, Teatro Metastasio Stabile della Toscana.

  • Senza Confini di Pelle (Torino) – ANTROPOP CONTRO TUTTI: STIRATI E PROFUMATI

    Antropop contro tutti è la necessità di esprimere il dissenso verso la civiltà occidentale, uno sfogo punk di rivoluzione etica, è un sentimento di lotta verso il potere di chi amministra, verso chi ci vuole omologati e liberi di consumare denaro, pecore drogate di un’illusa libertà, è Maciste contro tutti, il sentimento del guerriero che lotta per la giustizia e la libertà del popolo. Regia: Dario La Stella; performer: Valentina Solinas, Silvia Genta; musiche: CCCP; video: Dario La Stella, in video: Valentina Diana; progetto residente Blusuolo Centro Arti Performative.

    – Giovedì 15 Settembre – Ore 21.00 – Officina CAOS Piazza Montale 18/a – Torino

  • Ex Nihilo Danse (Marsiglia) – TRAJETS DE VIE

    Ogni abitante ha la propria traiettoria e i propri tragitti, alcuni sono paralleli, altri si incrociano, altri sono completamente opposti. Lungo i tragitti di vita vengono messi in evidenza i percorsi individuali, le traiettorie invisibili, sensibili, un approccio intimo alla città. Spossarsi nel movimento del camminare per nutrire il movimento danzato. Constatare le propr
    ie emozioni, reazioni, ossessioni, incontri. Lasciarsi sorprendere, accettare di perdersi. Il nostro errare si impone attraverso la città rivelando il comportamento istintivo di fronte a una scelta, un evento. Il nostro modo di imparare la città ci rinvia al nostro tragitto di vita personale. Con: Anne Le Batard, Jean Antoine Bigot, Patrice de Benedetti.

  • Teatro dell’Elcamo (Vercelli) – LE SERVE

    Le serve sono un passaggio obbligato per l’attrice e il regista. L’attore contemporaneo pare ricercare una certa “incapacità di mentire”, una strana attendibilità. Le due sorelle, Chiara e Solange, invece recitano sempre, sia nella parte della padrona, sia quando sono se stesse. Sono innanzitutto attrici e in questa veste la tensione che le domina è quella di immaginare situazioni reiterate e snervanti. Questa scena ripetuta più volte acquisterà dimensione poetica e spessore contenutistico, poiché la reale stanchezza diverrà parte fondamentale ai fini della performance. Da J.Genet; regia: Carlo Curato; con: Elisa Alaimo, Laura Perotti, Antonio Maria Porretti; scene e costumi: Elcamo, luci e fonica: Fabrizio Collina.

  • Fortebraccio Teatro (Roma) – LE MADONNE

    All’interno del progetto RADIOVISIONI, la computer grafica di Andrea Brogi incontra lo stare al palco della compagnia Fortebraccio Teatro. Una sequenza di scene “per attrice”, monologhi dalla letteratura teatrale destinati naturalmente a interpreti femminili, riproposti da Roberto Latini. Grazie alla tecnica “motion capture”, che ne permette l’acquisizione e la rielaborazione in diretta, le azioni e le parole dell’attore, dal vivo, vengono ricostruite in una dimensione di realtà virtuale e rappresentate al pubblico da personaggi non reali. Nelle partiture sonore e musicali curate da Gianluca Misiti, l’animazione riproduce movenze e voce dell’interprete, in un ulteriore incontro e scambio di realtà e finzione. Di e con Roberto Latini, e con s@ndy free; musiche: Gianluca Misiti; ambienti digitali interattivi: Andrea Brogi; luci: Max Mugnai.

  • Il Mutamento Zona Castalia (Torino) – IRMINSUL

    “Come il pesce sempre vissuto nell’acquario, se liberato nel mare soccombe, molti morirono di libertà”. Una nuova tecnologia bellica utilizza sistemi d’arma batteriologica per alterare radicalmente lo stato psichico dell’avversario. Tale sistema evita incresciosi spargimenti di sangue e distruzioni di massa. Le vittime di queste bombe tecnologiche, psico-batteriologiche sopravvivono e sono disponibili come forza lavoro consenziente al volere dell’esercito aggressore. Irminsul è un percorso formativo, un training interattivo per preparare la popolazione ad eventuali attacchi batteriologici. Nel corso della performance sono mostrati e descritti i pericoli e le possibili difese. Regia: Marco Alias e Giordano V. Amato; con: Eliana Cantone e Francesca Tortora; musiche: composte da Fabrizio Modonese Palombo; drammaturgia: Giordano V. Amato.

    – Venerdì 16 Settembre – Ore 21.00 – L’Espace – Via Mantova 38 – Torino

  • Compagnia Tardito Rendina (Torino) – CIRCHIO LUME

    spettacolo di teatrodanza ai confini del clown. Da uno sguardo sui meccanismi che l’uomo mette in atto per farsi amare, per essere al centro dell’attenzione, si entra con leggerezza e distacco nei drammi di ognuno di noi, svelando i pretesti e le menzogne create dalla vittima incompresa. Una scrittura per quadri, non narrativa, che utilizza un linguaggio sempre in bilico tra il tragico e il grottesco, un po’ caricato e clownesco.. Progetto di: Federica Tardito, Aldo Rendina; con: Aldo Rendina, Federica Tardito, Antonio Villella; musiche: Bach, Mozart, Satie, Madonna; costumi: Roberta Vacchetta; disegno luci: Lucia Manghi; coproduzione: Torinodanza, Drodesera>Centrale Fies e Compagnia Tardito-Rendina. In ringraziamento particolare a: Marina Borruso, Doriana Crema.

  • Maki Watanabe (Parigi) – HERBE BRULANTE

    Nel nostro corpo, c‘è il fiume, la vallata, ed anche un uccello che prende il volo. Vorrei continuare a contemplarli per sempre. Il corpo è un universo. La danza è una vita. Danza buto: Maki Watanabe didgeridoo, percussioni: Guillaume Dupuy, sassofono alto: Emmanuel Commenge.

  • Battello Ebbro (Torino) – SENZA TITOLO (III)

    Chi parte e chi resta. Chi sta ma è già altrove. Chi è partito senza andare da nessuna parte. Qualcuno che chiede “Che fai qui ? Chi sei? E perché non sei ancora partito?”. La domanda ti coglie impreparato e non sai cosa rispondere, ma pensi che domande è meglio non farsene troppo… Oggi poteva essere il giorno giusto per partire, ma non l’hai fatto e… chissà non sia meglio così? Meglio o peggio? Bah… oggi è andata così! In scena attori, corpi, voci. Un uomo che resta. Un ragazzo che parte. Una bambina che sogna. Uno spettatore che guarda. Regia: Aidi Tamburino, con: Elisa Belella e Filippo Chiello.

  • Grumor (Padova) – MAMMA CUCURBITA

    C’è chi, pietosissimo, si impegna a “difendere la vita”. La sua piccola, ideologica e limitata idea di vita; contro la reale esistenza di una persona che vuole semplicemente operare su di sé. Una sofferta ma anche dolcissima operazione che permetta di fecondare della propria individualità il mondo, di partorire la propria azione; una tenera scelta per difendere un’idea di persona completa a scapito di un in fieri senza storia, e senza nemmeno una concretezza biologica. Ideazione: Fabrizio Buretta; messa in opera: Fabrizio Turetta con la collaborazione di Giovanna Biagini, Francesca Lega e Claudia Fabris; suono: Mocean Workers; interpreti: Claudia Fabris.

  • Grumor (Padova) – A TASTE OF U

    Ti assaggio, poso la mia bocca su di te / Ti assorbo, un po’ / Ti sorreggo, ti porto, ti risollevo / Ti bacio ti mordo ti succhio / Ti esploro, con le mani, ti scruto / Ti osservo, con gli occhi / Ti depongo faccia a faccia, ideazione: Fabrizio Turetta e Laura Anglani; messa in opera: Fabrizio Turetta con la collaborazione di Laura Anglani e Guendalina Vigorelli; suono: Yo La Tengo; interpreti: Laura Anglani, Guendalina Vigorelli.

    – Sabato 17 Settembre – Ore 21.00 – L’Espace – Via Mantova 38 – Torino

  • Frichti Concept (Parigi) – TRACE TA ROUTE, RATATOUILLE ET RAILLE TA TROUILLE

    Quattro individui sbarcano dal nulla sul luogo di un ipotetico appuntamento per condividere ciò che li anima: la danza e la musica. Mano a mano che lo scambio si crea, i vocabolari si mescolano e portano attori e spettatori verso un universo atemporale dove si avvicinano leggerezza e serietà, umorismo e intensità drammatica, vitalità e densità gestuale. Uno spettacolo tutto pubblico dove le frontiere tra la danza e la musica si attenuano per modificare l’identità di ciascuno. di Brendan Le Delliou.

  • CSS – Teatro Stabile di Innovazione del Friuli Venezia Giulia – Rita Maffei (Udine) – 4: 48

    Il titolo allude all’ora notturna che, secondo le statistiche, è il momento di maggior attrazione verso il suicidio, è l’ora in cui la psicosi che porta al suicidio giunge alla sua realizzazione. “Psicosi delle 4 e 48” è il monologo con cui Sarah Kane annuncia tragicamente il suo suicidio, che avverrà solo pochi giorni dopo, a 28 anni. Nella performance lo spazio scenico rinchiude con gli spettatori il letto di morte della protagonista, proiettando, sul suo corpo e sul giaciglio di psicofarmaci, le immagini del suo delirio, rese dai segni scarni e crudeli della pittura di Luigina Tusini, mentre ascoltiamo l’agonia dei suoi pensieri. Performance: Rita Maffei; con: Rita Maffei, Fabiano Fantini ; interventi pittorici: Luigina Tusini; suono: Renato Rinaldi; video: Entract brani tratti da “4:48 Psycosis” di Sarah Kane.

  • Compagnia Mosaico Danza (Torino) – MUT/AZIONI “CESIRA SAPATOS” … e cosi fu…

    …e fu cosi che Cesira cambiò nome per l’ennesima volta; Cesira Dos Perigos, Cesira dos Perdões, Cesira Esperança, Cesira Sapatos (di cui riportiamo alcuni racconti fantastici), per diventare finalmente Ce
    sira: una donna quasi felice, quasi sincera, quasi vera. Una donna quasi Cesira. Scrittura coreografica e regia: Eugenio De Mello; interpreti: Eleonora Ariolfo e Cristiana Valsesia; musiche: Diamanda Galàs; oraganizzazione Associazione Culturale Mosaico.

  • I Vicini di Peppino (Torino) – POPPY

    Davanti c’è il bisogno disperato di fare bella figura, il dispiegarsi di mezzi atti a dare la più (con)vincente impressione di sé. Dietro straripa la verità. In mezzo giace la salvifica buccia di banana che obbliga anche il più stentoreo tacco (laccato o ghepardato che sia) a misurarsi con la leggerezza e con la grazia del disarmo. Di e con Camilla Barbarito, attrice, Chiara Vallini, attrice, Gabriele Dresdo, bassotuba.

    – Domenica 18 Settembre – Ore 21.00 – L’Espace – Via Mantova 38 – Torino

  • LOSS – laboratorio operativo sistemi sensibili (Torino) – CONFERENZA SU UN MONDO PREVENTIVO – progetto Esodo in caso di panico

    Il comportamento tenuto dagli individui è tanto più ordinato quanto più elevato è il loro livello di addestramento nei riguardi dell’emergenza. Occorre che tutti siano adeguatamente informati sui rischi prevedibili, sulle misure da osservare e sul comportamento da adottare.Una conferenza nella quale gli esperti nel settore della sicurezza e della prevenzione dei rischi, ci potranno dare una visione chiara e lucida sull’argomento. regia: Luigi Coppola; elaborazione drammaturgica: Arcangela Cursio, Luigi Coppola; con: Arcangela Cursio, Luigi Coppola; consulenza tecnica: Yann Gioria; progetto residente Blusuolo Centro Arti Performative.

  • Portage residui perfomativi (Torino) – INCRUDIMENTO – prima crisi

    È la prima parte di uno studio che indaga gli stati di tensione indotti da sollecitazioni interne o esterne su spazio, oggetto, uomo. Così come in metallurgia anche in psicologia le forze che producono tensioni generano a breve o a lungo termine una deformazione dell’oggetto o del soggetto. Lo studio è basato sui concetti di crisi=cambiamento, adattamento, perdita e di stress=stringere. Tensioni fisiche sono le pareti di uno spazio che si fessura perché vi è stato chiuso dentro il “fuori confinato”, sono gli impulsi muscolari che disturbano l’immagine composta del corpo di un uomo, è uno spazio che rigetta l’uomo nell’attimo di una catastrofe. Incrudimento è un lavoro dalla struttura aperta composto da un numero variabile di azioni. In questa prima parte ne vengono presentate tre. di Alessandra Lappano e Enrico Gaido.

  • CSD Compagnia Sperimentale Drammatica (Torino) – PERPENDICOLARE IN UN GIRONE … (tratto da “Ripensando Dante. Capriccio Infernale”)

    Capriccio Infernale è una potenzialità a disposizione di chiunque le si avvicini e voglia trarne la propria lettura. E’ un media freddo, un paesaggio immaginario abitato da azioni e video. ideazione: Beppe Bergamasco e Ulla Alasjärvi, con: Veronica Forioso.

  • Servi di scena opus rt (Torino) – FLYING CIRCUS

    “Flying Circus”, performance itinerante, si compone di frammenti di vita del “leggendario” Wilbur Wright e di azioni sceniche – acrobatiche e teatrali – che hanno come tematica comune la storia di Pionieri del Volo europei vissuti tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. La struttura della performance è modulare, gli attori sono iconografie viventi, nati da forme espressioniste. Un narratore/guida, un Monsieur Loyal, conduce gli spettatori all’interno delle scene che avvengono con l’ausilio di una suggestiva ambientazione sonora e con l’uso di costumi e oggetti/scenografie che si ispirano agli stessi Pionieri e alle macchine volanti dell’epoca. regia: Vanessa Vozzo; con: Michelangelo Frola, Carolina Gallai, Ezio Valenzano, Vanessa Vozzo; oggetti scenici: Ezio Valenzano; ambientazioni sonore: Cristina Girono; costumi: Germana Landolfi.

    – Martedì 20 Settembre – Ore 21.00 – CHIAVERANO (TO) – Chiesa di Santo Stefano

  • Sensounico – VITA MORTE e MIRACOLI – Canti, danze e pensieri alla rinfusa.

    Dopo quasi un anno di lavoro sul senso della preghiera nel mondo contemporaneo e sulla ricerca delle proprie radici, un affresco o meglio un collage di materiali fisici e sonori per stupire e forse incantare… sicuramente per non dimenticare. Con: Francesca Brizzolara, Francesca Cinalli, Renato Cravero, Paolo De Santis, Raffaella Gallo, Eleonora Moro. Associazione Sensounico in collaborazione con Tecnologia Filosofica.

    – Mercoledì 21 Settembre – Ore 21.00 – BIELLA – Ex Magazzino Trombetta – via Cernaia 42

  • Il Mercato dei Sogni – LA STANZA BIANCA

    La stanza bianca è una pièce che tenta di incrinare quel sottile diaframma che separa la follia dall’equilibrio. Il sipario si apre su una stanza d’ospedale teatro di scene tragicomiche. La commedia sembra costruita su due atti unici separati. Il primo atto si svolge in una stanza d’ospedale e vede protagonisti Budge, Wyatt e la loro lotta tra visioni diverse della vita. Nel secondo atto una coppia, Gary e Lynette, in compagnia di una televisione sempre accesa, sono alla ricerca dell’Arno Klein, una compagnia teatrale fantasma che recita in città diverse con date ed orari non precisati. Solo per una caso fortuito alcuni spettatori sono riusciti a vedere una replica degli “Arno Klein”, che è anche il nome di uno dei reparti psichiatrici dell’ospedale del primo atto…di Don Delillo, regia: Luca Bertucci, con: Bertrand Dupuis, Carola Barioglio, Enrico Bonardi, Filippo Infuso, Gianfilippo Caligaris, Maria Sella, Marika Di Noia, Mirko Cerchi, allestimento scenografico:Alessandro Garella. In collaborazione con la Fondazione Pistoletto e l’Assesorato alla Cultura del Comune di Biella.

    – Giovedì 22 Settembre – Ore 21.00 – QUARGNENTO (AL) – Cascina Valdapozzo

  • Laminarie (Bologna) – LE FERRIERE DI EFESTO

    Che l’arte come creatrice del bello potesse prendere per soggetto il brutto sembrava una contraddizione…Efesto si stacca nettamente nel mito greco da quella che potremmo chiamare la normalità degli Dei. Efesto viene scaraventato giù dall’Olimpo. Alcuni dicono che a causa della caduta Efesto rimane per sempre zoppo. Ma in realtà Efesto è zoppo perché è un fabbro. Nelle comunità primitive i primi specialisti diventano tali perché sono menomati. Chi non può cacciare o zappare o combattere fa il fabbro. Alcuni dicono che in epoche lontane si azzoppavano i fabbri di proposito per evitare che i più abili passassero a tribù nemiche… di: Bruna Gambarelli e Febo Del Zozzo, con: Bruna Gambarelli, Febo Del Zozzo, Sara Gambarelli, voci: Sara Gambarelli, Ivo Lenzi, suoni: Febo Del Zozzo, Andrea Martignoni, video: Lino Greco, organizzazione: Federica Furlanis, tecnico: Matteo Menduni, produzione: Laminarie, Comune di Porretta Terme, con il contributo di Comune di Bologna, Provincia di Bologna, Regione Emilia Romagna.

    – Venerdì 23 Settembre – Ore 21.00 – VILLARBOIT (VC) – Castello di Villarboit – Piazza Castello

  • Teatro dell’Elcamo – LAMPI NEL BUIO. Ispirato alla vita e alle opere di Pablo Ruiz Picasso

    Questa serata è dedicata ad una specie di “imago mundi”. Nello spettacolo si distaccano alcune sequenze che compongono un quadro unico: quello della memoria, non la memoria come “ricordo” ma la memoria come impossibilità di esprimere il proprio rapporto con il mondo del passato e del presente. Picasso e le sue intuizioni sono al centro di quest’imago mundi. Queste immagini si assomigliano: esprimono disordine, rifiuto e impossibilità di guarire dal passato. Momenti: Pablo_Le danze–Terrazzi_Doña Maria_Blu e rosa_ Guernica-Suite 347_I quattro gatti_ Donna con vaso di fiori. Progetto e regia: Carlo Curato, organizzazione: Elisa Alaimo, Monica Belotti.

    di Simona Margarino