BIG Torino 2002

Luglio 27, 2002 in Arte da Claris

31568(2)Rivedere la città invasa da giovani, sentire parlare una babele di lingue diverse senza l’ansia di non capirsi, ritrovare la Cavallerizza popolata da artisti d’ogni genere ed ogni nazione, camminare tra le strade del centro invase da una moltitudine multietnica perfettamente integrata, senza dissapori, ma con tanto colore, gioia, voglia di divertirsi, curiosità, propositività!!! Ecco l’immensa gioia, in questi giorni, di chi cammina per Torino…

Grazie Big Torino 2002 per regalare a tanti torinesi l’emozione di incontrarsi in un ambiente realmente in festa, per permettere all’arte dei giovani di non rimanere in un beato e inutile isolamento, ma di scendere tra la gente, di farsi apprezzare da tutti, dall’uomo della strada come dall’impiegato abituato al grigiore quotidiano. Esistono la fantasia, i colori, le novità, l’inventiva e l’allegria!

Proprio così, perché BIG atto secondo torna a Torino con un’idea nuova e rivoluzionaria: giocare. Giocare a cambiare, attraverso l’arte, le regole della società. Il BIG SOCIAL GAME, è il tema su cui si misurano gli artisti europei under 35 chiamati a rappresentare le ultime frontiere dell’arte visiva e non solo. Ll’intuizione? Ovviamente del direttore artistico della manifestazione, Michelangelo Pistoletto. “È un invito rivolto ai giovani, a quei giovani di ogni campo artistico che sentono oggi l’urgenza di spingere la propria immaginazione verso idee di trasformazione sociale, sensibile e responsabile.

L’arte si mette in gioco e interviene appunto negli ambiti del sociale senza perdere la sua radice, la sua autonomia. Un impegno, una responsabilità dell’arte che passa attraverso l’idea leggera del gioco, dell’avventura, della meraviglia. Le cose si cambiano per gioco. Si può vincere o perdere, non importa, l’importante è giocare”.

31570(1)Proprio per allargare i confini di questa sperimentazione si è pensato, dopo la Cina, di ospitare quest’anno il paese più grande del mondo: Internet, quella Terra di mezzo che, oggi più che mai, è simbolo di massima democrazia, di partecipazione attiva. Non quindi una Rete virtuale, ma piuttosto un gioco interattivo con la realtà. Per cambiarla. O almeno per provarci in maniera concreta partendo dal pavé del centro storico torinese, dove la maggior parte degli artisti presentano le loro opere.

Ma quali sono, concretamente, i luoghi destinati alla manifestazione? Come in un gioco, anche la mappa del centro storico della città è stata piegata a un effetto ludico. Tracciando infatti i confini delle piazze che da Porta Palazzo ai Murazzi condurranno lungo un percorso prestabilito i visitatori “dentro” la rassegna, si ottiene un marchio, un segno distintivo. Una specie di logo che può indifferentemente sembrare un pezzo meccanico, un’astronave interstellare, un insetto, uno strumento musicale, qualsiasi oggetto suggerisca l’immaginazione.

La parte espositiva sarà aperta dal 19 aprile al 19 maggio 2002, alla Cavallerizza Reale, nucleo della manifestazione e punto di incontro degli artisti, degli ospiti, dei dibattiti che si svolgeranno in “un’arena”, uno spazio creato appositamente all’interno del Maneggio Reale.

Gli spettacoli e gli eventi dal vivo avranno luogo nei cinque week-end compresi nel mese di programmazione (serate letterarie, workshop, seminari, proiezioni cinematografiche, incontri gastronomici, danza, teatro…) nella zona che congiunge Porta Palazzo, il Quadrilatero Romano, piazza Palazzo di Città e i Murazzi del Po con l’epicentro in Piazza Castello, piazza Vittorio e i portici di via Po.

Fuori ma anche dentro i “luoghi” della cultura: dal Teatro Regio al Gobetti e al Carignano, dal Museo del Cinema a Palazzo Madama…

A margine del percorso “ufficiale” di BIG sono previste altre manifestazioni: Torino sarà l’epicentro di una scossa articolata al pensiero corrente.

Workshop di danza con il coreografo Raymund Hogue, dibattiti e forum, progetti di gruppoo, interventi specifici di artisti “inviati speciali” che avranno il ruolo di animare il pubblico locale implicandolo attivamente nel processo creativo.

Vediamo singolarmente le principali attrattive delle singole sezioni.

31567(1)Cinema: protagonisti il documentario e il cortometraggio: oggi, con sempre meno tempo a disposizione, la capacità di sintesi è sempre più apprezzata!

Danza: i ballerini, performer e coreografi invitati a BIG TORINO 2002 sono i più attivi tra coloro che negli ultimi 6 anni hanno riconfigurato il paesaggio coreografico europeo. Tutti lavorano “ai margini della coreografia”: infatti il loro progetto non corrisponde all’idea dominante o abituale che ci si può fare di quello che è “la danza”, “una coreografia”, “un ballerino”, “una ballerina”, etc.

Gastronomia: ricco di sapore e di aromi, il gusto del pane provoca emozioni forti e primarie, si sa! La sua formula semplice ed essenziale a base di farina di grano, acqua e sale rappresenta l’elemento primordiale della nostra alimentazione, fin dai tempi dell’antico Egitto.

Bianco per i ricchi e nero, integrale, per i poveri, antidoto per la fame nel Medioevo e alimento razionato nell’ultima guerra, il pane è stato un grande protagonista della storia. Come alimento, simbolo dell’esistenza e del lavoro dell’uomo, incarnazione del ciclo della vita e delle stagioni. Sul tema del pane esistono storie, rituali religiosi, tradizioni millenarie e leggende, ma anche elaborazioni plastiche antiche e contemporanee. Mentre nelle società occidentali il suo uso è stato ridotto a semplice complemento dell’alimentazione quotidiana, in molte culture del sud del mondo, scandisce ancora i momenti importanti della vita, dalla nascita fino alla morte, assumendo sembianze umane o animalesche ma anche riproducendo nelle sue forme, elementi naturali e forme geometriche.

Per questo è stato chiesto a dieci giovani chef italiani e internazionali (Danimarca, Francia, Spagna, Turchia, Grecia), panificatori e gastronomi, di cimentarsi con le loro proposte sul tema del pane – il “Companaticum” – tra vecchio e nuovo millennio.

Scrittura: letteratura e globalizzazione possono andare d’accordo? Il dibattito è aperto!

Teatro: nulla rappresenta più del teatro un vero e grande gioco sociale, perfino quando prende corpo nel sussurro di un monologo. E’ però sempre, il teatro, un rapporto tra persone diverse, l’attore e lo spettatore, un pensiero e la sua comunità. La scena del BIG SOCIAL GAME torinese si anima così di luoghi e suggestioni forti, pieni di un senso che quella socialità vogliono richiamare e possibilmente ampliare.

Musica: gli artisti scelti sono stati invitati per una visita preventiva della città, perché se ne facessero un’idea e cercassero spazi appropriati per sviluppare le loro idee, le loro installazioni sonore e ci sia il massimo coinvolgimento del pubblico.

BIG TORINO 2002

BIENNALE INTERNAZIONALE ARTE GIOVANE

Dove: Cavallerizza Reale, via Verdi 8 – Torino

Quando: 19 aprile – 19 maggio 2002

Orari: 10.00 / 20.00 lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e festivi; 10.00 / 22.00 venerdì e prefestivi, 25 aprile

Ingresso: € 6,00 singolo intero; € 4,00 singolo ridotto (gruppi di almeno 10 persone, docenti, enti e associazioni convenzionate)

Info: BIG TORINO 2002, Biennale Internazionale Arte Giovane – via Maria Vittoria, 18 – 10123 Torino – tel. 011.443.00.10/11 – fax 011.4430021 – e-mail: [email protected] – n.verde 800805095 – www.bigtorino.net

di Claris