Yves Clementi, “Il cuore di Andrea”
Marzo 3, 2002 in Libri da Sandra Origliasso
Yves Clementi, “Il cuore di Andrea”, Edizioni Angolo Manzoni, pp. 354, Euro 14,98
Il ritmo quotidiano può a volte apparire grigio e consunto. L’andirivieni dei rumori assordanti nel traffico, le occhiate finte di falsa tolleranza. Allora non rimane che chiudere gli occhi ed immaginare di stare su un auto, di notte con il piede sul freno, ma incapaci di fermare i giri. Tuttavia la corsa è destinata ad arrestarsi come un fermo-fotogramma, quando la luce dei fari incontra delle figure inconsuete, forse derivanti da un inconscio primordiale.
È uno spunto oscuro quello da cui parte “Il cuore di Andrea”, romanzo nato a seguito di un convegno tenuto a Torino sulle forze magiche e diaboliche, che per leggenda infesterebbero la città. Nell’aprire il libro sembra di ritrovarsi in un altro romanzo, nella fattispecie “Pulp” di Bukowski dove l’inconsistenza del vivere si identifica in uno scrittore ubriaco con il fare da detective.
A questo punto, ci aspetteremmo di assistere ad una riflessione sulla vita come una nitida fotografia dell’era industriale. E invece niente di tutto questo è vero, l’unico protagonista del libro è il diavolo in tutte le sue manifestazioni pure e impure. Clementi è bravo nel fondere insieme leggenda e realtà, in uno stile rapido e incalzante. Infatti la lettura di questo libro può essere considerata molto vicina alla visione di uno spettacolo cinematografico.
Questa interpretazione è indicata oltre che dalla particolare impostazione grafica, anche dal continuo riferimento al cinema. Il ricorso ad immagini ben interiorizzate nell’immaginario collettivo rende più facile al lettore l’operazione di astrazione, dando alle frasi un senso visivo. Snodandosi in 99 micro- episodi, ma sarebbe meglio dire sequenze, la narrazione si lascia così scivolare all’interno di una tensione che cresce ad un ritmo delirante e sempre più soggettivo. Infine si scioglie nel paralizzarsi del protagonista, che nell’epilogo ci appare in una situazione di pseudo-morte e forse, ma non lo sapremo mai con esattezza, la catena di delitti sarà destinata a continuare. Se dopo la lettura di questo libro vi verrà voglia di cullarvi nell’incubo ci sono due ipotesi: o siete pazzi o siete stati scelti per continuare la storia.
di Sandra Origliasso