Vodka e cetrioli

Gennaio 25, 2004 in il Traspiratore da Redazione

Questa è la storia, brevissima, di due amici ventenni, in giro per l’Europa in treno, con una voglia infinita di scoprire la vita. Primi occidentali ad ottenere dall’ambasciata russa in Estonia un visto turistico per l’appena (ri)nata Russia, imbarcandosi verso le ceneri dell’ex Urss, lasciano i propri zaini ed una piccola (per loro…) mancia al custode del deposito bagagli della stazione di Tallin. Il tipo, parole poche ed incomprensibili, li chiude all’interno delle vecchie stanze sotterranee per offrir loro, su una valigia-tavola, un cetriolo e della vodka pura, in segno di ringraziamento-stupore per un gesto nuovo (occidentale?!).

La morale (della inaspettata merenda senza girella), banale quanto nota, è che la tavola (cibo e bevande…) in qualsiasi situazione è un segno sicuro d’ospitalità, di ricerca del dialogo, il viatico per intavolare affari e amori, progetti e riconciliazioni, amicizie… un (il?) modo per vivere meglio.

Vi proponiamo allora uno spaccato etnico-sociale-letterario dei tanti labirinti del gusto, aggiungendo una sedia a tavola per la graditissima presenza di Dada Rosso, amica, giornalista illustre, madrina e presidente di giuria di Sudate Carte, il concorso letterario-artistico riservato agli studenti del Politecnico di Torino.

Il Traspiratore – Numero 46

di editoriale