Una civiltà sotto ghiaccio | Sudate Carte Curiosità III edizione

Marzo 1, 2005 in Sudate Carte da Stefania Martini

Titolo: Una civiltà sotto ghiaccio
Autore: Flavio Barbiero
Casa editrice: Nord, Realtà Scientifiche
Prezzo: € 16.53
Pagine: 276

… gli altri invece erano sotto il comando dei re dell’isola di Atlantide, la quale, come dicemmo, era a quel tempo più grande della Libia e dell’Asia. Platone, Crizia.

Ma in seguito si verificarono immensi terremoti e cataclismi, … e anche l’isola di Atlantide s’inabissò nel mare e sparì: ecco perché, anche ora, quel mare risulta ormai inaccessibile e inesplorabile, essendoci l’ostacolo del fango dei bassifondi che l’isola depositò inabissandosi. Platone, Timeo.

Flavio Barbiero, ingegnere istriano ed ex Ammiraglio della Marina Militare Italiana, già nel 1974 enunciò la sua teoria su dove possano trovarsi i resti di Atlantide, il mitico continente scomparso, che gli archeologi di tutto il mondo si affannano da secoli a trovare.

Cosi come l’archeologo tedesco Heinrich Schliemann arrivo a scoprire i resti della Troia omerica, credendo ciecamente alla descrizione dei riferimenti topografici che delimitavano l’antica città di Priamo fatta da Omero, anche Barbiero, in questo libro, propone una teoria secondo la quale ciò che Platone ci ha descritto di Atlantide nei suoi dialoghi “Timeo” e “Crizia” non è frutto di pura fantasia.

Applicando la ricerca di prove e la sperimentazione, in Una civiltà sotto ghiaccio l’autore arriva ad esporre la spiegazione di una teoria sconvolgente, provata con rigore scientifico, che parte dall’immane catastrofe che rivoluzionò l’assetto ecofisico della Terra, arrivando sino alla spiegazione della diffusione dell’uomo nel mondo.

L’interesse che la tesi di Barbiero ha suscitato tra gli addetti ai lavori è stato così grande da promuovere ben tre spedizioni scientifiche in Antartide, nel corso delle quali Barbiero scoprì, nell’isola Re Giorgio, una grande quantità di tronchi fossilizzati che potrebbero risalire a 10/12.000 anni fa.

Questa fu la prima prova ufficiale della teoria di Barbiero, ma successivamente furono trovati manufatti (una cinquantina di palline di sabbia e “cemento” poste su colonnine dello stesso materiale) venuti alla luce nell’isola Seymour.

La verifica scientifica a questo affascinante mistero probabilmente si potrà trovare con una campagna di scavi nell’isola Berker, la zona che nelle precedenti spedizioni il governo argentino vietò di visitare.

Là si avrà conferma se ciò che ci ha tramandato Platone e che Barbiero ha esaminato con grande preparazione e serietà svelerà il più grande mistero archeologico di tutti i tempi.

di Stefania Martini