Una 147 al Rally di Montecarlo…

Gennaio 25, 2005 in Sport da Redazione

RIIIING… è sabato 22 Gennaio, l’orologio segna le dodici, e dopo aver fatto una abbondante colazione, mi sto accingendo a fare la prima di una lunga serie di sacrosante penniche prefestive sul divano, quando squilla il telefono.

“Pronto, sono Ricky. Domani mattina il Rally di Montecarlo passa qui vicino, andiamo a dare uno occhiata?”.

“Er… a che ora bisogna alzarsi ? “ chiedo io, vagamente terrorizzato.

“L’ultima speciale parte all’una del pomeriggio. Basta partire da qui verso le nove del mattino”. E’ un’ ora indecente, ma accetto…

Sveglia orrenda alle 7:30, alle 7:35 Davide “l’Integralista” suona già il campanello, partenza per Mondovì digiuno, e sosta obbligatoria da Comino per una colazione che sfamerebbe un villaggio africano per circa due settimane. Carichiamo Ricky, che ovviamente non è ancora pronto, e ripartiamo ad andatura spedita sulle splendide strade del Col di Tenda e del Col de Bruois, sulle quali ho modo di mostrare ai miei esterofili compagni di viaggio le superiori doti del cuore sportivo Alfa Romeo… nascono ovviamente discussione orrende, al cui confronto il “Processo di Biscardi” sembra un luogo di moderazione e di bon ton.

Con buon anticipo sulla tabella di marcia, arriviamo a Sospel, e dopo aver vagato per una buona mezz’ora in cerca di parcheggio, ci incamminiamo a piedi sulla strada chiusa al traffico, dalla quale sciamano i reduci dal primo passaggio della prova speciale, che si percorre due volte nella stessa giornata. Due compaesani ci dicono che con quaranta minuti di cammino si arriva alla fine del percorso; più su ci sono i tornanti, ma loro sono arrivati alle sette di mattino ed era già tutto pieno. Li ringraziamo per l’informazione, e con un vago senso di vergogna incominciamo la camminata fantozziana. Al sole fa un caldo porco per cui ci svestiamo, ma appena passiamo all’ombra ci congeliamo e ci rimettiamo otto strati di indumenti.

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Molto, mooolto tempo dopo, arriviamo finalmente al percorso di gara. Avvistata una splendida “S”, io e l’Integralista ci abbattiamo su un muretto, e cominciamo ad attaccare le cibarie. Ricky fa il duro e puro, e riparte in cerca dei tornanti. Quando mancano circa 45 minuti alla partenza, i gendarmi si piazzano, e gentilmente ci fanno sloggiare dal posto che avevamo trovato. In quel mentre Ricky ci telefona, e ci dice che al primo tornante c’è una vista splendida, e anche posto per sedersi. Io lo so bene che sta solo puntando alle cibarie, che ha dimenticato nel nostro sacchetto… d’altronde lui si è portato via le bevande, per cui abbocchiamo all’amo e ci rimettiamo in cammino.

Dopo altri 15 minuti di strada in salita, un mezzo svenimento e un paio di apparizioni della Sacra Vergine, finalmente raggiungiamo la meta. Per scoprire che ci sono 100 persone sedute sul muretto che costeggia la strada, senza alcuna protezione in caso di perdita del controllo da parte del pilota, salvo il saltare sul lato inferiore del tornante, dice o quindici metri più un basso. Eppure il gendarme sembra a posto con la sua coscienza e con gli ordini ricevuti. Non sappiamo cosa fare, e nel dubbio attacchiamo nuovamente le provviste.

Finalmente passano l’elicottero e le due auto dell’organizzazione. A minuti transiterà la prima WRC…Guardo nuovamente il muretto e il dirupo sottostante, e con enorme coraggio decido che non ho nessuna intenzione di rimanere lì, e scendo sotto la curva.

Pochi secondi, e sentiamo avvicinarsi a grande velocità il primo “mostro”:

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non faccio quasi in tempo a preparare la macchina fotografica, che Stefan Sarrazin – nella foto, sulla Subaru blu – sbuca dal tornante con un traverso da manuale, apre tutto e con un rombo terrificante sparisce in un attimo, passando dalla prima alla quinta in meno di centocinquanta metri.

Per quanto io sia un appassionato di pista, assai più che di Rally, devo dire che l’impatto è veramente devastante. A distanza di circa un minuto l’uno dall’altro, i bolidi del WRC si avventano sul tornante e sulla discesa sottostante – nella foto il beniamino di casa Gilles Panizzi su Mitsubishi rossa, ottimo terzo al traguardo.

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In poco più di dieci minuti, le WRC finiscono, e iniziano le “piccole” del Mondiale Junior, cioè le Super1600. Con un atto di incoscienza (pfui…) risalgo il tornante, e ammiro la staccata e l’ingresso in curva. Quasi tutte le auto bloccano le ruote posteriori, con l’ausilio di un generoso freno a mano idraulico, per cercare di cambiare direzione nel minor tempo possibile.

Grazie alla fidata fotocamera, ad un tempo di esposizione lento e a un poco di fortuna, notate come le ruote posteriori siano bloccate, con abbondante scia di fumo bluastro, mentre le anteriori sono già in trazione per cercare di “tirare” la vettura fuori dal tornante.

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I passaggi si susseguono velocemente; i partecipanti sono ormai ridotti a 24, causa rotture meccaniche ed incidenti. “Gira voce” che Solberg e Gronholm abbiano dovuto abbandonare sul mitico Col de Turini, per incidenti causati della neve ammassata in strada da alcuni spettatori. Ci auguriamo che non sia vero, e ci godiamo fino in fondo il passaggio di questi pazzi che “tirano” come dannati in mezzo ad alberi, muretti, strapiombi. Per fortuna, noi non abbiamo visto nulla di strano, salvo forse questa Super1600 il cui pilota sembra aver litigato un po’ con il carrozziere…

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Alla fine tutti a casa, contenti e soddisfatti dello splendido spettacolo. All’arrivo scopriremo che Sebastien Loeb ha vinto la prova speciale, ed anche il Rally. Per lui è la terza vittoria consecutiva nella prova più famosa del Mondiale. Prima di lui c’erano rusciti solo Sandro Munari, Walter Rohrl, e Tommy Makinen – che vinse addirittura quattro volte consecutive.

Complimenti quindi a Sebastien Loeb, e complimenti anche a Mirco Baldacci, che ha vinto la speciale da noi vista nella categoria Super1600, su Fiat Punto. A proposito… per chi sostiene che le Super1600 sono ferme rispetto alle WRC, segnaliamo che Baldacci ha accusato un ritardo di 1’20” da Loeb su oltre 21 minuti di gara, e solo 50 secondi da Gilles Panizzi… provateci voi, se ci riuscite!!!

Riferimenti:

http://www.acm.mc/rallye/acm_rallye.php Sito ufficiale della manifestazione. Contiene il programma, tutte le classifiche, e una splendida galleria fotografica.

di Mario Bertola