Un questionario sulle devozioni popolari: la Passione di Antignano

Luglio 6, 2007 in Spettacoli da Redazione

Una premessa di metodo.

Passione di Antignano La schedatura di rappresentazioni che riguardano il teatro popolare è da sempre al centro di una corretta classificazione e indicizzazione. Ma è anche il presupposto di un corretto metodo di lavoro. Il seguente questionario sulla “Via Crucis di Antignano” è stato realizzato col doppio scopo di raccogliere il maggior numero di dati sullo spettacolo, e di avere a monte una griglia con cui incanalare gli argomenti. Chiunque ha svolto lavori di questo tipo si è reso conto della difficoltà di estrarre informazioni chiare e precise: l’informatore infatti tende sempre a raccontare ciò che più lo ha colpito o che sembra a lui più rilevante. Spesso la sua eloquenza è utile per venire a conoscenza di dettagli che certamente non possono essere previsti a tavolino, prima dell’intervista stessa. Un questionario da compilare insieme all’informatore si rivela dunque utilissimo, soprattutto se presenta elementi di elasticità (domande chiuse e aperte, campi aggiuntivi, ecc.) e di completezza. In particolare quest’ultimo aspetto è univoco non tanto nei confronti del teatro popolare, ma della “Passione di Cristo” propriamente detta. La terza sezione del questionario (parte “C. Informazioni dettagliate”) è stata realizzata tenendo conto che la Via Crucis popolare spesso si differenzia da quella canonica e che proprio in questo presenta elementi di estremo interesse. È proprio nei dettagli che si esprime l’intelligenza popolare, nella valorizzazione o meno di determinati personaggi, di determinati aspetti, episodi, e via così. L’inchiesta così prende spunto anche da anacronismi e/o errori medievali, come la crocifissione in alto, il numero di chiodi, la funzione degli aguzzini, la posizione dei ladroni, la croce completa di patibulum e stipes, ecc.

Due ancora sono gli elementi che mi preme sottolineare.

Il primo riguarda una sorta di “progressiva innovazione” della Via Crucis e in particolare in quella di Antignano. Spesso è radicata, anche nei ricercatori, la tendenza a voler etichettare le rappresentazioni sacre con termini di classificazione monolitici, come se queste non si evolvessero mai. Le innovazioni sono invece continue, soprattutto quando non sono riutilizzati manoscritti antichi, o testi percepiti come tali. Mediamente i due processi in campo sono la semplificazione e la complicazione. Una Passione monumentale e complessa (nonché costosa) può col tempo venire alleggerita fino a diventare una più semplice Via Crucis. E al contrario una Via Crucis può progressivamente sfociare in una più ampia Passione, qualora ne esistessero le condizioni. La fortuna di certi generi teatrali è sempre direttamente proporzionale allo sviluppo del luogo, agli investimenti, alla ricerca di identità e, in senso più ampio, ai percorsi storici nazionali ed ecclesiastici.

La Via Crucis di Antignano è nata nel 1988 come Via Dolorosa (partenza dalla casa di Pilato e crocifissione) per poi trasformarsi, attraverso successive aggiunte, in Passione di Cristo (Ultima Cena, Via Captivitatis, Via Dolorosa, Crocifissione e Deposizione). Questo processo, a parere di chi scrive, è interessantissimo ed è applicabile anche a rappresentazioni molto antiche.

Il secondo punto è un corollario del primo. Si sarà notata infatti una certa sovrapposizione fra Via Crucis e Passione di Cristo. E la domanda può venire spontanea: siamo in presenza di una o dell’altra? E, soprattutto, come classificarla? Nel dubbio se favorire la dicitura popolare o quella tecnica, si è optato per il mantenimento di entrambe. Una che descrive la percezione che ne ha il comune di partenza e l’altra che si riferisce alla classificazione tecnica (provvisoria).

QUESTIONARIO SULLE DEVOZIONI POPOLARI:

Antignano

A. Informazioni generali

Località: Antignano (AT)

Tipologia: Sacra rappresentazione (Passione di Cristo)

Denominazione: Via Crucis di Antignano

Scadenza: Annuale

Mese / Giorno ricorrenza: Venerdì Santo (talvolta rimandata al sabato per brutto tempo)

Ultima rappresentazione: Venerdì 6 Aprile 2007.

Anno di inizio: 1988

Eventuali sospensioni: Nessuna

Durata spettacolo (ore): 2h circa

Regia: Franco Orecchia

Lunghezza periodo di preparazione dello spettacolo: 3 mesi (preparazione nell’ex Ospizio di Antignano, piano terra della Casa di Cura di fianco alla Chiesa di S. Rocco. Il locale è anche adibito a deposito per elementi di scena quali barbe, capelli, lance, spade, flagellum, ecc.)

Numero di attori / partecipanti: 19 attori (all’inizio). Paolo Montrucchio (Cristo) ha iniziato a 19 anni e non è mai cambiato. Ora 140 attori complessivi (2005). Nel 2007 sono stati 144 (28 attori hanno interpretato una parte nuova). Ogni attore ha un abito diverso dagli altri.

Luogo / luoghi dello spettacolo (percorso processionale: centro cittadino, esterno, palco, chiesa, ecc.): Centro storico di Antignano. 1. Ultima Cena (balcone della Casa di Cura allestito), 2. Agonia nell’orto (Giardino di fianco alla Casa di Cura), 3. Processo del Sinedrio (installazione su piazzale vicino al giardino), 4. Processo di Pilato (installazione al fondo della via che conduce alla Chiesa), 5. Via Crucis (la via in salita che conduce alla Chiesa e svolta ad “U”), 6. Crocifissione e Deposizione (Via stretta fra il lato esterno destro della Chiesa e la Casa di Cura)

Musiche: Colonne Sonore tratte da vari film (Gesù di Nazareth, The Passion, Platoon, Batman, Ghost, The life of David Gale, ecc.). In tutto 28 pezzi. Per l’edizione 2005 previsto il 10% di novità rispetto a quella del 2004. Musica continua, in tutte le fasi della Passione. Postazione audio in impalcatura che sovrasta la via in salita della Via Dolorosa. Nella postazione presenti anche le quattro voci (3 maschili, 1 femminile) che recitano la Passione insieme agli attori. Nel 2007 i tre momenti di passaggio (Inizio, tra l’Ultima Cena e l’Arresto, e tra Sinedrio e Pilato) sono stati completati dal mezzosoprano Lauretta Brovida con l’accompagnamento alle tastiere di Franz Preve. Canti: Benedictus (Falcetti), Panis Angelicus (Pergolesi), Fac ut portem (Pergolesi).

Presenza di oggetti della Passione (chiodi, croce, corona di spine, sindone, veronica, ecc.): No processione di Simboli. La Croce è stata realizzata con due assi del tetto di una vecchia cascina, in seguito scolpite e “rese antiche”. Il peso si aggira sui 60 kg. – I chiodi sono un trucco di scena (finti sostegni fissati alla croce con chiodo sporgente, simile al famoso coltello nella testa dei film di Romero. Dopo che la parte appuntita è stata fissata alla croce, Cristo vi appoggia il polso dentro. Il sangue finto è spruzzato intorno alla mano). – La Corona di Spine a quanto si dice è antica di circa un secolo (estratta dalla cosiddetta “pianta della passione”), adattata in modo da non infastidire l’attore: sono state infatti tolte tutte le spine interne. – La Sindone è un semplice telo bianco che non è più mostrato. – Il panno della Veronica c’è, ma non è disegnato, è bianco.

Presenza/assenza di Sacri Monti e/o centri di culto nella zona: 4 cappelle votive

Presenza/assenza di Confraternite: Confraternita di S. Rocco. Battuti e incappucciati, di colore da appurare. Nessuna affiliazione rintracciata.

Collaboratori Ecclesiastici: Don Pierino Torchio (che è anche una delle voci)

Quadri figurativi: No

Presenza di animali, maschere, diavoli: No

Presenza statue, cataletti, macchine: No

Patrocinio (enti, associazioni, ecc.): Regione Piemonte, Provincia di Asti (Assessorato alla Cultura), Comune di Antignano, Comunità Collinare “Colline Alfieri”.

B. Fonti

Tradizioni anteriori: Via Crucis della Confraternita
di S. Rocco. La tradizione risale all’infanzia dell’informatore (Franco Orecchia, classe 1945). Orecchia ricorda un Cristo incappucciato e incatenato talmente realistico da incutere spavento e un contesto di fiaccole lungo la via e candele alle finestre. Poche altre informazioni. Lo spunto è interessante. Approfondire.

Manoscritti e/o documentazione antica: Nessuna. Il copione della Via Crucis, pur nei suoi ampliamenti, non precede il 1988.

Cambio di tipologia (passione-processione, via crucis-passione, mortorio-via crucis, ecc.; specificare anni): Passaggio da Via Crucis (solo Via Dolorosa dalla casa di Pilato, esclusa la sepoltura che non è recitata ma solo menzionata) del 1988 a narrazione della Passione negli anni successivi (anche Via Captivitatis e Ultima Cena). Il copione è in continua evoluzione. L’ultima parte ad essere stata aggiunta è l’Ultima Cena.

Fonti filmiche (esistono documentazioni di questo tipo?): Sì. Videocassetta della recita del 2003. Giovedì 31 marzo 2005 è stato trasmesso su Rete 7 un documentario sulla Passione di Antignano (durata circa 1h), con interviste, un dietro le quinte, e narrazione della Via Crucis (puntata registrata e archiviata su dvd). Nel 2006 è stato realizzato un dvd contenente le immagini della Via Crucis della XVIII edizione (effetti a tendina e altri di transizione, con sottofondo musicale).

Fonti iconografiche (ci si è basati su un’iconografia precedente?): Non è possibile stabilirlo con certezza o facilità. Non conosco gli affreschi della Chiesa di S. Rocco, e soprattutto il regista è un pittore. La sue fonti potrebbero essere molteplici e “a memoria”, risultato di riformulazione di un percorso visivo personale.

Fonti fotografiche: Sì, più di una. Tra i fotografi: Gino Arrobbio. Molto bella la versione in bianco e nero di Andrea Torchio. Parte dell’archivio fotografico è rintracciabile sul sito della Via Crucis.

Fonti bibliografiche (pubblicazioni sull’argomento o fonti di partenza): Rassegna stampa dal 1988 in poi. Tutto il materiale è di Franco Orecchia.

Presenza / assenza di un archivio: Nessun archivio degno di nota.

Sito internet: www.viacrucis.it

C. Informazioni dettagliate

Azioni rituali: Processione. Via Crucis come descritta precedentemente (il pubblico segue gli attori ai lati della strada, le figure femminili e Simone di Cirene compaiono tutti alla sinistra di Gesù).

Preghiere: Alla fine della Via Crucis, messa nella Chiesa di S. Rocco

Questue: Durante il periodo di Quaresima “Cantè j’euv (l’uovo) Roero”

Via Crucis

Cadute: 3

Stazioni: 11

Partenza: Dalla casa di Pilato

Arrivo: Al Calvario. No sepoltura recitata. A parte questo la Via Crucis corrisponde a quella canonica.

Incontri: 1. Maria; 2. Simone di Cirene; 3. Veronica.

Passione

Ultima cena: Giuda non è infastidito da alcun animale. Il tavolo di scena è inclinato dalla parte del pubblico (in pendenza dunque per far vedere meglio gli oggetti). Vasellame originale in Terra Cotta di Castellamonte. Disegni su fonti archeologiche. Dopo la cena li segue S. Marco bambino.

Getsemani: 2 orazioni. Albero della Passione (e non roccia). No Angelo del Calice. Secondo il regista in questa scena si raggiunge il massimo pathos. Nell’edizione 2005 (o già nel 2004?) si è aggiunto l’occhio di bue per sottolineare la solitudine di Cristo e la solitudine di Giuda. A parere mio l’elemento è di importanza fondamentale.

Cadute della turba: Nessuna caduta, ma arretra dopo il prodigio dell’orecchio di Malco

Chi arresta: 6 guardie del tempio (armate di spade e bastoni) e altri attori guidati da Giuda.

Giuda arriva subito: Precede le guardie nell’orto.

Flagellazione: No. Sonoro fuori campo durante il dialogo fra Pilato e i Sommi Sacerdoti. Presenza del Segretario, assenza di Procula.

Flagrum / Disciplina: Sì. “Flagellum”.

Numero di frustate: Non specificato (nel 2005 ho contato 24 frustate).

Sangue sulla schiena: Applicato nelle quinte (prima della recita), ma il regista fa notare che essendo fresco rischia di scomparire durante la Via Crucis, e che non si può esagerare con il trucco perché macchierebbe la tunica.

Altro: Privilegium Paschalis

Crocifissione: L’attore resta in croce circa 10 min. di cui 3 da morto.

Tipo di croce: Già completa di Patibulum e Stipes (la regia è cosciente che non è quella archeologicamente corretta)

Patibulum: No

Stipes: No

Cornu:

Titulus: Sì. 1 scritta in latino come in Jo. XIX, 19: “Jesus Nazarenus, Rex Judaeorum”.

Crurifragium: No, mancando i due ladroni non c’è il particolare.

Numero di chiodi: 3, la disposizione dei chiodi nelle mani riprende gli studi eseguiti sulla Sindone (nei polsi). 2 corde legano le braccia.

Episodio delle corde: Gesù viene legato con delle corde (anche per facilitare l’attore), ma le braccia non sono tirate.

Presenza/assenza di catene: Assenza.

Ferita nel costato: No

Crocifissione a terra:

Tipo di innalzamento della croce: Buca nel terreno (monticciolo artificiale e sollevamento a mano)

Deposizione: Presenze (Nicodemo, Giuseppe, ecc.) Giuseppe d’Arimatea, Nicodemo (entrambi senza servi), Giovanni, 3 Marie (Maria Vergine vestita di nero per il lutto, Maria Maddalena vestita di bianco, Maria di Cleofa vestita di bianco).

Pietro: Non c’è scena del rinnegamento

Giuda:

Impiccagione: L’impiccagione è narrata, ma non rappresentata

Diavoli: No

Restituisce monete: Riceve le monete da Gionata (membro del Sinedrio) nell’orto di Getsemani, poco dopo l’arresto. Restituisce le monete con rabbia nel Tempio dopo che Gesù è condotto da Pilato.

Si offre al posto di Cristo: No, ma lo difende.

Altro: Giuda non guarda mai Gesù durante la Cena. Notare il momento in cui Giuda resta da solo nell’orto, come prima era rimasto Gesù.

Longino: Non è presente la scena.

Malco: Sì. Solo scena dell’orecchio.

Taglio dell’orecchio: Sì. Malco è stupito. (Pietro non ha la spada, ma la prende dai soldati)

Altri ruoli: No. È presente nel processo del Sinedrio, ma non parla.

Crudele: Non determinabile.

Marie: 3

Maria Vergine:

Maddalena:

Cleofe:

Berenice / Veronica: Sì (Veronica) ma solo lungo la Via Crucis

Altre: No

Giacomo minore:

Ribadita somiglianza: No

Fugge sì/no: Nell’orto fugge insieme agli apostoli. L’adolescente è S. Marco che li ha seguiti poco dopo l’Ultima Cena.

Altri soldati: No

Amici di Cristo: No

Nemici di Cristo: No

Episodio della veste: Presente

Quanti soldati: 4

Chi vince: Nessuno in particolare

Con quale numero: Idem

Effetti scenici (modo di procurare il sangue, macchine, trucchi vari): Ferite praticate prima della recita ma che hanno l’inconveniente di cancellarsi durante la rappresentazione (e dare l’effetto “disegno”). Effetto dei chiodi già documentato, il sangue sulla croce è fornito con un pompetta tascabile. Il Cristo è “nudo”, non ha pancere di sorta o calzamaglie.

Effetti scenografici (illuminazioni lungo il percorso, scenografie, stendardi, ecc.): Occhio di bue durante la solitudine nel Getsemani. Luce stroboscopia per la morte, che simula i lampi. Sonoro per il terremoto. Luce rossa durante la Deposizione.

Costumi (cavalieri, angeli, marie, diavoli, orsi, ecc.): Sono assenti angeli, diavoli, orsi.

El
ementi particolari:


2 orazioni in solitudine nell’orto (come in Matteo e Marco).

No impiccagione di Giuda.

No trafila Erode-Pilato (no Erode).

No Anna.

No Flagellazione (solo audio).

No colpo di lancia.

D. Finale

Data di raccolta informazioni: prima volta 19/11/04, in seguito sopralluogo in Antignano domenica 6/03/05 insieme a Franco Orecchia. Aggiornamento il 03/04/07 direttamente con Franco Orecchia.

Informatore: Franco Orecchia (esperienza nella Filodrammatica di Antignano. Regista di Teatro Dialettale); Roberto Orecchia (figlio di Franco).

Raccolta dati eseguita da: Davide Greco. Per qualsiasi informazione scrivere a: [email protected]

La Via Crucis di Antignano. Presentazione

Approfondimenti storici sulla Via Crucis

di Davide Greco