Turin Marathon: il 24 la XX edizione
Settembre 22, 2006 in Sport da Claris
Tra gli uomini keniani favoriti, tra le donne la russa Omwanza. Italiani assenti, ma percorso spettacolare come sempre.
A ripensarci non sembra vero che la scommessa di avere a Torino una maratona importante abbia preso piede. Se ripensiamo a come vent’anni fa venivano accolte con malumore le interruzioni del traffico, se riflettiamo su quanto poco appeal avesse la nostra città per chi ama correre e stare in un posto ‘da vedere’ magari in compagnia della famiglia.
Invece il miracolo è avvenuto e le emozioni del film di 20 anni di maratona di Torino sono tantissime, soprattutto per chi l’ha seguita dall’inizio tra corse e giornali e contatti con altri uffici di maratone nel mondo. E allora non si può che essere felici che si arrivi a festeggiare il ventennale, ricordando prestazioni cronometriche di elevata qualità, e risultati degni di comparire tra le più folgoranti carriere di alcuni protagonisti, tra cui magari si aggiungeranno domenica 24 settembre altri a Japhet Kosgei, Joseph Chebet e Sammy Korir, per fare alcuni nomi.
Altro elemento che rende le gare del 24/09/’06 aperte e imprevedibili è l’assenza al via di atleti italiani di grido. Non saremo condizionati nel tifo e potremo goderci la corsa tutto istinto e improvvisazione delle gazzelle degli altipiani, liberata dalla presenza e dal freno dato dalle strategie degli atleti occidentali. Assieme agli imprevisti, le famose crisi del maratoneta, questo è il succo che potrà essere spremuto dalla XX maratona di Torino.
In campo maschile dire chi, tra gli atleti accreditati per la Turin Marathon 2006 abbia le carte migliori per la vittoria, è difficile. Si sfideranno, infatti, atleti dal primato personale di valore, come i keniani Willy Cheruiyot (2h08’48’’), David Kirui (2h08’53’’) e gli etiopi Ashebir Demissu (2h09’14’’) e Tadesse Heilemariam (2h09’34’’).
Per contro si schiereranno al via atleti con un personal best intorno alle 2h11’-2h12’, che all’apparenza potrebbero essere destinati a recitare un ruolo da comparse. L’esperienza delle maratone mondiali insegna, però, che non è infrequente vedere grandi miglioramenti nelle performance cronometriche. Qualcuno ricorderà che nel 2000, quando l’attuale primatista della gara Alemahyu Simeretu (2h07’44’’ il migliore crono mai registrato in Italia) si presentò a Torino, vantava un “brillante” primato personale di 2h14’, ma sul traguardo del Palavela l’orologio segnò 2h08’33’’.
La gara femminile si annuncia come un duello incerto e serrato tra la keniana Beatrice Omwanza (PB 2h27’19’’), detentrice del titolo, che, dopo una primavera 2006 non troppo convincente, cercherà di ritornare ai livelli che le sono consoni e la russa Olesya Nurgalieva (PB 2h29’35’’), una delle più quotate russe della nouvelle vague.
Nei prossimi giorni si potrebbe registrare ancora qualche sorpresa e non è da escludere che uno dei nomi non considerati alla vigilia e nominati tra i favoriti possa regalare un risultato a sensazione.
La gara sarà trasmessa in diretta su Rai 3 dalle ore 9.00 alle ore 9.45 e su Rai 2, in alternanza con il Campionato del Mondo di Ciclismo, dalle ore 10.25 alle ore 12.15.
di Claris